The Elder Scrolls: Legends – Isola della Follia – Recensione

Abbiamo sfidato anche noi Sheogorath il Folle: ecco la nostra recensione dell’ultima espansione di The Elder Scrolls: Legends!

  • Nome completo – The Elder Scrolls: Legends – Isle of Madness
  • Piattaforme  Windows, Mac, Android, iOS
  • Versioni Testate Windows, Android
  • Developer – Sparkypants Studios
  • Producer  ZeniMax Media Inc.
  • Distribuzione – Digitale
  • Data di uscita  24 Gennaio 2019
  • Genere – Gioco di Carte Collezionabili

The Elder Scrolls: Legends è uno di quegli spin-off che è facile trascurare, ma che riesce a farsi valere in un genere già dominato da colossi decennali; l’ultima espansione rilasciata, l’Isola della Follia, è la prima dimostrazione di come gli Sparkypants Studios abbiano trovato la direzione giusta, dopo un primo periodo di assestamento dovuto al distaccamento del titolo da Dire Wolf Digital.

Le carte e la campagna

Ogni espansione di Legends porta con sé, com’è ovvio, nuove carte da aggiungere alla propria collezione. The Isle of Madness non fa eccezione, vantando ben 55 nuove carte affiancate a una campagna divisa in tre atti di due episodi ciascuno. La campagna è ambientata nelle Shivering Isles — che qualche giocatore di Oblivion potrà ricordare — e si incentra, come suggerisce il nome dell’espansione stessa, sullo sfidare il principe daedrico della follia.

La storia è ancora una volta inedita, e gli scontri che ne fanno parte non sono esclusivamente partite classiche; diversi stage richiederanno una buona logica, un po’ di tentativi e tanta, tanta pazienza. La campagna presenta due livelli di difficoltà, standard e difficile, e nel caso in cui si riuscisse a completarli entrambi si otterrà un dorso esclusivo per i propri mazzi — uno dei più belli finora introdotti.

I personaggi introdotti nel corso della storia sono — come d’altro canto c’è da aspettarsi da un gioco che porta “The Elder Scrolls” nel nome — interessanti e ben caratterizzati, anche nel caso in cui si incontrino solo una volta. Lo Sheogorath che ormai è familiare ai fan è irriverente, divertente e frustrante allo stesso tempo, ma mostra nel corso della campagna un altro lato di sé a dir poco sorprendente.

Come di consueto, a determinati scontri particolarmente complessi sono associati titoli onorifici unici sbloccabili per il proprio profilo. Inoltre, i tre atti della campagna sono sbloccabili singolarmente al costo di 1000 monete ciascuno, come per le campagne precedenti.

Le meccaniche

The Isle of Madness introduce tre nuove meccaniche: le carte doppie, la lane Dementia e la lane Mania.

Le carte doppie sono carte che vengono pescate contemporaneamente e si sdoppiano una volta in mano; vengono considerate come una carta singola ai fini della pesca e della creazione del mazzo, ma vengono ovviamente conteggiate come due nel momento in cui si scindono nella mano del giocatore. Un esempio di questa carta è Cloak and Dagger, rossa, che una volta pescata si sdoppia in due carte equipaggiamento rosse, il Mantello +0/+2 e il Pugnale +2/+0. Possono essere giocate entrambe anche nello stesso turno, e si comportano esattamente come carte normali ai fini della partita.



Le due nuove corsie, Dementia e Mania — in linea con la tematica della follia, ovviamente — hanno un effetto semplice ma che può rivelarsi decisivo nel corso di uno scontro. Una corsia Dementia consente, al giocatore con la creatura dal Potere più alto, di infliggere, all’inizio di ogni turno, tre danni diretti all’avversario; le corsie Mania consentono invece di pescare una carta al giocatore che possiede la creatura dalla Salute più alta.

Al momento, le uniche due carte in grado di attribuire tali effetti alle corsie sono Syl, Duchess of Dementia e Thadon, Duke of Mania, rispettivamente una creatura rossa e una creatura gialla. Le creature in grado di modificare gli effetti delle corsie attualmente incluse nel gioco sono davvero poche, quindi la scelta di inserirne ben due nella stessa espansione è a dir poco interessante.

Per quanto riguarda il meta, tuttavia, l’espansione lascia un po’ a desiderare: più che stravolgere i mazzi più gettonati, ha fornito loro degli elementi in più e un po’ di varietà nella scelta. Forse è ancora presto per giudicare, ma la prima impressione è quella di un set di carte a volte più curiose e imprevedibili che efficienti. The Isle of Madness prova a dare uno scossone alle strategie più comuni e, almeno in un primo momento, fallisce.

Molta più fluidità!

I fan di Legends sicuramente sapranno che il gioco ha attraversato un periodo di non poche difficoltà durante la transizione da Dire Wolf Digital agli Sparkypants Studios. Con l’inizio del nuovo anno e il rilascio di questa espansione, tuttavia, gli Studios hanno dimostrato di saperci fare migliorando la stabilità e risolvendo la grandissima maggioranza dei bug. Dopo aver testato sia la versione Windows che quella Android, si può dire con un sospiro di sollievo che il gioco sia attualmente in una situazione ottima a livello di prestazioni.

Oltre a un miglioramento generale nel comparto tecnico, sono state perfezionate le animazioni, la plancia di gioco e l’interfaccia del menù; anche le carte più vecchie hanno ricevuto un bel revamp, mentre le nuove vantano degli artwork di incredibile qualità.

In ultimo, ma assolutamente non per importanza, è bene menzionare un cambiamento nell’arena: dalla fine di Gennaio è infatti possibile costruire dei mazzi attingendo a tutte le espansioni disponibili, con le carte di Houses of Morrowind, FrostSpark e, per l’appunto, Isle of Madness aventi un drop rate significativamente incrementato. Inoltre, sono state rimosse dalla creazione casuale diverse carte troppo dipendenti da una forte sinergia del mazzo, difficilmente raggiungibile da un mazzo generato per l’arena. Si prospettano quindi scontri più bilanciati e mazzi molto più funzionali!



Commento finale

The Isle of Madness è sicuramente un’aggiunta di grande valore all’esperienza di gioco di The Elder Scrolls: Legends, riesce a rinnovare il gameplay e introduce delle meccaniche interessanti alla collezione costantemente in espansione di carte. La campagna è interessante e vanta un buon livello di sfida anche per i giocatori più appassionati; si tratta, tutto sommato, di un acquisto di cui sarà difficile pentirsi. Parola di Daedra.

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