Wargroove – Recensione

Con il Groove carico e la spada sguainata, CartoonMag presenta la sua recensione di Wargroove!

  • Nome completo  Wargroove
  • Piattaforme – Windows, Xbox One, Switch, PS4 (in uscita)
  • Developer  Chucklefish
  • Publisher  Chucklefish
  • Distribuzione – Digitale
  • Data di uscita – 1 Febbraio 2019
  • Genere  Strategico a turni

Chucklefish, studio sviluppatore dell’Indie dell’Anno 2013 Starbound, scende nuovamente in campo con un titolo che si propone ambiziosamente come “lo strategico a turni della nuova generazione:” Wargroove.

Roxapedra ha bisogno di un eroe!

La minaccia dei non-morti si solleva contro il regno del saggio e giusto Mercival. Nel corso di una notte di tempesta, la vampira Sigrid si infiltra nel castello del re per mettere in moto il rovinoso piano del suo Signore Valder.

Così inizia la campagna di Wargroove, che sfrutta l’occasione per includere un tutorial delle meccaniche base già nella storia principale. Con l’assassinio del re e il suo dominio in subbuglio e in preda al terrore, è compito della regina Mercia, sua figlia, respingere l’assalto di Valder. Si imbarca quindi — e il giocatore con lei — in un lungo viaggio per attraversare il continente e chiedere rinforzi all’imperatrice di Kantahr, Tenri.

Nel corso del pericoloso tragitto Mercia si imbatterà in numerosissimi pericoli, insperati alleati e un segreto che alzerà drammaticamente la posta in gioco. No spoilers.

Durante la campagna è possibile interpretare, in missioni principali oppure secondarie, anche personaggi differenti appartenenti a tutte e quattro le fazioni; dopo pochi stage è infatti possibile sbloccare la modalità Sfida e la modalità Enigmi, che permettono l’utilizzo di fazioni diverse.

In qualsiasi momento è possibile accedere al Manuale, che contiene sia le informazioni tattiche su ogni unità presente in gioco, sia tutto ciò che c’è da sapere sul mondo, sui suoi abitanti e sulla sua storia.

Un piacere per gli occhi e non solo

A livello grafico, è meglio non lasciarsi ingannare dall’estetica cartoon e dai colori sgargianti: Wargroove può vantare degli sprite e delle animazioni di qualità a dir poco eccelsa, con i disegni in pixel art dei personaggi principali curatissimi. Le unità sono facilmente riconoscibili ed è sempre chiara la loro fazione d’appartenenza, mentre gli eroi sono unici nell’aspetto e dal design originale.

Nei Contenuti Extra è possibile, oltre che accedere al sopracitato Manuale, sia sbloccare i bozzetti originali nella Galleria (utilizzando le stelle ottenute nel corso della campagna) che ascoltare la colonna sonora del gioco nel Jukebox.

Le musiche contribuiscono molto all’atmosfera del gioco, sono leggere e accattivanti nella loro semplicità — a dirla tutta, più di una volta mi sono accorta di star canticchiando il tema di Mercia nel corso della giornata. Ben si adattano all’atmosfera fantastica e luminosa del gioco.

Nessun dialogo è interamente doppiato, ma il passaggio da un interlocutore all’altro è evidenziato, al livello sonoro, da qualche parola o esclamazione. In ultimo è bene fare una speciale menzione della localizzazione in Italiano: il team ha svolto veramente un ottimo lavoro nella resa dei testi; il doppiaggio è rimasto invariato, ma d’altro canto si tratta di brevissime frasi o espressioni di rabbia o sorpresa, nulla che necessiti di una vera e propria traduzione.

Advance Wars? Non esattamente

Wargroove riprende in mano un genere che, in effetti, non ha presentato titoli importanti nel corso dell’attuale generazione; ai nostalgici potrebbe suggerire una pennellata di Advance Tactics, ma in realtà presenta numerose differenze fondamentali che lo rendono più simile a un seguito solamente spirituale di quest’ultimo.

Basati su una mappa a griglia, gli scontri di Wargroove vedono scendere in campo, insieme alle unità di base, i comandanti della fazione associata. Il nome stesso del gioco si riferisce alle capacità speciali di ogni comandante, chiamate Groove appunto, che si caricano nel corso della partita in base al trascorrere del tempo e alle azioni del giocatore. Queste capacità uniche permettono di adottare strategie diverse nonostante le unità delle fazioni siano uguali in tutto tranne che nell’aspetto.

Ogni unità è caratterizzata da debolezza ed efficacia nei confronti delle altre tipologie, e una importante innovazione è la gestione dei colpi critici: piuttosto che essere lasciati al caso, i colpi critici sono legati a degli specifici attacchi e posizionamenti delle unità che li sferrano. Per esempio, gli arcieri effettuano automaticamente un colpo critico se attaccano senza prima muoversi nello stesso turno; gli spadaccini sferrano un colpo critico se sono accanto al comandante; i draghi se attaccano dei bersagli su una strada, e così via.



Il gameplay perde qualche punto per via di una piccola percentuale di casualità nei danni inflitti con gli attacchi normali: gli indicatori della salute attualmente disponibili (a scelta tra una barra e un valore numerico da 1 a 10) mantengono alcune imprecisioni che potrebbero causare sviluppi imprevisti nel corso del combattimento. Una soluzione rapida ed efficace, comunque, potrebbe essere quella di arrotondare gli indicatori sempre per difetto; il problema è già stato segnalato a Chucklefish, che senza dubbio presenterà un fix a breve.

Le tipologie di terreno e il clima influenzano vari aspetti dello scontro, tra i quali il movimento delle unità, il loro danno e la distanza dei loro attacchi (per quanto riguarda le unità a distanza, s’intende); un ciclo di turni corrisponde al passare di una giornata, e sotto l’icona del giocatore è presente un indicatore con le “previsioni del tempo” per pianificare meglio i movimenti delle truppe.

Multiplayer dalle infinite possibilità

In Wargroove è possibile sfidare i propri amici sia in locale che online; ogni partita può includere fino a quattro giocatori, che possono scegliere sia la propria fazione che il proprio comandante. Si possono personalizzare tutti gli aspetti principali della sfida, dalla nebbia di guerra alle condizioni meteo, ed è disponibile anche l’opzione di giocare in due squadre composte da una coppia di giocatori ciascuna.

Il gioco presenta inoltre un editor di mappe e di campagne, nonché un archivio costantemente in crescita di scenari fanmade che possono essere scaricati direttamente sul dispositivo e giocati immediatamente nella modalità multiplayer. Si possono condividere con il resto dei giocatori tutte le mappe create per mezzo dell’editor in maniera semplice e veloce, e l’archivio ha qualcosa di adatto a tutti, da scenari grandi e complessi a minimappe puzzle per mettere alla prova l’ingegno degli sfidanti.

Wargroove è stato ricevuto positivamente dal pubblico e dalla critica, e con buone ragioni; Chucklefish, recuperate le spese per il titolo già nei primi tre giorni dal rilascio, si sta adoperando per introdurre costanti modifiche di quality of life e di bilanciamento, ascoltando con grande interesse le opinioni dei fan.



Commento finale

Chucklefish ha presentato un titolo che può servire a un triplice scopo: omaggiare una serie storica accontentandone i fan nostalgici, riempire una nicchia un po’ trascurata negli ultimi anni, e trasformare un titolo già promettente in un ottimo gioco che raggiunga e superi i traguardi del suo predecessore spirituale. Wargroove è da acquistare ad occhi chiusi, sia per i contenuti già inclusi dal rilascio che per l’immenso potenziale dimostrato nelle prime settimane di vita.

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