Rise of Industry – Il capitalismo come non l’avete mai visto!

Chi non ha mai sognato di fondare un impero privo di scrupoli, contando solo sul freddo acciaio e sui compromessi in nome del dio Denaro? Ecco la nostra recensione di Rise of Industry!

  • Nome completo – Rise of Industry
  • Piattaforme  PC
  • Developer – Dapper Penguin Studios
  • Editor – Kasedo Games
  • Distribuzione – Digitale
  • Data di uscita  2 Maggio 2019
  • Genere – Simulatore gestionale

I Dapper Penguin Studios si tolgono la tuba e presentano al pubblico un gestionale reinventato che ha tutta l’aria di un progetto promettente. Ambientato all’inizio del XX secolo, Rise of Industry tira fuori il manager opportunista e spietato con la concorrenza che è nascosto in ognuno di noi, dandogli persino a disposizione un prestito di qualche milione di dollari.

Rise of Industry non è il simulatore gestionale a cui la comunità videoludica è abituata. L’aspetto semplice e accattivante nasconde in realtà una gran quantità di meccaniche dalla varia complessità, che si concentrano nella loro natura più fondamentale sul sistema di domanda e offerta. L’obiettivo del giocatore sarà infatti quello di fondare e gestire un impero industriale di successo, con tutte le soddisfazioni e le insidie che tale ambizioso proposito sottintende.

INTRODUCING: CAPITALISM

Il gioco non dispone di una vera e propria campagna; tale modalità è in realtà più simile a un sandbox, ovvero una partita libera, mentre quella che dal gioco viene definita “sandbox” è in realtà una modalità che garantisce al giocatore denaro illimitato e l’albero delle ricerche completamente sbloccato. L’obiettivo di entrambe sarebbe arrivare alla produzione di uno dei tre “prototipi” — la prima automobile, il primo computer o il pasto già pronto — che richiedono un gran numero di ricerche e risorse in tutti gli ambiti. Le mappe, generate casualmente all’inizio di ogni partita, dispongono di svariati insediamenti differenti sia nelle richieste che nell’aspetto, e ogni regione dispone di risorse grezze da cui partite per solidificare il proprio impero capitalista.

Una nota più intrigante è offerta dalla terza modalità di gioco, gli Scenari: si tratta di partite con degli obiettivi ben delineati, che possono spaziare dal generare determinate entrate a completare la ricerca e la produzione di specifici articoli, ai quali si aggiungono limiti e difficoltà preimpostati oppure personalizzabili. Il titolo, sebbene a prima vista possa non sembrare, presenta in realtà una discreta rigiocabilità, derivata dalla casualità delle mappe, dalla combinazione di eventi casuali — che possono essere positivi, negativi o nel mezzo — e dal gran numero di ricerche disponibili, che permette ad esempio di gestire industrie nel settore tessile laddove nella precedente partita ci si è concentrati su quello siderurgico.

Oltre a queste tre modalità, il gioco offre anche un tutorial — facile da seguire e sufficientemente accurato — e il menu iniziale include i link alla guida, al canale Discord e al canale YouTube ufficiali — che sono ormai tre mezzi che fanno parte dell’esperienza di quasi ogni giocatore.

Qualche detta

Da chiarire subito è che, come ci si aspetterebbe da un titolo del genere, Rise of Industry richiede un gran quantitativo di micromanaging. Al contrario di altri giochi sulla stessa linea, il punto focale di questo titolo non è la creazione di un “brand,” l’amministrazione di una catena di negozi o il miglioramento e la specializzazione di uno specifico prodotto, bensì la gestione efficace ed efficiente delle linee di produzione e delle vie di comunicazione. Un approccio intelligente all’aspetto logistico del trasporto dei prodotti e alla posizione dei magazzini è fondamentale per non andare in bancarotta già dopo pochi anni.

Le città si espandono man mano che la richiesta dei beni viene soddisfatta dalle industrie gestite dai giocatori o dall’intelligenza artificiale, ma l’unico risultato è un aumento graduale del numero delle strutture abitabili rappresentate; non ci sono altri edifici all’infuori delle case e dei negozi, quindi se si cerca un simulatore più realistico e “vivo,” Rise of Industry non sarà soddisfacente. Gli unici movimenti che saranno visibili sono quelli dei mezzi di trasporto di prodotti e risorse — camion, treni e dirigibili.

Molto interessante è la scelta di mettere a disposizione tutti gli asset utilizzati nel gioco, a cui è possibile accedere dalla zona “workshop,” dalla quale è inoltre possibile gestire le mod create dagli utenti di Steam e caricare le proprie.

ANCHE L’OCCHIO È SODDISFATTO

Il gioco ha un aspetto pulito, la grafica poligonale e il look minimalista contribuiscono a trasmettere l’idea di economia e gestione oculata delle risorse di cui il gioco porta lo stendardo. Un dettaglio particolarmente soddisfacente è dato dall’ingrigirsi degli ambienti a seguito dell’inquinamento: è infatti importante non trascurare le acque e l’aria del mondo, a meno che non si sia pronti ad affrontarne le pesanti conseguenze.

L’interfaccia dell’utente è completa ma poco invasiva, e la mappa dispone di vari livelli che possono essere nascosti oppure visualizzati: ognuno offre delle informazioni utili sulle strutture a cui si riferisce, come per esempio il tempo di produzione degli articoli o la mappatura termica del traffico. Attivare uno o più livelli contemporaneamente non risulta confuso, non vi sono sovrapposizioni di sorta tra le informazioni; il comparto grafico e l’interfaccia, insomma, sono davvero molto curati, nonostante il gran numero di dati che forniscono costantemente durante la partita.

Le musiche sono poco invasive, rilassanti, ambient, adattissime nello stile a quello che resta pur sempre un gioco che si muove al ritmo stabilito dal giocatore.

Commento finale

Rise of Industry è un simulatore gestionale ben pensato, che fa il suo dovere e non dimentica mai che un gioco dev’essere prima di tutto divertente. C’è molto spazio per migliorare, ma le fondamenta sono già decisamente solide e gli sviluppatori non esitano a rispondere alle richieste e perplessità dell’utenza. Tutto sommato, un gran successo!

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