The Elder Scrolls Legends: Lune di Elsweyr — in crescita o in calo?

Crescono e calano le Lune di Elsweyr: abbiamo camminato nella notte di the Elder Scrolls Legends — speranzosamente attendendo l’alba di un giorno migliore!

  • Nome completo – The Elder Scrolls: Legends — Lune di Elsweyr
  • Piattaforme  Windows, Mac, Android, iOS
  • Versioni Testate Windows, Android
  • Developer – Sparkypants Studios
  • Producer  ZeniMax Media Inc.
  • Distribuzione – Digitale
  • Data di uscita  27 Giugno 2019
  • Genere – Gioco di Carte Collezionabili

In linea con il programma presentato all’inizio dell’anno, Bethesda ha rilasciato una nuova espansione per the Elder Scrolls: Legends. Ma come si misura Moons of Elsweyr con le espansioni precedenti? Ecco un’analisi approfondita dei cambiamenti che hanno accompagnato questo aggiornamento.

È importante però sottolineare all’inizio che la scelta di far partire ogni giocatore con sole due bustine dell’espansione è stata una scelta estremamente discutibile. Il primo giorno di rilascio — e la settimana che lo ha seguito — quasi non si vedevano in gioco nuove carte.

Un po’ di flavour, che non stona mai

Con Moons of Elsweyr al gioco sono stati aggiunti innanzitutto degli elementi puramente estetici, tra i quali risaltano soprattutto le nuove animazioni e gli effetti aggiuntivi sia sul piano visivo che uditivo. È stato incluso un nuovo playmat, e nel corso delle partite sarà possibile ascoltare ben quattro nuove tracce aggiunte alla soundtrack del gioco.



Sono inclusi in Elsweyr quindici nuovi titoli sbloccabili per il proprio profilo, e sarà anche possibile sbloccare un nuovo dorso per le proprie carte completando le missioni giornaliere; queste avranno inoltre l’importantissima funzione di introdurre il giocatore alle due meccaniche chiave implementate con questa espansione: la Wax/Wane e la Consume. Ancora una volta, la campagna è assente.

Al contrario delle espansioni precedenti, si potrebbe sostenere che questa incentivi la creazione di mazzi bicolore piuttosto che tricolore, e certamente alcuni degli archetipi (come l’Assassino e il Monaco) ne hanno tratto beneficio. Sono stati inclusi anche due mazzi tematici di default acquistabili in gioco, basati sulle nuove carte rilasciate.

 

Calo, Crescita e Consumo

Con Moons of Elsweyr vengono introdotte due nuove meccaniche. “Crescita” e “Calo” — prevedibili in un’espansione a tema lunare, dopotutto — si riferisce alle carte dotate di due effetti che si attivano alternandosi, il primo nel corso dei turni pari e il secondo nel corso dei turni dispari.

“Consumo” si riferisce, invece, alla possibilità di rimuovere una carta dal cimitero ed escluderla permanentemente dal gioco per ottenere degli effetti bonus.

Avrebbero potuto essere meccaniche interessanti, però la scelta controversa di dividere le carte con tali effetti più o meno equamente tra colori risulta in una certa difficoltà nel creare un mazzo che si basi esclusivamente su di esse.

Il numero ridotto di carte globali introdotte con l’espansione in analisi ha acuito ancor più questa problematica, che sarà approfondita nella prossima sezione. Ciononostante, diverse tra le nuove carte sono entrate subito nel meta, ma la maggior parte di queste sono leggendarie non uniche.

Sono state anche riviste e ridimensionate alcune delle carte che hanno finora costituito delle chiavi di volta del meta, in particolare carte giocate con mazzi tricolore. È evidente lo sforzo di incentivare nuove strategie — spostandosi più sul midrange che sull’aggro, per esempio —, ma ancora una volta questo sforzo viene appesantito dal numero troppo esiguo di carte davvero utili introdotte dall’espansione. A tratti sembra quasi si tratti di un’espansione incoerente, con qualche carta chiave contornata da un mucchio di carte dal valore e dall’efficacia prossimi allo zero.

Beh, ma… quindi?

Recensire questa espansione è complesso. L’introduzione di due nuove meccaniche non è di per sé qualcosa di negativo, ma ormai nel gioco sono presenti numerosissime dinamiche differenti e nessuna di queste è approfondita quanto potrebbe essere. Concentrarsi sullo spingere fuori nuovi contenuti costantemente rischia di riempire il gioco di carte la cui dubbia utilità viene dimostrata una tantum, surclassata pressoché immediatamente dall’arrivo di una nuova espansione in un ciclo che in ultimo è tossico per l’intero gioco.

C’è un motivo se inizia a girare la voce di una rotazione di espansioni, che obbligherebbe l’alternanza di mazzi e meccaniche in periodi di tempo non ancora specificati. Evidentemente la situazione inizia a risultare chiara anche agli sviluppatori.

Moons of Elsweyr ha portato un modesto rinnovamento nel meta, ma ciò è dovuto quasi esclusivamente alla presenza di numerosissime leggendarie nel set. Delle 77 nuove carte introdotte, infatti, ben 19 sono leggendarie — e a quel punto aprire i pacchetti diventa un’azione meccanica, di poco peso, e l’unico modo di ottenere la carta che veramente si sta cercando per completare il mazzo resta quello di craftarla personalmente.

È ovvio che Epiche e Leggendarie costituiscano un profitto maggiore rispetto alle Rare e alle Comuni, ma nel momento in cui sono le uniche carte davvero utili introdotte da un’espansione… Sembra una scelta dettata dall’avarizia più che dal pragmatismo.

Includere le nuove meccaniche in tutti i colori, tra l’altro, non permette di raggiungere il vero potenziale di entrambe. Dimezzare meno di ottanta carte tra due meccaniche e distribuire poi le due colonne in cinque colori risulta in un ammontare irrisorio di carte impiegabili in un singolo mazzo.



Commento finale

Non si tratta di uno dei momenti più brillanti di Sparkypants Studios. Scelte discutibili, dinamiche poco approfondite, carte utili scarse — i soldi del collezionista sono meglio spesi con altre espansioni più soddisfacenti. Le Lune di Elsweyr calano, calano, calano… Non resta che aspettare trepidanti un’espansione più brillante. Fortunatamente gli elementi grafici e audio sono inclusi in ogni aggiornamento, poiché si tratta degli unici veri pregi di questa nuova espansione.

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