Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections – La recensione

Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections celebra il manga di Masashi Kishimoto

  • Titolo: Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections
  • Piattaforme: Playstation 5, Xbox One, PS4, Xbox Series, PC, Switch
  • Developer: Bandai Namco Entertainment
  • Publisher: CyberConnect2
  • Distribuzione: Digitale/Fisica
  • Data d’uscita: 16/11/2023

In occasione delle celebrazioni per il 20° anniversario di Naruto, il manga culto di Masashi Kishimoto, ufficialmente conclusosi nel 2013 sulla rivista Shonen Jump, Bandai Namco e CyberConnect2 hanno deciso di unire nuovamente le forze per la realizzazione di un un nuovo videogioco, a metà tra un compendio che per l’appunto degli intenti celebrativi, e un picchiaduro basato sulla tradizionale formula degli Ultimate Ninja Storm.

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Nasce dunque da questa volontà “Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connections“, ovvero una classica operazione commerciale che punta tutto sul fattore fan service, dove confluiscono tutti i personaggi più popolari provenienti dall’universo di Naruto e del suo manga sequel Boruto.

E’ evidente anche la necessità da parte di Bandai di iniziare a staccarsi commercialmente dalla figura di Naruto per passare il testimone alle avventure del figlio Boruto. Ecco dunque che quel “Connection” nel titolo assume sfumature diverse, tuttavia dopo aver speso una ventina di ore abbondanti sul gioco siamo giunti alla conclusione che si tratta di un’operazione valida negli intenti, ma estremamente pigra nella sua realizzazione.

Un compendio fatto di taglia e cuci 

Per chi ha già giocato i primi quattro capitoli originale della serie Ultimate Ninja Storm, Naruto X Boruto non apporta alcun miglioramento alla formula, ponendosi ancora una volta come il classico brawler in 3D alla maniera di CyberConnect2, dove la semplicità di ogni esecuzione, che sia combo o arte Ninja, è asservita alla spettacolarità scenica, quella dove effettivamente lo studio nipponico ha sempre dimostrato grandissimo talento.

La struttura del combat system è dunque quint’essenziale: il giocatore può utilizzare diversi attacchi, oggetti, oggetti da lancio e caricare il proprio chakra per sfoggiare spettacolari attacchi speciali.

Il roster è indubbiamente il piatto forte del gioco, ma ovviamente ha le sue magagne: i circa 100 personaggi disponibili provengono da i principali archi narrativi del manga, ma molti di essi sono anche varianti che si differenziano giusto per qualche mossa speciale e poco altro. Non mancano però delle new entry, prevalentemente provenienti dal manga di Boruto, come Koji e Ashura. Si tratta del roster più grande di sempre nella storia di questo picchiaduro, ma come dicevamo si rifà a quel canovaccio di genere dove la quantità prende il sopravvento sulla qualità e data la natura per nulla tecnica del gioco, il giocatore ha la libertà di giocare letteralmente con chiunque senza badare troppo ai tecnicismi.

Il problema è che questa abbondanza è figlia di un taglia e cuci che si ripresenterà più volte nel prodotto, I personaggi, anche se hanno subito qualche limatura di fondo, sono stati presi di sana pianta dai loro giochi originali, fatta eccezione per le new entry provenienti da Boruto e questo si traduce in un lavoro pigro, a tratti fastidioso anche nel modo in cui si è deciso di gestire la Storia.

Sia chiaro, siamo consapevoli che riproporre tutto il manga di Naruto mantenendo la struttura dei precedenti era pressoché impossibile, quindi apprezziamo la volontà di proporre una progressione lineare e testuale, ma lascia un po’ interdetti la scelta di riciclare interamente gli scontri più importanti, con le stesse cutscene in engine e persino i medesimi quick time event.

La Storia si può essenzialmente riassumere in un “best of” della serie Ultimate Ninja Storm, dove i pezzi cruciali della narrazione che ripercorrono il manga di Kishimoto sono stati riciclati per dare corpo al contenuto di questo Naruto X Connection. Completamente in ogni caso tutti i vari archi narrativi ricompenserà progressivamente il giocatore con elementi estetici e costumi per personalizzare i personaggi.

Un contenuto originale è comunque presente in questo pacchetto, ovvero una storia speciale con protagonista Boruto. Si tratta di un racconto originale che ha visto anche il coinvolgimento di Kishimoto, ambientato durante le prima battute del manga di Boruto e incentrate su un videogioco online che sta causando malessere nei giocatori.

Nulla di eclatante in questo senso, dato che si colloca nei tradizionali filler narrativi ma aggiunge comunque qualche nuovo personaggio originale all’universo di Boruto. Siamo dell’idea che poteva essere una buona occasione per ripercorrere proprio le prime fasi del manga nel pieno spirito degli originali Ultimate Ninja Storm. Sospettiamo che sia il preambolo a un potenziale gioco interamente dedicato a Boruto, ma avrà Bandai davvero il coraggio di staccarsi definitivamente da Naruto?

In questo caso inoltre, la progressione della narrazione nella storia di Boruto avviene a scaglioni proprio per compensare la scarsa longevità. Ogni episodio è intervallato da una sequenza di scontri obbligatori di rango crescente, importanti per sbloccare un nuovo tassello della storia. L’escamotage del videogioco online ha dato la possibilità allo sviluppatore di non vincolare questi scontri all’utilizzo di personaggi prestabiliti, dunque si ha più margine di libertà.

Non manca infine la classica cornice competitiva, che tuttavia si presenta in maniera fin troppo essenziale, priva delle lobby, che al giorno d’oggi sono una caratteristica quasi quint’essenziale nei picchiaduro, e addirittura l’impossibilità di disputare i match privati.

L’esperienza su Steam Deck

A conti fatti Naruto X Boruto non spinge più in alto il comparto tecnico della serie e durante la nostra prova avvenuta su Steam Deck siamo rimasti piuttosto soddisfatti, ma ma dobbiamo segnalare la presenza di un cavillo iniziale legato alla GPU.

Naruto X Boruto rientra, almeno nel momento in cui scriviamo, in quella lista di giochi che non tollera la frequenza della GPU spinta a 1600, con esiti che impattano in maniera significativa sulle prestazioni. Ci siamo quindi prodigati nelle impostazioni grafiche del gioco più volte per capire quali fossero le cause del crollo del framerate, per poi scoprire che bastava ritoccare verso il basso la frequenza della GPU, a 1200 per l’esattezza.

Si passa così dai 30/45 frame a 60 fotogrammi al secondo quasi sempre granitici. Non sappiamo se si tratta di un problema di compatibilità con Proton, ma risolto il problema della frequenza è possibile godersi il gioco anche con i settaggi predefiniti.

Probabilmente l’arrivo di nuove patch dovrebbe sistemare questo problema della GPU, ma anche dal fronte Proton GE potrebbe arrivare qualche fix.

Quanto alla risoluzione invece, dobbiamo segnalare che Naruto X Boruto non supporta i 16:10, di conseguenza su Steam Deck sono presenti le classiche barre nere in alto e in basso.

Per quanto riguarda il gaming sulla TV, si possono modificare varie opzioni nei settaggi grafici. I 1080p con un framerate sopra i 30 sono un traguardo fattibile, a patto di limitare molto il dettaglio.

Commento finale

Naruto X Boruto: Ultimate Ninja Storm Connection è un trionfo del fan service e, proprio come i suoi precedenti capitoli, regge le fondamenta del suo divertimento sulla semplicità (a tratti disarmante) del suo combat system. Un compendio assoluto per i fan dell’opera, che avranno l’occasione di mettere le mani su un roster gargantuesco, venendo però a patti con quella che resta comunque un’operazione commerciale fin troppo pigra nella realizzazione dei suoi contenuti.

VOTO: 7.5

Pro

  • Tantissimi personaggi giocabili, con tanti costumi alternativi e personalizzazioni
  • Meccaniche di combattimento semplici, ma sempre spassose
  • Ripercorre tutto il manga originale di Naruto
  • Con qualche ritocco le performance su Steam Deck sono solide
  • Qualche nuovo personaggio originale creato per la Storia Speciale di Boruto

Contro

  • Animazioni e cutscene totalmente riciclate
  • Tanti personaggi, ma tanti cloni e poca varietà nelle mosse
  • Multiplayer relegato a cornice dell’esperienza complessiva

 

 

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