Rassegna stampa dall’Italia dell’8 settembre

In primo piano ancora il caso di malaria e la politica.

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Caso di malaria in Italia

La rassegna stampa delle notizie di oggi dall’Italia in breve.

“L’autopsia ha confermato il referto e la diagnosi ospedaliera di morte per encefalopatite malarica”. Lo ha riferito il procuratore capo di Trento, Marco Gallina, a proposito della comunicazione ricevuta sull’autopsia effettuata a Brescia per la bambina di 4 anni morta lunedì, dopo i ricoveri a Portogruaro e a Trento. La causa del decesso per Sofia è stata dunque la complicanza cerebrale causata dalla malaria.

“I risultati sull’immigrazione si vedono, nel senso della riduzione degli sbarchi e dei flussi migratori”. Ciò è frutto “della nostra politica e del sostegno dell’Ue”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Contro le politiche del governo si schiera Msf (Medici senza frontiere), che in una lettera aperta ai leader dell’Ue denunciano le “atroci sofferenze che le loro politiche sulla migrazione stanno alimentando in Libia”.



“Non basta creare lavoro. Bisogna che tale lavoro sia degno, come realizzazione della persona, sostegno della famiglia e della vita della società”. Lo sottolinea la Cei nel documento, a firma di monsignor Filippo Santoro, per la 48esima settimana sociale che si terrà a Cagliari. Occorre che chi crea lavoro “sia aiutato e non soffocato. Un Paese che dà centralità al lavoro non può tassarlo come in Italia. Si realizzi la riduzione del cuneo fiscale”.

Due studentesse statunitensi hanno denunciato alla polizia di avere subito violenza sessuale da parte di due carabinieri in servizio. L’episodio sarebbe accaduto la notte scorsa a Firenze. Secondo il loro racconto, le due donne hanno conosciuto i militari nei pressi di un locale notturno. I carabinieri, con l’auto di servizio, si sono offerti di riaccompagnarle a casa, dove si sarebbe consumata la violenza.

Sono state domate nella notte le fiamme all’interno della ditta di smaltimento di rifiuti speciali a Mortara, nel Pavese. L’incendio alla “Eredi Berté” era scoppiato mercoledì all’alba, con colonne di fumo alte decine di metri visibili per tutta la giornata anche a chilometri di distanza. I vigili del fuoco sono ora impegnati a spegnere piccoli focolai e poi procederanno allo smassamento dei rifiuti bruciati. I risultati sulla diossina si avranno fra tre giorni.

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Blogger, articolista. Sono un appassionato di televisione in genere con maggiore attenzione alle serie tv soprattutto americane. Scrivo praticamente da sempre prima cominciando con racconti brevi thriller e horror. Oggi scrivere è una passione ma anche un lavoro a tempo pieno. Mi occupo anche di attualità, green e lifestyle. Sono un appassionato di lettura, cinema e adoro in modo sconfinato i gatti.

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