Terremoto in Cile
Ecco la rassegna stampa con le notizie principali da tutto il mondo.
Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 6.3, è stata registrata in Cile: l’epicentro del sisma è stato localizzato 36 chilometri a sud-sudovest dalla cittadina di Putre, nel nord del Paese vicino al confine con il Perù mentre l’ipocentro a una profondità di 82,4 chilometri. Lo rende noto l’Istituto geofisico americano (Usgs). Per ora non si hanno notizie di feriti o vittime.
Almeno 10 persone sono rimaste uccise a causa del peggiore incendio nella storia della California. Oltre 20mila persone sono state evacuate nella regione settentrionale dello Stato. A bruciare è la Napa Valley, una zona famosa anche per la produzione vinicola. Il governatore Jerry Brown ha dichiarato lo stato di emergenza e ha mobilitato la Guardia Nazionale dopo che una serie di violenti incendi sta devastando la zona a nord di San Francisco.
Oggi per la Catalogna e la Spagna è il giorno della verità. C’è grande attesa infatti per le mosse del parlamento autonomo catalano che potrebbe dichiarare unilateralmente l’indipendenza della regione. La mossa innescherebbe la reazione di Madrid, con la probabile attivazione dell’articolo 155 della costituzione, o addirittura con la dichiarazione dello stato di emergenza, ma potrebbe anche dividere e in modo molto profondo gli stessi catalani.
“La guerra al carbone è finita”. E’ il capo dell’agenzia federale Usa dell’ambiente(Epa), Scott Pruitt, ad annunciare così la prossima mossa dell’amministrazione Trump per scardinare un altro tassello dell’eredità di Obama, rovesciando le politiche sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici. Pruitt ha infatti reso noto che tutto è pronto per revocare il “Clean Power Plan“, il programma che taglia le emissioni degli impianti a carbone.
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