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Nel Nord Italia l’aria è sempre più irrespirabile. Il mancato arrivo delle piogge ha fatto schizzare alle stelle le concentrazioni di polveri sottili, con effetti preoccupanti sulla Pianura Padana. La situazione peggiore a Torino, dove i livelli di PM10 hanno raggiunto i 114 microgrammi al metro cubo, oltre il doppio della soglia massima (50). Nelle Regioni settentrionali, sono in tutto 25 le città che hanno oltrepassato il limite annuale di 35 giorni di superamento delle concentrazioni di polveri sottili.
“La Pianura Padana qualche ora fa … nebbia o smog?” Una fotografia, scattata dall’austronauta italiano Paolo Nespoli adesso a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e pubblicata sul suo account Twitter, rilancia l’allarme inquinamento al Nord. Nell’immagine la zon appare coperta da una nube biancastra: un documento che conferma gli ultimi dati dell’Arpa che ha rilevato una quantità di polveri sottili superiore ai limiti di legge.
Quasi 9 milioni di morti l’anno. Sono questi i numeri (relativi al 2015) riferibili all’inquinamento che ci avvelena e che emergono dai risultati di un progetto pubblicati ora sulla rivista “Lancet“. A fare la parte del leone è l’inquinamento atmosferico (smog, particolato nell’aria ma anche inquinamento da uso domestico di combustibili fossili), responsabile di 6,5 milioni di morti l’anno (in gran parte per malattie cardiovascolari e respiratorie).
Gli elettori lombardi e veneti sono chiamati alle urne domenica 22 ottobre per esprimersi sul cosiddetto “referendum per l’autonomia”. L’appuntamento è solo consultivo e quindi non vincolante. Se infatti dovesse vincere il sì né la Lombardia né il Veneto opteranno per la secessione dal resto del Paese né diventeranno automaticamente regioni a statuto speciale. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle modalità di voto.
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