Eravamo stati avvisati: il prossimo lavoro sarà qualcosa di mai sentito, originale e fuori dalle righe.
Beh hanno mantenuto la parola. Dopo il successone del primo album “Senza Titolo – Del fregarsene di tutto e non fregarsene di niente” del 2008, i Fratelli Calafuria tornano a percuoterci con “Altafedeltapaura”, scritto tutto attaccato, proprio come i titoli delle cinque fulminee tracce.
Se il primo lavoro presentava già un’impronta originale (nel vero senso della parola) questo EP ne è l’elevamento a potenza: i testi proseguono sull’onda nonsense, con assonanze, giochi di parole e accenti a locazione variabile; le sonorità sono evidentemente studiate nel profondo e si insinuano pure in campi mai toccati prima, il tutto ben condito con i tradizionali uou-uou in perfetto falsetto Calafuria’s style.
Dopo la title-track che vede l’alternarsi regolare e pulsante di riff di basso e chitarra, non si può non rimanere colpiti da Ilfattodeicdincantati, la traccia più innovativa di questo lavoro, dove Andrea Volonté canta una sorta di filastrocca-scioglilingua sulla base di un disco che si blocca continuamente. Affattonormale è il brano che più ricorda lo stile del primo album, cantabile e godibilissimo, da concerto. Dopo l’assurda e insensata Denise, l’EP si conclude con le sonorità frenetiche e punk di Bastaironia, lasciandoci leggermente perplessi ma tutto sommato divertiti.
Con questo breve lavoro i Fratelli Calafuria si riconfermano come una delle band più sorprendenti e fuori di testa della penisola e ci piacciono, eccome se ci piacciono.
Cosa combineranno i nostri eroi nella prossima puntata?
Michela “Mak” De Stefani per Mag-Music
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