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“Oh mio Dio, il re è morto!“.
Alla base di tutto, il gioco. È questo il concetto principale che accomuna cinque ragazzi, ognuno con i propri segni particolari, e che li porta a scegliere la musica come attività atta a svolgere il ruolo di gioco a cui giocare, al punto di crederci talmente tanto da prendere il nome di Cibo e di chiamare il tutto “Qualità“. Del resto, per cogliere il succo di tutto ciò, basterebbe un brano come La spietata legge della frutta, una danza, dove kiwi, arance, limoni… e pomodori (tanto da far riportare alla mente i Wolfango di “Stagnola”) vanno ben oltre rispetto a quanto non abbia già fatto un tormentone come Hey, mela!. Ma c’è spazio anche per avventure regali prossime a tragiche conclusioni (Ultimo spettacolo a corte), resoconti calcistici (Il calcio è un gran bel sport, Tutto lo stadio), dichiarazioni d’intenti (Giochiamo), surrealismo cinofilo (Der Hund Ist Eine Apfel) e persino l’amore, visto da una parte (Il mio quore) e dall’altra (Credevo fosse amore).
Tra sonorità prettamente rock e voci prima pulite e poi sull’orlo del death metal, “Qualità” è un simpatico disco di evasione, che scivola via in poco più di venticinque minuti, lasciando sul volto un sorriso.
Gustavo Tagliaferri per Mag-Music
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