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CD INRI – 11 t.
Quella manifestatasi una volta rilasciato “Qualità” è stata una di quelle sorprese inaspettate, inusuali, eppure gustose, per il punk nostrano di oggigiorno. Una demenziale miscela di hardcore melodico e cantato in parte pulito in parte tendente a un growl di stampo insospettivamente death-metal. Per essere frutto di cinque ragazzi torinesi, visto un nome altisonante come il loro, non poteva non essere altrimenti. Questi sono i Cibo, e risentirli dopo più di due anni con una nuova fatica in studio costituisce una grande sorpresa. “Incredibile“, recita il cane godzilliano che aleggia sulla cittadina in copertina, ed altrettanto incredibile è quanto emerge già dal primo ascolto: una proposta che, già sfiziosa allora, risulta ulteriormente ferrea, dal cantato che raggiunge una deriva grind per Pantaloncino fresco e persino screamo per T-Rex, senza per questo tralasciare il gorgheggio esilarante di Asterio e diabolico della mini-suite culinaria Magnifico, con tanto di inaspettato finale, fino agli arrangiamenti, di stampo rock per Violenza e soprattutto il proclame cinefilo Incantesimo, vicini più ai Queens of the Stone Age che ai Kyuss per Salutami il mare, con impennata finale alla Apache (!), se non alla Paolino Paperino Band per la tiratissima Guardaquantammerda, persino danzerecci per Discopiede. Ma è la conclusiva Men Huel Inseen, fatta di atmosfere mistiche e mediorientali, a fare da ciliegina sulla torta, una torta “incredibile”, per giunta, da gustare con dei ragazzi adorabili nel loro irrefrenabile sollazzo. Gustavo Tagliaferri
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