Buone notizie dal fronte dei prestiti che, nel corso del 2014 fa segnare una prima interessante ripresa. Secondo l’Abi i nuovi prestiti alle imprese sono aumentati dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2013. Bene anche i finanziamenti sull’acquisto degli immobili da parte delle famiglie italiane che fanno registrare un’inversione di tendenza rispetto allo scorso anno.
Insomma l’intero comparto del credito sembra essersi rimesso in moto. Secondo Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, questo trend è un “segnale positivo per i finanziamenti a breve termine. È uno dei germogli che aiutano a favorire la ripresa dell’economia“.
Tuttavia non possiamo certo dire che siamo ad un punto di svolta, almeno non ancora, in particolare per 2 motivi. Il primo è che la finalità principale per cui le aziende italiane hanno chiesto un finanziamento è stata la ristrutturazione del debito aziendale e non, come ci sarebbe piaciuto, per far ripartire gli investimenti.
In secondo luogo i prestiti hanno subito un’impennata in seguito all’abbassamento medio dei tassi di interesse e ad una maggiore predisposizione delle banche ad erogare credito. Ma di questo non possiamo ringraziare le stesse banche ma, al contrario, la Bce. La Banca Centrale Europea, infatti, ha erogato un’ultima trance di finanziamenti agli istituti di credito europei ad un tasso quasi simbolico con l’obbligo di girare quei soldi a imprese e famiglie. Di fatto, quindi, questo segnale, seppur importante, non è prettamente legato ad una vera e propria ripresa.
Di fatto famiglie e imprese sono ancora in una situazione di stallo come dimostrano i dati sui consumi che continuano a rimanere al palo al punto tale che già qualcuno comincia a lanciare i primi allarmi per quello che dovrebbe essere un natale all’insegna del risparmio. Insomma si chiedono prestiti in più ma per affrontare il quotidiano piuttosto che per far ripartire davvero i consumi.
Alcuni consigli per famiglie e imprese
Come abbiamo potuto leggere oggi, per famiglie e imprese, è leggermente più semplice chiedere ed ottenere un prestito. Tuttavia è bene aver presenti quelli che sono i punti fondamentali dai quali non si può prescindere:
Quali prospettive per il 2015?
Analizzando a fondo i dati dell’Abi è possibile fare qualche previsione per quello che sarà l’anno prossimo. In linea di massima i tassi di interesse dovrebbero continuare a stazionare su valori mediamente bassi come quelli attuali.
Le banche continueranno ad erogare prestiti e mutui a correnti alternate mantenendo una certa rigidità nelle garanzie richieste (capacità reddituale, nessuna segnalazione in crif, ecc.). In particolare la situazione continuerà a perdurare fino a quando non ripartiranno i consumi e, al momento, non ci sono all’orizzonte segnali che lasciano intravedere questa possibilità.
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