Persona 4: Golden – prime impressioni

Dopo una lunga attesa, finalmente è arrivata la nostra copia di Persona 4: Golden per PSvita. Atteso remake del capolavoro approdato alcuni anni fa su PS2.

I tempi per la recensione potrebbero essere ancora lunghi, quindi cercheremo di segnalarvi le prime impressioni su questa ennesima fatica di Atlus.

Il primo impatto col gioco ha sicuramente suscitato molti ricordi. Quasi un’era passata, nella quale i videogiochi si dimostravano ancora con una trama e un gameplay solido nella quale gli appassionati, di titoli come questo, abbandonavano un’intera vita sociale pur di portarli al termine. Con questo remake per VITA, Persona 4 si dimostra ancora più “grande” della versione precedente.

Le aggiunte al gioco sono moltissime, ma è inutile non chiarire uno degli aspetti più riusciti della serie Persona, ovvero l’aspetto social del titolo, che seppur si porta molti anni sulle spalle, non annoia mai, la possibilità di poter socializzare con compagni di scuola, iscriversi a club scolastici oppure addirittura trovare un lavoro per mantenere la giornata un po’ più movimentata e sopratutto utile a guadagnare soldi da spendere, rendono da sempre questa serie unica nel panorama dei JRPG.

Parlando appunto di JRPG, il gameplay risulta ormai il classico, direttamente preso ed ampliato da Persona 3, ovvero con i classici turni, attacco, skill oppure la possibilità di cambiare i Persona equipaggiati. L’aspetto social però non è fine a se stesso ma la chiave per poter evolvere i Persona dei propri compagni e quelli in proprio possesso, il tutto si basa sui Social Link, ne esistono di vari tipi, ognuno basato su un tipo di Persona, ogni Link è dotato di un sistema di esperienza che man mano aumenta con la socializzazione, un dato da tener conto sono le scelte, molto spesso quando dialogate con alcuni compagni oppure con i membri del gruppo, verranno offerte varie risposte, scegliete la risposta meno “offensiva” perchè molto spesso alcuni Social Link potrebbero fallire e dopo recuperare il rapporto con quella determinata persona sarà molto più difficile.

Le ore che abbiamo totalizzato per il momento sono circa nove, ma solo il prologo vi ruberà circa tre ore, il problema più grave potrebbero trovarlo coloro che non padroneggiano l’inglese, visto che il gioco ha una folta sfilza di dialoghi, che sono praticamente il cuore pulsante del gioco. Spesso infatti capiteranno le classiche scenette fra compagni, tipici dei manga o degli anime odierni, con battute divertenti ma anche alcune molto toccanti, che sanno sempre come emozionare il giocatore.

Le novità di questo remake, sono molte. Principalmente abbiamo una nuova città da visitare, un nuovo personaggio che non sembra far parte del gruppo con la quale esploriamo il mondo parallelo della TV ( di questo ne parleremo nella recensione più approfonditamente ), una divertente galleria, chiamata TV Show, dove potrete ascoltare i brani di tutti i capitoli di Persona, filmati e trailer e una componente online molto atipica ma che ve ne parleremo nella recensione completa. Per il momento queste prime nove ore del gioco si sono rivelate intense ma sopratutto hanno riaffiorato alla mente tutti i ricordi di una generazione che ha cresciuto milioni di giocatori e che difficilmente si ripeterà con gli anni a venire.

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