Call of Duty: Black Ops 2 – la nostra recensione

Call of Duty: Black Ops 2

la nostra recensione…

Torna lo sparatutto più venduto al modo, Treyarch si impone l’obbiettivo di superare il record di vendite della serie e non sembra essersi persa d’animo, adottando per Black Ops II un grande rinnovo in stile futuristico. La campagna in singolo si svolge per la maggior parte nel 2025, spostandosi alcune volte negli anni 70-80 per approfondirne la trama. Nel futuro immaginato dalla casa produttrice, tra USA e Cina è scoppiata una nuova guerra fredda a causa del terrorista Raul Menendez.

Nei panni di David Mason, figlio del protagonista del primo capitolo Alex, ti toccherà ovviamente intervenire per sventare la nuova minaccia, utilizzando una serie di simpatici giocattolini bellici. Treyarch si è infatti rivolta ad alcuni esperti del settore per fare in modo che tutto sia il più reale possibile. Il fattore cinematografico resta immutato: in una sequenza, ad esempio, David dovrà prima scalare una parete rocciosa grazie ad un “nano guanto” per poi lanciarsi da un dirupo indossando una speciale tuta aerodinamica.

E questo è solo l’inizio di un’avventura che ti vedrà prendere parte a missioni chiamate Forza d’Attacco in cui dovrai prendere il controllo di una squadra formata da droni e soldati,tutti controllabili, e il cui esito avrà influenza sulle missioni della campagna principale e in una certa misura anche il finale del gioco. Novità corpose anche nel multiplayer, a partire da una sezione di addestramento che permetterà a squadre composte da tre giocatori di sfidarsi in deathmatch.

Rivoluzionato anche il Prestigio,suddiviso in 10 livelli, che non obbliga più a rinunciare agli xp e fornirà gettoni per sblocchi che non sarà possibile conquistare con i soli 55 livelli di base. Gli Scorestreak sono 22, alcuni di essi controllati dall’IA del gioco. Nove sono invece le modalità di gioco, tra cui si segnala la novità Hard Point, una specie di King of the Hill in cui il punto di controllo non è fisso. E se proprio dovessi correre il rischio di annoiarti, potrai creare partite personalizzate con variazioni a preferenza.

Chiudiamo con la modalità Zombi che, nata come un divertimento all’epoca di World at War, è diventata una delle più amate dai giocato ridi CoD. anche quest’ultima è suddivisa in tre modalità diverse. La principale è Tranzit e riprenderà la storia da dove si era chiusa in Resurrection.

Le altre modalità saranno Survival e la nuova Grief, in cui due squadre da 4 giocatori si affronteranno con l’obbiettivo di rendere gli avversari particolarmente appetitosi agli occhi degli zombi. Infatti, non è possibile uccidere gli avversari direttamente, ma solo far salire il loro livello di “grief”, che indica appunto la gustosità agli occhi degli affamati non morti, che hanno invaso il campo di battaglia. Insomma, in poche parole, non si può dire che Treyarch non ce l’abbia messa davvero tutta per arricchire il menù di Black Ops 2.

Recensione a cura di Salvatore Massa

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.