Gundam Breaker: le nostre impressioni sulla beta

gundam-breaker2

Il franchise di Gundam è senz’altro uno dei più sfruttati nel mondo sia videoludico che del modellismo, ma cosa potrebbe succedere se un giorno, un pubblisher come Namco Bandai decidesse di unire questi due mondi totalmente paralleli?

Non sarà un’evoluzione del genere, non sarà un capolavoro, ma una cosa è certa, Gundam Breaker sarà sicuramente uno dei videogiochi più ricercati dai fan di nuova e vecchia generazione del robot bianco.

Dopo aver provato per circa due ore la beta del gioco, possiamo dire che il nuovo esperimento di Namco Bandai potrebbe avere un buon successo.

Gundam-Breaker_2013_01-17-13_016.jpg_600

Gundam Breaker per la prima volta nella storia del franchise, non offrirà tattici o TPS bensì una sorta di simulatore, dove conta solo ed esclusivamente la creatività del giocatore di turno, questo grazie proprio ai gunpla, famosi kit di montaggio che in questo titolo rivestiranno finalmente il ruolo di protagonisti assoluti.

La beta è abbastanza longeva. Ci sono circa cinque missioni, entrambe abbastanza lunghe e difficili per essere portare a termine e dopo un tutorial abbastanza scarno di contenuti. Ci siamo ritrovati davanti agli occhi una sorta di gameplay simile ai vari Dynasty Warrior. I tasti di attacco sono molto semplificati, avremo a disposizione solo i comandi quadrato e triangolo che rispecchiano i classici attacchi pesanti e leggeri mentre con la combinazione dei tasti dorsali, R1 e R2, sarà possibile sferrare i tipici attacchi speciali dalla potenza distruttiva.

3c2

I comandi sono di per se molto intuitivi, ma essendo ancora un gioco ampiamente in sviluppo, non mancano gli incessanti bug, per lo più dovuti proprio ad una fisica di gioco ancora acerba che, probabilmente sarà migliorata nei prossimi mesi.

Ogni scenario è a sua volta suddiviso in zone, che vanno “ripulite” di tutti i nemici per poter poi proseguire, come già detto lo stile dei vari Musou è stato ripreso in più parti, i nemici sono meno numerosi, ma più aggressivi, specie nelle missioni di difficoltà elevata dove sarà richiesto l’aiuto di altri compagni tramite la discreta componente online.

I vari nemici sono suddivisi in base alle dimensioni dei gunpla realmente esistenti sul mercato. Abbiamo gli HG, MG e infine PG. Ogni abbattimento di questi modelli comporta anche un corposo bottino. Difatti le loro parti distrutte diverranno automaticamente parte del profitto di fine missione e senza esaltare troppo il gameplay, potremmo dire che in questo caso il riferimento a Monster Hunter è lecito.

Ultima nota altamente interessante del gameplay è il fatto che avremo vite illimitate per tutta la durata della missione, la nostra morte non porterà infatti alla sconfitta, ma ad una penalizzazione sulle parti acquisite nel corso della missione che automaticamente saranno eliminate.

Gundam-Breaker_Fami-Shot_01-04_047-600x337

Ora parliamo della componente davvero più riuscita dell’intero gioco e da come avrete capito, parliamo proprio dell’ampia personalizzazione che, dopo anni di reclami da parte dei fans, finalmente è arrivata in un gioco a base di Gundam. Gli anni sono passati, ma la Bandai ha fatto le cose davvero in grande per l’occasione e noi non possiamo non esserne felici.

Dopo la lunga missione dello scarno tutorial, ci siamo ritrovati, con grande stupore, in una sorta di hangar per Mobile Suit, dove ci siamo ritrovati alla guida di un avatar e il nostro sguardo non poteva non essere indicato al nostro vistosissimo GM. il VR hangar, almeno nella beta ha permesso solamente di accedere al pannello delle missioni e a quello dedicato alla nostro adorato Mobile Suit.

Nel menù del nostro gunpla, abbiamo avuto accesso a quelle che sembrano tutte le caratteristiche principali del gioco, personalizzazione del MS, possibilità di modificare la paletta dei colori e infine l’editor del nome della propria unità.

3

La personalizzazione è ripresa in più punti da maestro del genere, Armored Core. Testa, busto, braccia, gambe, backpack, armi e scudo potranno essere modificate senza alcune restrizione, starà poi ai giocatori sfoderare la loro dose creativa per creare abomini oppure delle vere e proprie perle meccaniche.

Oltre alla modifica estetica, sono presenti anche alcune modifiche dal punto di vista delle skill e delle mosse speciali che potranno essere intercambiate poi nel corso della battaglia tramite le frecce direzionali ed utilizzate tramite il tasto cerchio.

Infine la parte più interessante della personalizzazione è proprio la colorazione; feature molto discussa e richiesta che si è rivelata davvero una sorpresa, perchè oltre alla colorazione sarà possibile addirittura ricreare delle vere e proprie sfumature e cromature. Infine sono presenti i decal, volti a rendere davvero unici i modelli di ogni giocatore.

1

Insomma dal punto di vista di contenuti il gioco non si risparmia e, già in questa prova, abbiamo potuto provare alcuni dei più importanti mecha provenienti dalle varie serie, fra cui anche il Sinanju proveniente direttamente da Gundam Unicorn. La componente online è molto semplice, si tratta di una cooperativa “drop in drop out”, molto utile nelle missioni di difficoltà più elevata. Sarà possibile anche chattare via messaggi pre-impostati e grazie alla già folta community di utenti che popolano i server, possiamo dire di aver goduto di due ore di vero divertimento, grazie alla compagnia di due giapponesi che sapevano il fatto loro.

gundam_breaker1

Sul fronte puramente tecnico, il gioco almeno per quanto visto fino ad ora continua a rimanere sulla sufficienza, anzi più volte ci siamo chiesti se quello che abbiamo giocato non fosse un porting dalla versione PSvita. Chiariamo, i modelli poligonali sono di discreta fattura, ma non eccessivamente dettagliati con quanto apparso su un hardware di simili portate come la PS3.

Bandai ha comunque ribadito più volte che molte delle feature grafiche come l’odiosa telecamera, sono ancora in prova e che nella versione completa potrebbero subire una radicale modifica. Tecnicamente si potrebbe definire un titolo proveniente da un sistema meno potente di una PS3 e la presenza di una versione PSvita rende la nostra ipotesi abbastanza fattibile.

532

In parole povere, ribadiamo, che Gundam Breaker ha molta carne a fuoco; il gameplay semplice alla lunga potrebbe annoiare alcuni giocatori, ma è anche logico pensare che il vero fulcro del gioco è la creazione del proprio gundam e grazie ai vari utenti che abbiamo avuto modo di conoscere nella modalità online, abbiamo notato come Breaker sia un gioco puramente indirizzato a coloro che amano divertirsi con i gunpla. Si tratta di un esperimento importante per la storia del franchise, ma allo stesso tempo si tratta anche di un gioco molto fan service, privo di una story line, che strizza l’occhio al fan più accanito che vive di pane e gundam, per non dire di pane e gunpla.

L’appuntamento con il gioco è per il 27 Giugno, per ora solo su PS3, mentre la versione PSvita dovrebbe arrivare in seguito.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.