Deadpool: la nostra recensione al videogames

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Mentre la testata fumettistica si avvia alla fine, è stato rilasciato dalla Marvel il videogioco di Deadpool lo scorso 28 Giugno. Ma chi è Deadpool? Wade Winston Wilson è un personaggio dei fumetti della Marvel, più volte considerato come un antieroe vista l’assenza di morale del personaggio, svolge il ruolo di mercenario e per molto tempo è stato accompagnato da Cable, figlio di Ciclope degli X-men.

Wade ha ottenuto nel 2008 grazie al disegnatore Daniel Way, celebre per aver collaborato in vari numeri di Venom, X-Men e Hit Monkey, una serie tutta sua colpendo il pubblico per la sua particolare personalità che caratterizza il personaggio e per le “vocine” che sente nella testa. Quando un fan di Deadpool scopre che ci sarà un videogioco sul “Mercenario Chiacchierone” viene colto subito da due sentimenti: il primo è quello di gioia, un videogioco infatti è sintomo di una consacrazione di un fumetto, l’altro invece è l’orrore per i possibili errori come spesso succede nei film quando sono ispirati ai libri o i fumetti.. Ma in questo caso l’orrore era del tutto infondato!

Infatti il gioco è ben strutturato e molto divertente come si può già intuire dai primi secondi di gioco. Wade si trova all’inizio del gioco nella sua casa, molto disordinata che rispecchia il suo ordine cerebrale, quando viene assoldato per un primo colpo.

Efficaci sono i momenti in cui il nostro mercenario chiacchierone interagisce con noi spaccando lo schema classico dei videogiochi, cosa classica che è presente anche nel fumetto americano, o momenti in cui Deadpool non si fa problemi a chiamare il produttore del gioco per un aumento di budget. Il videogioco è ben strutturato e offre possibilità di scegliere se continuare una determinata azione o meno come ad esempio prendere a schiaffi Wolwerine e rinfacciare al “fratello mutante” la sua bassa statura, il fatto che come canadese fa pena ecc.

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Uno dei rischi del gioco sarebbe potuta essere la semplicità d’azione, considerando le super capacità del mercenario chiacchierone, in quanto i nemici potevano risultare troppo deboli, ma con il progresso del gioco, il gioco si rende sempre più difficile e alcune non nego di aver ripetuto un livello più volte.

Il gioco si ispira ai classici god of war devil may cry e batman per lo stile di combattimento. L’unica nota forse del gioco è la longevità del gioco, in quanto dura più o meno sei ore, in America infatti, il gioco ha subito un drastico calo di prezzo dovuto proprio alla poca durata. Uno dei possibili motivi di malcontento per un fan di videogiochi sparatutto è l’assenza di un vero e proprio boss nel gioco, ma solo una progressione di nemici sempre più forti.

Il gioco rende onore alla figura di Deadpool, che riesce ad uscire dall’ombra degli Avengers e degli X-Men con un titolo tutto suo, la speranza è che non ci si fermi qui, magari con un Deadpool 2, con quei pochi miglioramenti necessari, oppure un film che renda giustizia a Wade.

Recensione a cura di Daniele D’aniello

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