Disney Infinity 2.0: PSvita Edition – la nostra recensione!

Disney Infinity 2.0 approda su Playstation VITA. Sarà un porting all’altezza?

DisneyInfinity2.0

  • Nome completo – Disney Infinity 2.0: Playstation Vita edition
  • Piattaforme – Playstation VITA/ Playstation TV
  • Producer – Sony Computer Entertainment/Disney Entertainment
  • Developer –Panic Button Games
  • Distribuzione – Cartuccia
  • Data di uscita – 20 Maggio 2015

Dopo il grande successo riscosso dal primo Disney Infinity e dal suo diretto seguito, quasi simile a un’espansione, intitolato Disney Inifnity 2.0, è arrivato il momento per questo franchise di debuttare anche sulla console portatile di Sony, Playstation VITA.

A circa un anno di distanza dalla release su PS3, PS4, Xbox One, Xbox 360, PC e Wii U, Disney Infinity 2.0 approda anche su Playstation Vita, sviluppato da Panic Button Games, uno studio situato a Austin, in Texas. Prima di passare all’analisi del gioco credo sia doveroso spiegare anche qualche piccolo aneddoto legato alla distribuzione del gioco, che tanto ha fatto discutere sui forum di tutto il mondo, americani sopratutto.

Playstation VITA non è proprio un successo in Europa e Nord America, attualmente la console viene sorretta da un buon parco di titoli “indie” digitali e qualche sporadico titolo di maggiore importanza proveniente dal Giappone, tra l’altro con qualche anno di ritardo a causa della localizzazione. In Giappone le cose funzionano molto diversamente, laddove il mercato mobile surclassa letteralmente quello casalingo, qui in occidente la console viene etichettata quasi come un fallimento su tutti i fronti, merito anche di una Nintendo sempre attiva e pronta a supportare il 3DS con nuove produzioni first party.

Pur abbandonando quasi definitivamente lo sviluppo di titoli first party per la propria console, Sony ha recentemente fondato un team denominato Third Party Production, il quale si occupa di “dialogare” e aiutare gli sviluppatori di terze parti a portare i propri giochi anche su Playstation VITA. Il primo di questi titoli importanti è stato il Borderlands 2 di Gearbox, prossimamente vedremo Resident Evil: Revelation 2 e ora Disney Infinity 2.0.

Per la release di Disney Infinity 2.0 su Playstation VITA, Sony e Disney hanno deciso di distribuire il gioco in maniera forse fin troppo bizzarra, quasi a definirla una mossa di mercato suicida di questi tempi. Senza rivelare nulla di questa versione, ne immagini, video o comunicati, i due colossi hanno deciso di rilasciare il titolo esclusivamente presso la nota catena di negozi Gamestop, il tutto accompagnato da un breve comunicato sul Playstation Blog americano un giorno prima della release nei negozi, fissata per il 9 Maggio.

Ora, fatta eccezione per questa scelta quanto mai discutibile sul piano comunicativo, su Playstation VITA Disney Inifnity 2.0 si ritrova purtroppo a essere un gioco di nicchia, quando in realtà sappiamo tutti che si tratta di un prodotto pensato per la massa e di conseguenza per famiglie e giovani. Se in America però il gioco è stato comunque al centro dell’attenzione per qualche giorno grazie alle promozioni di Gamestop, qui in Europa Sony ha deciso praticamente di tacere, rilasciandolo all’ombra di tutti il 20 Maggio, sempre in esclusiva per le catene di Gamestop.

Avendo seguito le numerose vicissitudini del titolo fin dal suo annuncio alla Playstation Experience di Dicembre, mi sento in dovere di dedicargli personalmente un pò di spazio sulle nostre pagine, ma anche di permettere all’utenza di Playstation VITA di conoscere un titolo molto interessante qualora non si fosse in possesso di una delle versioni casalinghe.

Portatile o non portatile?

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Dopo questa piccola e breve analisi delle strane scelte marketing di Sony, passiamo ora al titolo vero e proprio. Questa versione portatile di Disney Infinity 2.0 è un porting diretto di quella Playstation 3, quindi conserva esattamente i medesimi contenuti casalinghi, fatta eccezione per la totale assenza di un comparto multiplayer.

La peculiarità di questa versione è uno Starter Pack esclusivo contenente una base bluetooth da collegare a Playstation VITA per utilizzare le statuette e i mondi di Disney Inifnity 2.0, e una figure speciale di Black Spider-Man. Questa statuetta di Spider-Man è una sorta di Limited Edition e l’unico modo per ottenerla sarà l’acquisto di questo Starter Pack, Disney non ha infatti in programma una release per distribuirla sul mercato in un secondo momento. Va detto però che esiste anche un modo alternativo per poter giocare nei panni di Black Spider-Man, ovvero utilizzare il gettone del Simbionte sulla statuetta dello Spider-Man classico.

La scelta di includere una base per poter attivare le statuette e i mondi su Playstation VITA resta molto discutibile, e come prevedibile, finisce inesorabilmente per minare fin dai primi minuti la portabilità generale del prodotto che Sony ha cercato di decantare nei suoi pochissimi comunicati. Si, diversamente dalle altre versioni non è necessaria obbligatoriamente la connessione via cavo fra base e la console, quindi a patto di essere fuori casa diciamo che si è più agevolati a giocare comodamente anche sul proprio divano, il raggio del bluetooth in questo caso fa il suo sapiente dovere, ma ovviamente il segnale potrebbe essere minato qualora le mura dell’abitazione dovessero essere molto spesse.

Considerando che i titoli di Skylanders su 3DS possono immagazzinare i dati di una statuetta, da una console potente come Playstation VITA mi sarei aspettato come minimo una soluzione più o meno analoga, e invece nulla, Panic Button Games ha preferito riproporre il medesimo sistema già presente sulle piattaforme casalinghe, minando sensibilmente la natura per il quale è stato concepito questo porting.

Quando collezionismo e divertimento si fondono

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Pur condividendo alcune caratteristiche con Skylanders, Disney Infinity 2.0 si allontana molto dal franchise di Activision. Le statuette restano il cuore dell’esperienza, sia per il divertimento derivato dalle loro controparti virtuali che per collezionismo estremo che sono capaci di trasmettere nei piccoli e negli adulti, ma ovviamente il contorno ancora più godibile resta il gameplay e la “Scatola dei Giochi”, una sorta di editor di livelli con i quali è praticamente possibile creare giochi di ogni genere, dai platform tridimensionali ai racing game veri e propri.

Può sembrare strano, ma i mondi, vere e proprie simulazioni dei freeroaming moderni, restano un contorno all’esperienza globale del titolo. I Play Set di Avengers, Spider-Man e Guardiani della Galassia offrono una trama più che mai banale, puntando esclusivamente alle attività secondarie, quasi come se fossero dei parchi giochi pensati per intrattenere i piccoli. Queste attività non offrono molti spunti variegati e si tramutano sostanzialmente in corse a tempo oppure degli scontri contro orde di nemici. Neanche le missioni legate alla presunta storia che fa da sfondo a queste scazzottate fra supereroi spiccano per varietà, e alla lunga risultano molto semplici e ripetitive.

Come già anticipato sopra, la Scatola dei Giochi fa invece molto meglio il proprio lavoro, e dopo aver assimilato il dettagliatissimo ed evocativo tutorial iniziale, il giocatore potrà finalmente essere libero di poter realizzare un mondo tutto suo, magari aggiungendoci delle attività da poter giocare o condividere sulla piattaforma on-line realizzata appositamente per la community, per altro molto attiva e costantemente pronta a realizzare sempre nuovi livelli.

Grazie al, forse fin troppo (?), complesso editor messo in piedi dagli sviluppatori i giocatori più piccoli possono finalmente giocare con la propria fantasia e realizzare storie personali sfruttando i personaggi Disney e Marvel, che per la “gioia” dei genitori andranno ovviamente comprate separatamente. Per i meno esperti capaci di gestire la complessità dell’editor, la Scatola dei Giochi offre anche la possibilità di richiamare i cosiddetti “costruttori”, degli omini incaricati di creare edifici e costruzioni varie mentre il giocatore gestisce altri comparti in background. Questo in parte abbrevia moltissimo il lavoro ma è inutile nasconderlo, l’editor per quanto affascinante e ricco di possibilità non è proprio il top della comprensione per un pubblico di giovanissimi.

Nella speranza che Disney Infinity 3.0 cerchi di migliorare il più possibile quanto fatto di buono in questi primi due episodi, mi sento seriamente in dovere di promuovere l’editor con qualche dovuta riserva, sopratutto se il target di riferimento sono i più piccoli. L’interfaccia andrebbe snellita e adattata alle competenze dei giovani giocatori, magari con qualche semplificazione extra oltre ai costruttori, che nel loro piccolo complesso fanno comunque un buon lavoro nel tendere la mano al giocatore per realizzare le basi di un mondo.

Per avere una chiara idea su come funziona l’editor, assieme allo Starter Pack sono presenti anche due “Gettoni di Gioco”, che inseriti sull’apposita base permettono di cimentarsi in veri e propri mini-giochi creati dagli sviluppatori:

Fuga dal Kylin: un dungeon crawler con visuale dall’alto ambientato nella prigione dei Guardiani della Galassia. Concettualmente simile a Diablo per la presenza di elementi ruolistici ma comunque un pò fallimentare sotto il profilo del gameplay a causa di una prevedibile ripetitività di fondo che obbliga a rifare sempre le stesse cose.

Assalto di Asgard: un vero e proprio tower defense ambientato ad Asgard. Fra i due è sicuramente quello più convincente del pacchetto. Oltre al livello di sfida, che aumenta a ogni ondata, il giocatore come da buon Tower Defense può gestire la creazione di barricate, torri e torrette per costruire una consistente protezione contro i nemici.

Come companion alla Scatola dei Giochi troviamo poi gli “iNterni”, una sorta di proprietà che il giocatore può allestire, aggiungere camere, oggetti estetici, giochi e persino compiere missioni per conto degli ospiti presenti nella propria abitazione. Anche questa modalità come le altre, intrattiene tantissimo, merito anche di una quantità spropositata di oggetti da sbloccare e la retrocompatibilità con le statuette e i gettoni di Disney Infinity 1.0, che nel caso della versione Playstation VITA sono tutti contenuti inediti vista l’assenza del primo capitolo sulla piattaforma. I neofiti quindi potranno vantare dozzine di contenuti e ore da giocare.

L’ultimo appunto da fare riguarda anche una grossa novità presente nelle statuette. Diversamente dalla versione 1.0, questa volta gli sviluppatori hanno lavorato anche sulla creazione di un ricco albero di abilità per ognuna di esse, che in modo simile agli RPG permette di sviluppare un personaggio seguendo una determinata linea di potenziamenti. Per rendere il tutto ancora più appetibile, l’albero delle abilità si rifletterà anche sulle statuette provenienti dal precedente capitolo, incentivando il giocatore a riutilizzare anche le vecchie statuette, compatibili però solo nella Scatola dei Giochi.

Non mi dilungherò molto sui contenuti del gioco, anche perchè a distanza di un anno si presuppone che buona parte dei lettori abbia ormai già familiarità con il titolo, quindi allo stato attuale trovo molto più preferibile discutere per lo più della qualità di questo porting su Playstation VITA.

Portatile o non portatile? Questo è il problema

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Playstation VITA è una macchina molto potente, più volte ho ribadito in altre recensioni il mio apprezzamento verso questa console e anche per Disney Infinity 2.0 mi sento in dovere di esprimere qualche apprezzamento sul lavoro fatto dai ragazzi di Panic Button Games, che sono riusciti con qualche giusto compresso a portare su questa piccola console un titolo discretamente denso di contenuti. Il porting è chiaramente sviluppato sulla base di quello per Playstation 3 e ne condivide quasi le medesime caratteristiche grafiche, la risoluzione è stata ovviamente ridimensionata per via del piccolo schermo ma in compenso il titolo offre comunque un discreto colpo d’occhio se la si vede nell’ambito esclusivamente portatile.

Ma ovviamente non è tutto oro quel che luccica, i compromessi sopracitati balzano subito agli occhi anche del giocatore meno esperto: Su PSvita Disney Inifnity 2.0 vanta caricamenti lunghissimi, quasi di un minuto, fra il passaggio da una zona all’altra dei livelli o nella Scatola dei Giochi. Questi fortunatamente non sono mai tantissimi ma il vero problema va ricercato nei numerosi cali di framerate, già fastidiosi nelle versioni PS4 e Xbox One del gioco, e quindi difficilmente aggirabili persino su questa versione. Chiudono il cerchio delle sbavature grafiche anche una leggera presenza di pop-up, pop-in e tearing dell’immagine.

Strano a dirsi, ma dove il framerate risulta peggiore è proprio nelle zone al chiuso, meno in quelle all’aperto. Avendo giocato per molte ore la New York di Spider-Man posso infatti assicurarvi che nei frangenti in cui ci si trova a esplorare la città il gioco regge indubbiamente meglio il peso dei NPC e i nemici a schermo. Considerando che le altre versioni uscite lo scorso anno non erano il massimo dell’ottimizzazione, i Panic Button Games hanno superficialmente tralasciato per strada qualche ulteriore pulizia al codice. L’aver tagliato il multiplayer avrà sicuramente giovato alle risorse ma una maggiore attenzione alla stabilità, magari tagliando via qualche effetto, non avrebbe guastato.

Commento finale

Con un anno di ritardo Disney Infinity 2.0 approda finalmente su Playstation VITA, senza comunicazioni o trailer che ne annunciassero al mondo la sua esistenza, quanto basta per renderlo un prodotto di nicchia, pur essendo comunque pensato per una platea di pubblico molto variegata.

Non starò a dilungarmi ulteriormente su questa decisione presa da Sony e Disney, però mi sento in dovere comunque di promuovere il loro interesse nel portare un gioco del genere su una console tanto bistratta, che nonostante alcune perplessità tecniche si riconferma comunque un porting godibile anche in veste portatile, a patto ovviamente di fare i conti con una “base” perennemente collegata via bluetooth alla console per giocare.

Vista l’assenza di un comparto multiplayer e il già citato ritardo, la vera nota negativa dell’intero pacchetto è il prezzo di partenza fissato per 50,90 euro, fin troppo alto se consideriamo il periodo trascorso dall’uscita delle altre versioni, ora presenti sul mercato a prezzi decisamente più convenienti.

Pur non offrendo un grado di sfida altissimo e chiaramente indirizzato a una fascia di pubblico molto giovane, Disney Infinity 2.0 resta comunque un prodotto sempre interessante grazie anche al supporto della community, sempre attiva in nuove creazioni con la Scatola dei Giochi.

In definitiva, se amate Playstation VITA e non siete in possesso di altre console, Disney Infinity 2.0 può risultare sicuramente un buon passatempo da giocare sul proprio divano di casa in piena libertà, ma occhio al prezzo!

Voto: 6,5

🙂

-Collezionismo e videogioco sono un connubio che funziona-

-La Scatola dei Giochi è sempre ricca di potenzialità –

-La statuetta di Black Spider-Man ha il suo perchè –

– La community resta il cuore dell’esperienza –

Tantissimi contenuti –

🙁

– I Mondi nel complesso restano piatti e noiosi –

– Un prezzo più aggressivo non avrebbe guastato –

– Un porting un pò zoppicante in alcuni frangenti –

– Non è esattamente portatile –

– Manca il multiplayer –

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