Batman: Arkham Knight – recensione Harley Quinn pack

L’Harley Quinn più sexy di sempre!

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Puntuali anche questa settimana, torniamo oggi con la recensione del secondo episodio di Arkham attualmente disponibile per Batman: Arkham Knight, ovvero la mini-campagna di Harley Quinn.

Trattandosi anche in questo caso di un bonus legato ai preordini del gioco, come con il Red Hood Pack, siamo al cospetto di un DLC scarnissimo, quasi un contentino che raggiunge appena la sufficienza, ma apprezzabile per qualche scelta stilistica adottata da Rocksteady.

Harley ma quanto sei sexy?

Se il pacchetto di Cappuccio Rosso ci gettava in una sorta di storia ambientata dopo gli eventi di Batman: Arkham Knight, la mini.storia di Harley Quinn si svolge poco prima della storia principale. La sexy e folle criminale, ancora sconvolta per la perdita del suo amato Joker, è stata assoldata da Pinguino per far fuggire Poison Ivy dalla cella di detenzione nella centrale di polizia a  Blüdhaven, città poco distante da Gotham City, qui territorio tenuto sotto controllo da Nightwing.

Il DLC non introduce sostanzialmente nulla, e con una durata che oscilla fra i 10 e i 20 minuti, i giocatori dovranno attraversare questa struttura della polizia davvero poco articolata, con Harley Quinn che potrà contare su alcuni gadget identici a quelli di Batman, ma ovviamente stilisticamente adagiati al contesto malato della protagonista. Anche la visuale Detective è stata stravolta, infatti quando la attiveremo è come se ci trovassimo proprio nella mente di Harley, con scritte senza senso sparse per i muri o frasi malinconiche dirette proprio allo scomparso Joker. Pur essendo banale nei contenuti al pari del Red Hood Pack, questa missione viene sicuramente dotata di maggiore personalità, e resa, nel possibile, meno anonima. I vari scambi di battute fra il Pinguino e Harley scaturiscono spesso in riferimenti sessuali molto espliciti che tendono a divertire i giocatori di turno, richiamando spesso in causa anche una chiara stupidità della stessa protagonista, la cui sanità mentale deturpata dal Joker riaffiora in più di qualche occasione.

Quanto al gameplay invece, Harley non può contare sui KO silenziosi, qui identificati invece come il diretto opposto di KO Rumorosi, mentre spicca invece una sorta di barra furia, che una volta riempita permette di mettere KO i poliziotti con un solo attacco per un breve lasso di tempo. In sostituzione del rampino troviamo invece l’agilità della stessa protagonista, capace di arrampicarsi su alture elevatissime.

Come sempre, la breve durata del DLC si può riassumere in tre mappe sfida dal livello di difficoltà crescente, le quali culminano quasi sempre con una boss fight, in questo caso rappresentata proprio da Nightwing e l’orda infinita di poliziotti. Seppur meno impersonale, anche l’Harley Quinn pack è un DLC sostanzialmente inutile, e che mette sempre più in discussione anche il rapporto qualità/prezzo del costosissimo Season Pass che accompagnerà i giocatori nei prossimi mesi.

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