Anche Giovanni Block nel tribute a Ivan Cattaneo

giovanni block

Giovanni Block

Anche il cantautore partenopeo, Giovanni Block, è stato coinvolto nel doppio album Un Tipo Atipico, per festeggiare il quarantennale di carriera di Ivan Cattaneo, con la sua raffinata versione di Ninna Nanna (Per il Caro/Armato). Con la sua abilità nel disegnare melodie articolate, Giovanni Block canta una Ninna Nanna con ritmi vallenati caraibici con quel battere sulla caja dove si respira il profumo di notti d’estate e, da sottofondo, l’incantevole suono del flauto che egli stesso esegue.




Una ninna nanna soporifera, affinché, il male dentro di noi, non si svegli, quello stesso che causa guerre tra Paesi o semplicemente litigi tra amici, ma la Ninna Nanna di Cattaneo è un impegno sociale e politico di possente levatura, e Giovanni Block lo sa benissimo, a tal punto da chiudere la sua versione con la voce di Martin Luther King, e il suo famoso discorso «I have a dream».

Hai scelto direttamente tu ‘Ninna nanna’?

Si, appena l’ho ascoltata mi sono detto “Questa è la mia”.

Perché l’hai scelta, cosa ti ha convinto?

Sicuramente il tema trattato mi ha colpito. Ho provato a pre-produrla giorno dopo giorno senza fretta, confrontandomi con il produttore.

Conoscevi altro sulla produzione di Ivan Cattaneo?

Si, lo conoscevo ma questo progetto mi ha dato possibilità di approfondire.

Quali altre canzoni di Cattaneo ti piacciono?

Sono troppe quelle che mi piacciono… dovrei stenderne un elenco troppo invadente per la colonna di un giornale.

La tua è una bellissima versione, hai trovato difficoltà nel pensare al ritmo giusto per reinterpretarla?

No, anzi, il suo linguaggio è particolare ma diretto. Poter muovermi liberamente su una creazione di un grande della musica è stato gratificante.

Quali sono i tuoi prossimi progetti ?

Un nuovo disco. Coltivare il Be Quiet Night. Continuare la direzione artistica dell’Ugo Calise Festival. Una nuova Laurea. Se sopravvivo vi mando una cartolina.

giovanni block, ivan cattaneo

Ivan Cattaneo tribute

Intervista a cura di Nicola Garofano.

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