Fallout 4 – Automatron: Recensione!

Fallout 4 – Automatron. Prima espansione.  Ecco la nostra recensione!

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  • Nome completo – Fallout 4: Automatron
  • Piattaforme – Playstation 4/Xbox One/ PC
  • Producer – Bethesda
  • Developer – Bethesda Softwork
  • Distribuzione – Digitale (Contenuto scaricabile)
  • Data di uscita  22 Marzo
  • Prezzo: 9,90 Euro/ 49,90 Euro (Season Pass)

Fallout 4 è un gioco che si ama o si odia, a dimostrarlo è stata proprio la frattura incredibile creatasi nel fandom del gioco. C’è chi ha adorato alla follia esplorare le meraviglie della Boston post-nucleare, e chi invece proprio non è riuscito a digerire una paletta stilistica più colorata o i marcati cambiamenti apportati alla formula di gioco, che sembra effettivamente abbandonare sempre di più tutti gli elementi ruolistici che hanno caratterizzato il suo predecessore.

Ma critiche a parte però, Fallout 4 è un titolo longevo, quasi infinito vista la mole di contenuti presenti nel Commonwealth, tuttavia anche il titolo Bethesda non è certamente esente dai contenuti scaricabili post-lancio. In attesa della grande espansione Far Harbor, oggi possiamo esaminare il primo DLC del costosissimo Season Pass di Fallout 4, intitolato Automatron. Ecco la nostra recensione!

Invasione robotica

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Automatron non rappresenta una vera e propria espansione, ma aggiunge qualche sostanziosa novità al gioco di cui parleremo a breve, tre nuovi dungeon, nuove armi, due companion inediti, nuove armature e persino una nuova fazione degna di interesse.

Una volta installato l’add-on e avviato il gioco il vostro PipBoy vi informerà immediatamente attraverso una segnalazione radio che una carovana è finita sotto il fuoco nemico di misteriosi robot. Giunti sul luogo scoprirete che l’unica superstite è Ada, un robot fuori dal comune caratterizzato da una IA abbastanza atipica, che adora conversare e delineata da un carattere molto più umano del solito. L’incontro e il rapporto fra l’uomo e la macchina, da sempre un tema esplorato nella letteratura e nel cinema di genere, rappresenta il cuore pulsante di Automatron. La nemesi che minaccia di sottomettere il Commonwealth imponendo una propria visione contorta di giustizia e ordine è il Meccanista, un folle che ha deciso di costruire centinaia di robot spargendoli per tutta Boston quasi come se fosse un virus. Ma si sa, come anche James Cameron insegna con il suo fantascientifico Terminator, le macchine non hanno un vero intelletto, ma sono solo dei freddi contenitori elettronici che difficilmente riescono a distingue bene e male. Pur trattandosi di una storia abbastanza breve, di circa 4/5 ore per intenderci, Bethesda è riuscita a sviluppare a dovere questo interessante filone narrativo giocando tutto sul confronto verbale finale fra il Meccanista e il giocatore, e allo stesso tempo ha farcito ulteriormente l’universo di Fallout gettando ombre inedite sul passato pre-nucleare della serie.

Anche i nuovi dungeons meritano molta attenzione, l’ultimo che anticipa la boss fight finale forse rappresenta al meglio il genio dei developer di Bethesda quando si parla di level design. Il livello in questione è assolutamente intricato ricco di corridoi, oggetti da recuperare, trappole di vario genere, e permeato da atmosfere a loro modo inquietanti grazie alla presenza delle pericolose entità robotiche costruite dal Meccanista. Oltre al Meccanista però fanno la loro entrata in scena anche i Rust Devils, una nuova fazione di contrabbandieri con la fissa dei robot, tanto da essere anche i portatori principali dei nuovi equipaggiamenti presenti in questo DLC. Questo nuovo gruppo ama particolarmente smantellare i mech per costruirne di nuovi, ancora più feroci, ma soprattutto adorano costruirsi armi e armature riciclando le medesime parti. Queste protezioni ricordano molto le armature Atomiche, e se potenziate a dovere offrono un grosso livello di difesa comunemente ottenibile solo dalle sopracitate. Questi faranno da collante alle missioni principali della trama ma come ogni altra fazione del gioco si muove su binari completamente autonomi nel mondo di gioco, durante il nostro test per esempio un gruppetto di Rust Devils ha cercato di attaccare il nostro fortino situato a Sanctuary Hills. Come se non bastasse, terminata la quest principale Ada sbloccherà la possibilità di intercettare tutti i robot ostili che si aggirano per il Commonwealth, offrendo quindi altrettanti pretesti per cercare di tenere alta l’attenzione dell’utente verso il gioco.

Il re delle macchine

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Ma veniamo ora alla vera novità di Automatron, ovvero la possibilità di poter costruire il proprio robot personale. Una volta che Ada diventerà la vostra companion nelle officine sparse per Boston si potranno costruire delle nuove postazioni speciale nelle quali editare pezzo per pezzo un potenziale esercito di robot. Ogni robot potrà essere costruito attingendo alle oltre cinquanta e passa parti ottenibili dai vari costrutti messi insieme dai Rust Devils o dal Meccanista. Una volta costruito lo scheletro del proprio Automatron sarà necessario forgiare diversi tipi di corazze sfruttando i vari materiali accumulati nell’officina, ma ancora più vitale sarà avere un PG esperto nei talenti legati al crafting. Fra le cose più strambe, ma forse anche geniali su cui abbiamo riflettuto tanto senza poterlo però mettere efficientemente in pratica, è la possibilità data al giocatore di realizzare insediamenti esclusivamente abitati da intelligenze artificiali. Considerando che i robot si comportano esattamente come gli NPC, è il giocatore a decidere come questi debbano comportarsi all’interno della comunità. Se il vostro obbiettivo è realizzare un mondo distopico dominato dalle macchine in stile Skynet Automatron ha il potenziale per offrirvi anche questo, ma ci vuole tanta, tanta pazienza per racimolare tutti i materiali adatti.

Prima di congedarci volevamo segnalare la presenza di pesantissimi cali di framerate nella versione Playstation 4 di Automatron, particolarmente vistosi proprio durante l’esplorazione dell’ultimo intricatissimo dungeon.

Commento finale

Fallout 4: Automatron arricchisce l’esperienza di Fallout 4 con nuovi contenuti inediti, proponendo però una striminzita storia per concentrare tutte le attenzioni verso il crafting del gioco, una componente molto profonda ma anche tanto marginale rispetto a tutto il resto. Se siete fra coloro che hanno adorato la gestione degli insediamenti e attendevano un buon motivo per rigiocare al titolo di Bethesda questo DLC saprà sicuramente deliziarvi. Se invece vi aspettate qualcosa di narrativamente più strutturato con tanti nuovi personaggi e ambientazioni, puntate il vostro interesse verso Far Harbor e lasciate Automatron a coloro che amano smanettare con i robot e prediligono l’aspetto più gestionale di Fallout 4.

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