Yo-Kai Watch: Recensione!

Il magico mondo di Yo-Kai Watch approda anche in Europa. Ecco la nostra recensione del JRPG di Level 5!

YoKaiWatch

  • Nome completoYo-Kai Watch
  • Piattaforme – Nintendo 3DS/2DS
  • Producer – Level 5
  • Developer – Level 5
  • Distribuzione – Digitale/disco
  • Data di uscita – 29 Aprile 2016 (Europa)

Con un ritardo a dir poco “biblico” di circa 3 anni oggi finalmente ci troviamo a recensire sulle pagine di CartoonMag uno dei più grandi fenomeni videoludici giapponesi, e anche uno dei maggiori esponenti nella softeca di Nintendo 3DS che ha contribuito all’esplosivo successo della piccola console in patria. Di chi stiamo parlando? Ma ovviamente dell’acclamato Yo-Kai: Watch, un recente brand partorito dal genio di Level 5 per invadere in massa i negozi di giocattoli, la TV, e in particolar modo anche il mondo dei videogiochi.

I trascorsi di Level 5 sulle console portatili si portano dietro tutt’oggi una serie di grandi successi di critica e pubblico, specialmente per la grande abilità e fiducia che il colosso nipponico ripone nei suoi prodotti, sapientemente pensati fin dalle basi per proliferare su tanti lidi differenti. Tra i successi più recenti ci è impossibile non citare gli ottimi RPG di Gundam AGE per PSP, la saga di Little Battle Experience, e gli Inazuma Eleven per NDS e 3DS. Tuttavia è proprio Yo-Kai: Watch a essersi consacrato come il JRPG definitivo portatile del colosso nipponico, e oggi siamo qui con voi per scoprire quello che sarà uno dei franchise videoludici più promettenti dei prossimi anni. Ecco la nostra recensione di Yo-Kai: Watch!

Fantasmini dispettosi

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Yo-Kai: Watch è un titolo pensato per un pubblico molto giovane, la narrazione che fa da sfondo alle avventure del piccolo Nathan si muove su dei binari canonici che alternano momenti spensierati e infantili, ma che per i videogiocatori più adulti si può tranquillamente identificare in una vera altalena dei ricordi di una gioventù ormai trascorsa. La semplicità di Yo-Kai è stucchevole, ma riesce comunque a catturarci portandoci a esplorare ogni anfratto della sorridente città di Valdoro.

Tutto ha inizio in una foresta: il giovane Nathan è a caccia di insetti per una ricerca scolastica, ma il suo destino gli farà incrociare una misteriosa macchina a gettoni da cui fuoriesce un curioso spiritello bianco chiamato Whisper. Questo si rivelerà essere uno Yo-Kai, uno dei tanti fantasmini dispettosi che popolano la città, e donerà a Nathan un curioso orologio denominato per l’appunto Yo-Kai Watch, dotato di una lente speciale capace di localizzare e comunicare con essi. L’incontro con Whisper ovviamente stravolgerà la vita del protagonista, il quale entrerà a far parte di un mondo magico e affascinante, dove però non mancano anche delle minacce. Gli Yo-Kai sono infatti dei fantasmi dispettosi e come tali si intrufolano nella quotidianità dei cittadini di Valdoro.

Yo-Kai Watch basa tutto il suo gameplay sull’esplorazione di Valdoro, una gigantesca mappa suddivisa in più quartieri che saranno sbloccati progredendo nei vari episodi della storia. All’interno di ognuno di essi si trovano negozi, quest secondarie da completare e Yo-kai da aggiungere alla propria collezione ( c’è ne sono circa 225). Ma cosa rende esattamente Yo-kai tanto differente dalla massa? Il gameplay!

Un JRPG adatto a tutti

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Oltre ai classici dungeon per catturare i vari Yo-kai sarà necessario utilizzare la lente apposita dell’orologio, le cui lancette vibreranno in presenza degli spiriti. Fatto ciò si passerà poi allo scontro vero, e quindi all’inedito combat system pensato da Level 5, semplice e davvero immediato. Rispetto agli ormai canoni e fin troppi abusati scontri a turno, lo studio ha deciso puntare sugli scontri gestiti dall’intelligenza artificiale, lasciando al giocatore il compito di gestire gli oggetti, i bersagli e di caricare se necessaria la barra di “Energimax” degli Yo-kai, completando una serie di brevi minigiochi con il pennino della console. La squadra di Yo-Kai può essere composta da circa sei fantasmi, e ognuno gode di una natura e una tribù propria, ma che se combinata con altri elementi di medesima appartenenza permette di sfoderare dei potenti bonus in battaglia. La ruota dello Yo-Kai Watch può essere girata al volo nel corso della battaglia senza alcuna interruzione di sorta. Questo sistema oltre a essere decisamente fresco e divertente si rivela anche impegnativo da gestire nel momento in cui arriva il confronto diretto con i vari boss di fine capitolo, caratterizzati da un livello di difficoltà tarato decisamente verso l’alto e che obbligano a tenere d’occhio con costanza tutti gli elementi dello schermo secondario del 3DS. Tutta la cura risposta nella realizzazione del sistema di combattimento non si mostra altrettanto pregiata quando entra in gioco la fantomatica cattura degli Yo-Kai, che qui viene considerato una semplice stretta d’amicizia fra Nathan e lo spiritello di turno. In modo molto simile alla serie Shin Megami Tensei, ma non di pari qualità, gli Yo-Kai possono essere reclutati donandogli del cibo, alzando di conseguenza la percentuale di cattura. Purtroppo questo meccanismo non funziona sempre egregiamente, e non nascondiamo che pur sforzandoci il nostro catalogo conta appena una quarantina di Yo-Kai differenti. Alcuni Yo-kai rari possono poi essere ottenuti solo compiendo determinate missioni nel gioco oppure dalla macchina a gettoni, nella quale è possibile spendere circa tre monete al giorno (incluse quelle accumulate con il 3DS). E parlando sempre degli Yo-Kai, questi sono capaci di evolversi seguendo alcune direttive ben precise, la più comune si ottiene semplicemente raggiungendo un determinato livello, oppure fondendoli tra loro nel tempio di Valdoro. I dungeon a dire il vero sono molto carini, e pur proponendo un level design alquanto semplicistico presentano comunque dei piccoli puzzle ambientali o luoghi segreti dove si nascondono altri Yo-Kai. Essi sono situati stesso nella mappa di Valdoro e nella maggior parte dei casi sono foreste, tunnel oppure vicoletti abitati da bizzarrie di vario genere. Nulla di trascendentale sia chiaro, ma il tutto risulta funzionale e complementare all’esperienza che intende proporre Level 5 al suo pubblico.

Come se non bastasse poi, Yo-Kai: Watch stimola il giocatore a portare sempre con se il Nintendo 3DS grazie alle funzionalità Street Pass, con il quale è possibile inviare o ricevere gli spiriti con gli utenti incontrati in giro per il mondo. E’ presente anche una modalità multiplayer online VS, ma è abbastanza basilare e sinceramente eravamo talmente presi dalle avventure di Nathan che gli abbiamo dedicato davvero pochissima attenzione. E’ chiaramente un mero accessorio  rispetto a tutto il resto.

Comparto tecnico

Yo-Kai: Watch si aggiunge a quella piccola fetta di produzioni capaci di spingere ai massimi livelli l’hardware di Nintendo 3DS, se escludiamo il sequel attualmente disponibile solo in Giappone. Il titolo è molto colorato e presenta uno stile grafico animato non tanto dissimile dalle altre produzioni Level 5, anche se Gundam AGE e LBX rappresentano a oggi i migliori esponenti della casa giapponese se si pone l’accento sull’estetica. Il target questa volta colpisce l’utenza giovanissima, come anche il design dei vari Yo-Kai, tutti molto buffi a caricaturali. Ma la vera chicca che ci ha colto di sorpresa è stata la localizzazione del gioco, supportata da un discreto doppiaggio italiano nelle scene d’intermezzo animate, e una traduzione del testo di qualità (pure la valuta è stata riconvertita in euro), anche se in alcuni casi non abbiamo proprio potuto fare a meno di sorridere alle traduzione di certi nomi. Consci però delle ambizioni del gioco abbiamo evitato di interrogarci troppo sulla questione, e non possiamo fare a meno di apprezzare l’ottimo lavoro, anche se restiamo dell’idea che tempi di localizzazione così estesi possono diventare armi doppio taglio e smorzare di conseguenza l’interesse dell’utente verso il prodotto una volta arrivato nei territori di riferimento.

Commento finale

Yo-Kai: Watch è un ottimo JRPG, capace di catturare grandi e piccini, e caratterizzato dallo stile che ormai contraddistingue tutte le produzioni di Level 5. Un titolo colorato, fresco e divertente che non risente dei suoi tre anni sulle spalle, e che ci sentiamo assolutamente in dovere di consigliare a tutti gli appassionati di questo genere, strizzando ovviamente l’occhio ai fan di una nota serie di mostriciattoli firmata Nintendo. Level 5 ormai è un vero sinonimo di qualità, e noi non possiamo che esserne soddisfatti.

VOTO: 8.5

🙂

-Perfezionismo tipico di Level 5-

-Combat System fresco e divertente-

-Tecnicamente ottimo-

-Crea dipendenza-

🙁

-Il sistema di “cattura” degli Yo-kai non sempre funziona-

-Personaggi e storia abbastanza banalotti-

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