Umbrella Corps: recensione!

Umbrella Corps. Arriva lo spin-off multiplayer di Resident Evil. Ecco la nostra recensione!

UmbrellaCorps

  • Nome completo – Umbrella Corps
  • Piattaforme – Playstation 4/PC
  • Producer – Capcom
  • Developer – Capcom
  • Distribuzione – Digitale
  • Data di uscita – 21 Giugno 2016

Dopo il più che buono Resident Evil: Revelations 2 che si è palesato sul mercato con una formula inedita a episodi, Capcom ritenta la carta del progetto a basso budget proponendo però uno spin-off completamente diverso e più in linea con Resident Evil: Operation Raccoon City, pessimo sparatutto sviluppato dagli Slant Six Games il cui unico pregio forse stava proprio nella riesumazione degli scenari storici della città di Raccoon City.

E così quindi che oggi vi parliamo di Umbrella Corps, uno sparatutto completamente votato al multiplayer competitivo ambientato nell’universo di Resident Evil per festeggiare il 20° Anniversario del franchise. Ecco la nostra recensione!

Il ritorno della Umbrella Corporation, o forse no?

UmbrellaCorps1

Il fatto che Umbrella Corps abbandoni il nome di Resident Evil non è una scelta casuale, il team di Capcom (per la precisione quello principale di Osaka) ha deciso di utilizzare esclusivamente questo suffisso poiché il gioco condivide con la serie horror esclusivamente l’universo, e non il gameplay. Umbrella Corps infatti non vuole spaventare, ma proporre un’esperienza da sparatutto multiplayer calandoci nei panni di un gruppo di mercenari che lavora al soldo delle aziende interessate ai virus sviluppati dall’ormai defunta Umbrella Corporations.

Tuttavia un briciolo di pseudo-narrativa è comunque presente, utile a farci capire che il gioco è ambientato due anni dopo gli eventi di Resident Evil 6 e due anni prima quelli del misterioso Resident Evil 7. Il nostro avatar virtuale è un semplice soldato senza frontiere, e potremo liberamente personalizzarlo con targhette, stemmi, caschi e mimetiche colorate. Fin qui sembra tutto filare apparentemente liscio, ma è quando andremo a parlare del gameplay che i problemi inizieranno a palesarsi, dimostrando ancora una volta che Capcom non ha perfettamente le idee chiare su come realizzare un vero shooter competitivo. Ma prima andiamo con ordine parlando delle modalità di gioco presenti:

Umbrella Corps pur essendo un gioco multiplayer presenta comunque una modalità per singolo giocatore chiamata “L’Esperimento”, una serie di missioni a tempo che ci vedono affrontare le B.O.W dell’universo di Resident Evil come zombie, Ganados o altre creature viste nel filone principale della serie. L’obbiettivo principale di questa modalità è recuperare una serie di campioni nel breve tempo possibile per sbloccare sempre nuovi livelli più difficili. Il problema di fondo è che la modalità Single Player è sostanzialmente noiosa e ripetitiva, e non presenta nemmeno degli elementi sbloccabili utili a stimolare l’utente. A peggiorare la situazione ci pensa una frustrazione di base derivata proprio dal gameplay, un concentrato di elementi derivativi che prendono il meglio e soprattutto il peggio degli sparatutto moderni per creare un qualcosa di cui davvero fatichiamo a capirne il senso, nonostante si denoti un briciolo di buona volontà nel proporre delle alternative.

Innanzitutto il personaggio occupa tutta una buona parte dello schermo e le animazioni sono statiche, quasi fosse un manichino mosso dall’esterno specialmente per come imbraccia le armi, primarie o secondarie che siano. Questo inoltre non permette di avere una visuale chiara di ciò che ci circonda, minando di conseguenza la possibilità di vedere o meno un nemico in procinto di attaccarci. Le armi invece funzionano tutte più o meno bene e danno una buona risposta, anche se la visuale fra la prima e la terza persona presenta una discontinuità nelle animazioni inspiegabile, e anche ridicola nel 2016. Tutto ciò si riflette poi anche sulla modalità multiplayer, ma in questo caso la situazione viene ulteriormente aggravata dalla presenza del Brainer, una fin troppo potente arma per il combattimento corpo a corpo il cui sbilanciamento sta già inevitabilmente portando alla morte dell’utenza sui server a poche ore dall’apertura, specialmente su PC.

Un multiplayer troppo vecchio

UmbrellaCorps2

Il cuore pulsante di Umbrella Corps semplicemente non funziona, e viste le reazioni della community su Steam probabilmente cesserà di batterà davvero in poco tempo. La modalità Multiplayer presenta circa otto diverse mappe ripescate a piene mani dai capitoli principali della serie, come il villaggio Spagnolo, laboratori della Tricell o la ben più iconica Raccoon City. Da questo punto di vista la cura nella realizzazione per le mappe è evidente, meno invece per quanto riguarda le loro dimensioni, troppo risicate per permettere un gioco competitivo davvero serio fra due team da tre giocatori ciascuno, specialmente se poi di mezzo ci sono anche le bizzarrie della Umbrella. Tanto per dire, ci sono buone possibilità che le morti avvengano per una semplice vicinanza dei respawn causata dal poco brillante level design della mappa. Come detto sopra però le buone idee vorrebbero esserci, come per esempio la possibilità di scalare determinate pareti per affrontare la mappa in verticale, ma purtroppo vengono appiattite da un gameplay generale poco ispirato in cui emerge fortissimo il desiderio da parte di uno sviluppatore giapponese, chiaramente inesperto, di rincorrere la moda della scena competitiva occidentale. Non esiste alcuna componente tattica, ci si riunisce in queste arene e si inizia a sparare manco fosse un far west. Insomma, la domanda viene scontata, per chi è stato davvero pensato questo Umbrella Corps, per gli amanti della competizione oppure per i fan pronti a tutto per di avere nelle loro mani l’ennesimo spin-off della serie Resident Evil?

L’unica cosa invece molto interessante di Umbrella Corps è la presenza dei Jammer, dei dispositivi equipaggiati all’inizio di ogni partita dal giocatore che impediscono agli zombie di rilevarlo sulla mappa. Nel momento in cui il Jammer viene danneggiato le creature prenderanno di mira il malcapitato per sbranarlo. A questo sistema si aggiunge la possibilità di prendere uno di questi zombie e utilizzarlo come scudo per farsi strada nel branco. L’idea sulla carta aveva del grandissimo potenziale strategico ma a causa dei problemi descritti poco sopra è uno dei tanti elementi implementati a caso per dare sostanza, ma poca qualità.

I contenuti della modalità multiplayer inoltre si esauriscono abbastanza frettolosamente poiché le uniche due modalità di gioco presenti sono il classico Deathmatch a squadre oppure Multi-Mission, che propone una serie di varie sfide da portare a termine durante gli scontri a fuoco, tutto piuttosto trascurabile. A fare da cornice ci pensa un sistema di crescita progressivo che permette di sbloccare nuove armi e personalizzazioni per il proprio avatar, forse la parte davvero più apprezzabile di Umbrella Corps.

Unity ma che mi combini?

UmbrellaCorps4

Dal punto di vista tecnico il motore Unity svolge un lavoro più che soddisfacente sul fronte dell’illuminazione, ma tutta la restante realizzazione grafica come i modelli poligonali e lo scenario sono appena sufficiente considerando l’hardware di riferimento quale Playstation 4. L’engine inoltre è afflitto da uno stuttering che soprattutto durante le sessioni online si rivela fastidioso. C’è da dire invece che la fisica dei colpi funziona molto bene, uno dei pochi aspetti amalgamati come si deve al buon gunplay. Per il resto Unity si riconferma un motore dalle ottime potenzialità ma ottimizzato male, anche se qui si potrebbe benissimo aprire tutta una disamina sul budget messo a disposizione, considerando anche il prezzo, forse un po’ troppo alto, di 29,90 Euro.

Commento finale

Umbrella Corps è probabilmente uno dei peggiori titoli visti fino a oggi nel franchise di Resident Evil, e la scelta di abolire il nome dal gioco la consideriamo più che saggia(forse qualcuno del reparto marketing aveva già annusato qualcosa). Non c’è nulla in questo gioco che riesca a valorizzarne l’acquisto, neanche il pietoso single player messo li tanto per impreziosirne l’offerta. Umbrella Corps è un non poco velato tentativo di affermarsi in un mercato dove non vi è esperienza, ma solo ostinazione, e a pagarne le conseguenze è ancora una volta il marchio di un brand ormai arrivato al suo limite.

VOTO: 5,0

🙂

-Armi e personalizzazioni-

-Le mappe sono un bel ritorno al passato-

-Tante belle idee…

🙁

 …ma tutte implementate male-

-Tecnicamente appena sufficiente-

-Single Player quasi inesistente-

-Level design e telecamera minano un multiplayer derivativo-

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.