The Elder Scrolls Online – Morrowind: Recensione

L’universo MMO di The Elder Scrolls Online si espande nuovamente e questa volta non lascia il sapore di un DLC, quanto di un gioco a sé…

  • Nome completo The Elder Scrolls Online: Morrowind
  • Piattaforme Playstation 4/Xbox One/PC
  • Producer – Bethesda
  • Developer – Zenimax Online
  • Distribuzione – Digitale/disco
  • Data di uscita – 6 Giugno 2017
  • Versione testata – PS4

… quasi una rivisitazione in chiave multiplayer del vecchio e amatissimo The Elder Scrolls III – Morrowind.

Sebbene la storyline della nuova avventura avvenga molti secoli prima rispetto al gioco originale, molti dei luoghi iconici di Vvanderfell sono proprio come li ricordavamo, e non mancano di suscitare una certa nostalgia.

Morrowind è quindi solo un’operazione nostalgica, o riesce davvero ad espandere e migliorare l’intera esperienza dell’MMO ambientato a Tamriel?

Ce la si fa anche da soli

La prima particolarità di Morrowind è che, grazie alla funzione “One Tamriel”, ogni giocatore potrà avventurarsi nelle terre di Vvardenfell e affrontare le nuove quest, senza preoccuparsi del proprio livello. Sarà infatti possibile approdare a Seyda Neen sia col proprio personaggio originale di TESO, sia creandone uno nuovo da zero.

Ciò significa che la campagna può essere completata anche giocando da soli, semplificazione eccessiva secondo molti giocatori incalliti, ma a nostro avviso azzeccatissima per permettere anche a chi non ha centinaia di ore da spendere nel gioco di godersene almeno la trama principale.

Lasciando da parte le nuove ambientazioni, come il palazzo di Lord Vivec, le cittadine ben note ai fan di vecchia data e le peculiari flora e fauna dell’isola, Morrowind propone esattamente lo stesso sistema del gioco di base, sia sotto il punto di vista del gameplay che da quello delle quest.

Insieme ai pregi si porta dietro anche i difetti, quali un combat system che può risultare sempre un po’ macchinoso e un comparto grafico che non sembra all’altezza, soprattutto per quanto riguarda modelli e animazioni dei personaggi.

Una piacevole evoluzione si nota invece dal punto di vista della scrittura e dell’immersività:

nonostante il numero di attività da affrontare (tra cui nuovi dungeon e modalità PvP), Morrowind riesce a tenere il giocatore incollato allo schermo con quest più lunghe del passato e sicuramente meno banali.

Ma il miglioramento non c’è stato solo in fase di sceneggiatura: già dalle prime ore di gioco Morrowind offre nelle sue quest spunti di gameplay che catturano molto di più delle missioncine a cui ci aveva abituato l’originale TESO, dando ancor di più una sensazione di trovarsi in un enorme single-player.

Fate passare, sono un Warden

Tra le aggiunte più importanti troviamo la nuova classe del Warden, il primo vero ibrido nell’universo di The Elder Scrolls Online, le cui skills variano dall’uso di magie di ghiaccio per proteggersi a quello di incantesimi curativi ad area, senza ovviamente dimenticarsi dei compagni animali che lo rendono anche un ottimo DPS.

Come era prevedibile, in giro per Tamriel si vedono più Warden che mai in questi giorni, e la vera preoccupazione deriva dall’eccessivo sbilanciamento che sembrava esserci tra la nuova classe e le altre.

In ogni caso, il Warden è sicuramente divertente da giocare e terrà impegnato anche chi ha già spolpato fino all’osso tutte le altre classi disponibili, sebbene un minimo di riciclaggio per le skill ci sia stato.

Come si accennava in precedenza, un’altra interessante novità sono le nuove modalità PvP, che consistono esattamente in quelle che sono le classiche sfide tipiche degli FPS: Morrowind porta con sé la propria versione del team deathmatch, di domination e dell’ancor più classico capture the flag, operando una velocizzazione del gioco che funziona e diverte, rappresentando una valida alternativa al solito grinding e alle attività tipiche del PvE.

Vi lascio al commento finale…

Commento finale

The Elder Scrolls Online – Morrowind non è solo un DLC, quanto una vera e propria espansione nello stile a cui Bethesda ci aveva abituati.

La mappa di Vvardenfell è vasta e piena di storie da vivere, e la possibilità di farlo da soli o ricominciando dal livello 1 rendono il titolo accessibile persino a chi non avesse già completato la versione base di TESO.

I nuovi dungeon e le nuove modalità PvP ampliano ulteriormente il catalogo di attività disponibili e aiutano a rendere meno noioso l’endgame. Con una nuova classe interessantissima e una nuova colonna sonora ancor più all’altezza della serie The Elder Scrolls, Morrowind si propone come una ventata d’aria fresca per nuovi e vecchi giocatori di TESO, pur mantenendone la struttura di base, il che comprende anche tutti i suoi difetti.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.