Resident Evil: Revelations – Recensione (PS4/Xbox One)

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Resident Evil: Revelations si rifà il trucco per la seconda volta. Ecco la nostra recensione della nuova riedizione per Playstation 4 e Xbox One

  • Nome completo – Resident Evil: Revelations
  • Piattaforme – PS4/Xbox One
  • Producer – Capcom
  • Developer – Capcom
  • Distribuzione – Digitale
  • Data di uscita – 29 Agosto 2017
  • Genere – Horror/Action
  • Versione testata – Xbox One

Il lupo perde il pelo ma non vizio, una frase fatta che ironicamente si sposa sempre troppo bene con Capcom, che tra celebrazioni o meno dei suoi anniversari riesce sempre a ficcarci dentro qualche rimasterizzazione in HD delle sue passate release per far fiorire una cassa che negli ultimi tempi ha visto l’azienda in crisi.

Una crisi sempre suggerita, che l’utente medio non avverte più di tanto, ma che non passa inosservata ai giocatori più addentro del settore. Nell’ottica delle celebrazioni per il 20° Anniversario della saga di Resident Evil, Capcom sta puntualmente spremendo il suo brand con nuove rimasterizzazioni volte a portare su Playstation 4 e Xbox One l’intero franchise, ed è così quindi che dal 29 Agosto gli utenti delle due console hanno potuto mettere le mani su Resident Evil: Revelations, nato originariamente su Nintendo 3DS, e successivamente rimasterizzato in HD su Playstation 3, Xbox 360, PC e Wii U.

Abbiamo quindi a che fare con un secondo rilancio del gioco, che sappiamo non sarà neanche l’ultimo, dato che entro fine anno è previsto il suo arrivo anche su Nintendo Switch in coppia con il sequel. Insomma, se avevate dei dubbi sul dove comprare e giocare l’ottimo Resident Evil: Revelations, forse questa recensione potrebbe davvero fare al caso vostro. Detto ciò, non nascondiamo di essere cuorisi della versione che arriverà sulla macchina ibrida di Nintendo.

Tra passato, presente e futuro

Resident Evil: Revelations nasce come un potenziale franchise parallelo alla saga principale, che ha da pochissimo visto l’esordio dell’ottimo Resident Evil 7.  

Nato inizialmente su Nintendo 3DS, il gioco cercava di distanziarsi dall’azione estrema proposta in Resident Evil 5 e 6, proponendo una via di mezzo che fosse capace di bilanciare tanto l’azione quanto le atmosfere claustrofobiche e che hanno caratterizzato la saga fino al quarto capitolo (e fortunamente anche il settimo).

Abbiamo quindi una struttura da shooter in terza persona, con classica visuale alle spalle, mentre la principale location è questa volta la Queen Zenobia, una nave da crociera bloccata in mezzo all’oceano dopo un presunto attentanto bioterroristico messo in moto dalla Veltro. La struttura narrativa adottata per l’occasione da Capcom riprende a tutto tondo quella di una serie TV ad episodi con tanto di apertura, chiusura e anticipazioni.

Il risultato era funzionale, e ben si sposava con la natura portatile del gioco, e ciò permetteva inoltre agli sviluppatori di poter localizzare i vari episodi su assi temporali differenti calando di conseguenzaa il giocatore anche nei panni di altri personaggi, e non solo Jill e Parker, che resteranno comunque il cuore principale della vicenda.

La trama non è affatto un capolavoro della narrazione ma svolge comunque egregiamente il suo compito proseguendo le vicende di Jill e Chris nelle file della BSAA per contrastare il bioterrorismo. Dove però funzionava (e continua tutt’ora a farlo) molto nella maggior parte del tempo erano sicuramente le claustrofobiche location della nave, i cui corridoi cercano con estrema attenzione di infondere nei giocatori più storici un ritorno al passato, gettando riferimenti estetici palesi alla mitica Spencer Mansion, oppure qualche enigma dal sapore fan-service come le porte con gli emblemi.

Raid e sopravvivenza

Come dicevamo la storia si divide in numerosi episodi, divisi a loro volta in tre capitoli ben oleati per essere fruiti in tempi brevi, con tanto di punteggio e grado finale di completamento. Le fasi da shooting vengono intervallate da altrettanta esplorazione e risoluzione di enigmi, mentre  grazie allo scanner Genesis è possibile scovare negli scenari oggetti aggiuntivi che si traducono spesso in erbe curative e munizioni. La campagna, in base al livello di difficoltà scelto, avrà una durata tra le 10/13 ore, e grazie alla presenza di sbloccabili aggiuntivi avrà una discreta rigiocabilità.



Ma oltre alla campagna troviamo anche la discreta modalità Raid, una sorta di alternativa ai classici Mercenari che riprende delle abbozzatisime meccaniche ruolistiche permettendo al giocatore di rivivere i livelli principali della storia in singolo oppure in co-op.

Ancora una volta, la struttura di questi livelli reimmagina il level design originale in modo più compatto, inserendo nemici e boss di livello crescente. Completando i vari stage sarà possibile sbloccare nuove armi e componenti per potenziare il proprio arsenale di bocche da fuoco.

Nel caso di questa remaster, il pacchetto completo include anche il personaggio di Hunk e armi che nella precedente remaster erano state aggiunte come DLC a pagamento. I contenuti in questo caso sono stati intelligentemente inseriti come ricompense aggiuntive da sbloccare progredendo nella modalità Raid.

Ancora più HD

Qui su CartoonMag siamo sempre stati molto permissivi nei confronti di queste “operazioni svecchiamento”, un po’ meno quando i titoli in questione vengono estrapolati dall’ambito mobile e portati su console HD. Resident Evil: Revelations era un gran bel vedere su 3DS, ma già su Playstation 3, PC e Xbox 360 l’MT Framework Mobile godeva di una risoluzione per forza di cose troppo stirata, finendo col mettere in evidenza un lavoro ben preciso ideato per una console portatile.

Per quanto vi sia un notevole potenziamento in termini di effettistica, ombre dinamiche, la pulizia dell’immagine svela delle texture e dei modelli poligonali piatti, che in full HD sono un vero colpo nell’occhio.

Ma quindi cosa offre realmente di nuovo questa remaster? In realtà molto poco se escludiamo dei caricamenti quasi ridotti all’osso e un framerate solidamente ancorato ai 60.

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Commento finale

Ennesima remaster di un gioco che ormai sembra diventata la gallina delle uova d’oro di Capcom. Forse il nostro tono potrebbe apparire troppo cinico nei confronti di questa effettiva remaster della remaster, ma in realtà visto il prezzo budget adottato e la presenza di tutti i contenuti inclusi nel pacchetto sarebbe estremamente sciocco non consigliare l’acquisto di Resident Evil: Revelations su Playstation 4 e Xbox One.

Nel suo complesso infatti l’opera prima del sotto-franchise di Capcom è una discreta avventura che riesce a piazzarsi egregiamente tra l’horror e l’azione più compatta inaugurata in Resident Evil 4 prima del tracollo totale avvenuto e conclusosi con il sesto capitolo.

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