Aggretsuko 2: Retsuko è cambiata?

Aggretsuko torna. Ma è davvero cambiato qualcosa nella vita di Retsuko, a distanza di un anno dagli eventi della prima serie?

  • Episodi: 10
  • Stato: Completato
  • In onda dal: 14 Giugno 2019
  • Produttori: Sanrio
  • Studios: Fanworks
  • Generi: Slice of Life, Commedia
  • Durata: 15 minuti per ep.
  • Rating: Dai 13 anni in su
  • Disponibile su: Netflix

Scopriamo nuovi elementi della work culture giapponese a colpi di heavy metal e molta più passivo-aggressività!

Ricordate dov’eravamo rimasti? Stavamo seguendo la vita ordinaria di un panda rosso, del suo lavoro in un ufficio di contabilità, delle sale da karaoke private che visitava ad ogni sintomo di stress e di quella risolutezza finale, quella sua ultima decisione che ci ha lasciato col fiato sospeso fino ad ora! Se mi sono mantenuta sul vago, è solo per evitare spoiler. Nel caso non abbiate la minima idea di cosa sia questa serie e vi siete persi l’inedito anime marchiato Sanrio mirato a un pubblico adulto che aveva fatto tanto discutere un anno fa, non temete, potete riferirvi al nostro vecchio articolo qui.

Tornando a noi, dopo un dimenticabile ma non meno adorabile speciale di Natale, puntualmente la seconda serie di Aggretsuko è approdata sugli schermi multi-piattaforma di Netflix lo scorso mese. La premessa è la solita: Retsuko è ancora intrappolata tra le mura del suo ufficio, con l’unica eccezione che stavolta mostra una vena più propositiva. Finalmente si sente padrona delle sue scelte, il lavoro non è più una prigione da cui deve evadere a tutti i costi: semplicemente, ha trovato la sua identità. Ciononostante persiste un problema che lei trascina faticosamente dalla prima stagione, ed è destinato prima o poi a riemergere:

E il matrimonio?

Esattamente. È proprio quando Retsuko viene posta (di nuovo) davanti a questa prospettiva che la sua forza di volontà traballa. Soprattutto perché viene costretta da un personaggio chiave, prevedibile e inaspettato allo stesso tempo: sua madre.

Stanca dell’indecisione della figlia, ecco che la mamma di Retsuko entra in scena con dei metodi che rasentano il criminale, pur di farle aprire gli occhi. Ormai Retsuko ha venticinque anni: se non è in grado di trovare marito da sé, ci penserà la mamma a organizzare degli appuntamenti combinati per lei. Ma è tutto per il suo bene, giusto?

E invece è il pretesto perfetto per far regredire la nostra Retsuko ai suoi vecchi schemi mentali. Resistere agli appuntamenti, rifiutarli o mostrarsi indifferenti è inutile, perché la pressione sociale si fa sentire sempre di più. Ma adesso lei non scenderebbe mai a patti con la mamma. Adesso, anziché assecondare gli altri, deve concentrarsi unicamente su se stessa e se ne rende conto. Credete che finisca così la questione del matrimonio?

Naturalmente no! Una volta che Retsuko decide di frequentare dei corsi di scuola guida, comincia ad avvicinarsi spontaneamente a uno studente negato, con un’aria perennemente assonnata, che più volte ha ripetuto gli stessi esami. Cosa scaturisca da questo incontro è facile da immaginare. Prima di arrivare al punto clou dell’anime, però, c’è un altro quesito che dobbiamo risolvere.

Retsuko è soddisfatta della sua vita?

Per la nostra panda rossa si presentano sfide ben più complesse delle sue tipiche sbandate amorose.

Se vi aspettate più heavy metal e isteria, beh, non contateci troppo. Ovviamente non mancheranno, ma, nel caso non vi dovessero bastare, in compenso ascolterete dei singoli speciali da parte di alcuni personaggi storici.

A proposito di personaggi, sono proprio loro l’origine del problema. Tratti dai corti originali del 2016, sono stati finalmente introdotti nella seconda stagione e ancora una volta stravolti. Sto parlando di Anai, il nuovo assunto, giovane e fin troppo esuberante, assegnato a Retsuko in qualità di senpai. Quando ho accennato all’esuberanza poco fa, in realtà intendevo paranoia pura.

Anai è molto giovane, quindi è di gran lunga più sensibile alla nuova etica lavorativa che sta maturando la società giapponese. Una sola critica di Retsuko nei suoi confronti equivale alla fine della sua carriera.

Così Aggretsuko affronta la controversa tematica del mobbing sul posto di lavoro, dove non è chiaro chi sia la vittima e chi il carnefice. Istintivamente diremmo che l’atteggiamento passivo-aggressivo di Anai, con i suoi messaggi minatori continui, le richieste di scuse in forma scritta e il tentativo di isolare quella che poche ore prima chiamava senpai con tanto rispetto, lo facciano sembrare il colpevole di un abuso di potere inverso. E la serie, in un batter d’occhio, pensa subito a smentire questa supposizione superficiale. Anche Retsuko si è dimostrata arrogante, non solo dando ad Anai dell’incapace perché alle prime armi, ma dimenticandosi completamente di dare valore ai suoi punti forti. In altre parole, da ambe le parti prevale un sentimento di egocentrismo che impedirà inevitabilmente qualsiasi tipo di progresso in una relazione di carattere professionale.

E quindi, cosa è successo al matrimonio?

Parlando di relazioni, vi sarà tornato alla mente l’incontro fortuito della nostra protagonista con un tipo che sembra proprio il suo opposto. Ecco, il tipo in questione si chiama Tadano (gioco di parole su “tada no”, che si può tradurre come “soltanto”, “tutto qua”). Ma se volete evitare spoiler pesanti, vi consiglio di saltare al prossimo paragrafo alla massima velocità.

Qui partono i dejavu. Retsuko entra in una relazione con il misterioso Tadano, che si rivela ben altro di un semplice studente scansafatiche. Bensì è uno sviluppatore di AI ampiamente conosciuto nel suo campo, il cui obiettivo è di fare in modo che le persone possano concentrarsi sui propri interessi grazie al lavoro autonomo delle macchine.

Non si tratta solo di introdurre la figura di un imprenditore geniale à la Elon Musk, stakanovista e con stereotipiche difficoltà sociali, ma esprime la necessità di Retsuko di rivalutare anche il lato pragmatico di un rapporto romantico serio.

Infatti, le divergenze tra i due non tardano a mostrarsi in tutto il loro marcio splendore: Tadano ama, sì, Retsuko, ma non è disposto a sposarla nel lungo termine. Qualche paragrafo fa dicevo che Retsuko non sarebbe mai scesa a patti con nessuno, e invece qui la situazione si complica: all’improvviso le va bene. Acconsente ad ogni desiderio del fidanzato e ormai vive in pianta stabile nella sua auto. Scomodo? No, se serve a non perdere Tadano.



Ora chi verrà a tirarla fuori dal suo pasticcio? Chi le farà vedere la luce? Se stessa, forse? Beh, no.

Piuttosto, il direttore Ton è il saggio di turno che la farà riflettere su come la sua vita sta andando a rotoli per guardare solo il volto puro dell’amore. Avete altri dejavu della prima serie? Tranquilli, è normale. Retsuko sa essere recidiva nei suoi errori e lo riscontriamo nella scena finale dell’ultimo episodio.

Di nuovo utilizzando metodi che meriterebbero l’arresto immediato (da chi avrà preso Retsuko, adesso?), Tadano viene condotto nella sala da karaoke privata dove lo attende la sua bella. E lì lei avrà l’opportunità di dare il meglio di sé: la modalità furia si accende. Le casse ad alto volume, la voce di Retsuko che rimbomba nei timpani di Tadano tra le sue chiacchiere diplomatiche su come potrebbero stare insieme per sempre, su come il matrimonio non è sufficiente a garantire un rapporto stabile, non è altro che un’illusione! Ma lei ambisce a quell’illusione, e sa che altrimenti non vivrebbe secondo i suoi, di desideri. Il loro sentimento è destinato a non durare e perlomeno ora ne sono certi entrambi.

Conclusioni

Aggretsuko ritorna con la sua scossa elettrica, e stavolta non si affida nemmeno tanto al metal sfrenato per farcela sentire. Eppure è passato abbastanza inosservato rispetto alle aspettative. Non ha avuto successo come l’anno scorso per mancanza di novità, sostanzialmente. E anche perché è meno pregnante: Retsuko resta ancora in una palese situazione di stallo, nonostante cerchi di distaccarsi dalle pressioni esterne. Dobbiamo aspettarci un’altra relazione disastrosa per la terza serie o vedremo dei risvolti con Haida? Ma, soprattutto, cosa farà Retsuko del suo lavoro? Finora è tutto troppo tranquillo per fare delle previsioni.

 



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