Scarlet Nexus – Recensione

La lotta infinita tra umanità ed Estranei: ecco la nostra recensione di Scarlet Nexus.

  • Nome completo – Scarlet Nexus
  • Piattaforme PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Microsoft Windows
  • Developer  Bandai Namco Studios, TOSE
  • Publisher – Bandai Namco Entertainment, BANDAI NAMCO Entertainment America Inc.
  • Distribuzione  Fisica, digitale
  • Data di uscita – 24 Giugno 2021
  • Genere – Videogioco d’avventura, Action RPG, Gioco di ruolo giapponese, Adventure
  • Versione testata – Xbox One S

Scarlet Nexus si presenta come un titolo che ha tutte le carte in regola per puntare alla complessità di un Tripla A: dagli autori di Tales of Vesperia, e da un’impostazione stilistica sci-fi molto gradevole, il titolo di Bandai Namco Studios rappresenta il punto di arrivo perfetto tra la profondità di un classico JRPG e la divertente atmosfera di un hack and slash. 

 

Una minaccia incombente

In Scarlet Nexus l’umanità ha raggiunto il livello successivo, riuscendo a controllare e manipolare (attraverso un ormone celebrale sconosciuto) poteri psionici: gli abitanti della gigantesca metropoli in cui si svolge l’avventura, New Himuka, possono collegare pensieri, informazioni ed eventi attraverso un’immensa rete neurale.  Antagonisti per eccellenza a questo nuovo equilibrio sono gli Estranei, creature aliene che cercano di divorare cervelli umani per azzerare il vantaggio che quest’ultimi sono riusciti ad ottenere. Il loro scopo è, dunque, sterminare il genere umano e con esso la possibilità di utilizzare il potere comunicativo di cui sopra.

Per tale motivazione, il governo di New Himuka istituisce la FSE (Forza di Soppressione Estranei), una squadra di soldati perfettamente addestrati e dotati di poteri psionici che vanno oltre la mera comunicazione neurale. La FSE è l’unica forza in grado di contrapporsi al potere disarmante degli Estranei, ed è proprio su questo sfondo che si staglia la storia dei due protagonisti.

Parliamo di Kasane Randall e Yuito Sumeragi. Di indole fortemente volitiva, i due hanno diverse motivazioni per unirsi ai ranghi della FSE. Kasane è l’ultima erede di un clan di guerrieri dai poteri incredibili, mentre Yuito è di famiglia nobile. Il giocatore può scegliere se giocare nei panni di uno o dell’altra, ed è qui che la vera forza di Scarlet Nexus esce fuori. La scelta del personaggio è importante, ed entrambi apporteranno un’esperienza unica ed irripetibile: sebbene ad un certo punto le vicende si intrecceranno, giocarle prima nei panni di Kasane e poi in quelli di Yuito arricchirà notevolmente l’esperienza di gioco.

Non parliamo solo di cutscene inedite o dialoghi alternativi, ma di vere e proprie sezioni di gioco in momenti separati che, giocate assieme, apporteranno un vero sentore di completezza per chi intraprende l’avventura di Scarlet Nexus.

Si tratta di un ottimo lavoro da parte del team di sviluppo che oltra restituire un senso di autenticità a ciascun personaggio carica anche di importanza il loro vissuto, oltre ad aumentare di molto la longevità di una campagna che può essere completata in meno di 30 ore.

All’avventura si aggiungeranno anche altri personaggi che non solo contribuiranno a creare un’atmosfera di gioco ancor più lieta, ma che contribuiranno concretamente all’avanzare della missione principale poiché tramite un sistema di cui parleremo a breve potranno restituire ai due protagonisti poteri speciali ed estremamente interessanti.

Un mondo in conflitto

Scarlet Nexus incarna perfettamente il tipico gameplay action a stampo nipponico, ma non per questo pecca di profondità ed anzi, risulta appagante e ben equilibrato.

Il gameplay nasconde un livello sommerso costruito ad hoc sui legami con i personaggi che incontreremo durante la nostra avventura. Come anticipato prima, la sinergia con i propri compagni di squadra arricchirà costantemente il gameplay ed in generale le meccaniche del combattimento.

Sulla scia di Persona 5, infatti, sarà possibile coltivare i legami con i propri compagni di squadra, solitamente scambiando messaggi con loro o giocando scene per lo più narrative (evento legame). Il party è gestito attraverso il SAS e questo permetterà ai protagonisti di prendere in prestito abilità peculiari di ciascun membro, andando difatti ad incentivare un gameplay imprevedibile e mai banale.

La crescita dei protagonisti si basa su un classico skill tree, un albero delle abilità qui conosciuto come Mappa Neurale dove potremmo gestire al meglio i nuovi poteri, classificandoli in base all’utilizzo ed in base agli avversari che ci troveremo di fronte.

Sia Yuito che Kasane possiedono l’abilità di psicocinesi, ma le applicazioni che ne fanno in combattimento sono piuttosto diverse (come lo stile di combattimento, uno basato sulla distanza e l’altro decisamente ravvicinato). Per lo più il giocatore potrà far lievitare oggetti e scagliarli contro gli avversari indebolendoli e dando loro il colpo di grazia, soprattutto utilizzando la barra PSI che renderà più letali certi attacchi. Questa potrà essere ricaricata attaccando gli Estranei con attacchi semplici.

Il party sarà composto da quattro membri, sebbene a schermo ne saranno presenti solo due: attraverso la schermata del SAS, e sfruttando i collegamenti neurali, sarà possibile trasferire i poteri degli altri due membri ai personaggi giocanti (sempre sulla base del legame raggiunto, in questo caso il quarto).

Al di sotto della barra della vita degli Estranei è presente la barra dell’Annientamento Neurale, che una volta esaurita potrà attivare attacchi speciali che sfruttino il punto debole di ogni singolo avversario.

Il giocatore avrà a disposizione, oltre al classico gameplay e la possibilità di utilizzare i propri compagni di squadra negli scontri, due power up: il Brain Drive che amplifica le caratteristiche fisiche come la velocità e la potenza dei protagonisti ed il Campo Neurale.

Quest’ultimo è un po’ il cuore pulsante del gioco, poiché andrà ad innescare un cambio drastico nello scenario che darà vita ad una zona virtuale in cui il giocatore potrà sbizzarrirsi con una rinnovata invincibilità che però nasconde un pericolo consistente: sfruttare troppo questo potere può portare alla morte di uno dei protagonisti.

Arte virtuale

La realizzazione tecnica di Scarlet Nexus ha diversi punti di debolezza, ma altrettanti punti di forza.

Parlando in generale degli scenari di gioco e concentrandoci sulla nazione di New Himuka potremmo notare subito una ripetitività di texture ed in generale un’assenza di vita in molte delle strade percorribili. Gli NPC sono piuttosto anonimi, piatti, e le interazioni con quest’ultimi sembreranno sempre e comunque artificiali e forzate. Anche le side quest non hanno quel sapore che ci si aspetta da un titolo con premesse tanto positive, risultando in compiti ripetitivi e tedianti.

New Himuka è divisa diverse macro-aree, tutte diverse nella struttura ambientale (diverse varietà cromatiche, diversi paesaggi) ma uguali dal punto di vista strutturale. Il giocatore si ritroverà a percorrere lunghissimi corridoi dove l’esplorazione verrà messa in secondo piano. Non parliamo di un open world, ma certi livelli di superficialità sono inaccettabili per un qualsiasi gioco di questa generazione.

Gli Estranei presentano un level design di tutto rispetto, molto diversificati tra loro e sicuramente particolari, così come tutti i personaggi che potremmo inserire nel nostro party: va da sé che la produzione si è concentrata solo su questi, e non sui numerosi NPC o abitanti della nazione che come abbiamo già esplicitato risultano essere piuttosto anonimi.

Il cel shading è di un livello sublime, di certo un punto di arrivo nell’attuale generazione che setterà un nuovo standard: il tratto grafico è, inoltre, quello di un anime e rispetta pienamente i canoni di bellezza estetica che i fan ricercano. Fa sicuramente storcere il naso la scelta di relegare le sequenze cinematiche utilizzando l’escamotage di diapositive statiche che mal si adattano a certe rivelazioni in game, smorzando difatti il ritmo narrativo ed appiattendolo di molto.

Buona la colonna sonora, di un certo impatto acustico soprattutto quando accompagnata da alcune boss fight, andando a creare l’atmosfera giusta per affrontare le ore di gioco e farle scorrere piacevolmente.

 

Commento finale

Scarlet Nexus è un titolo consigliatissimo per gli amanti degli JRPG action, caratterizzato da uno stile fortemente ispirato ed un gameplay frenetico e divertente. Presenta qualche difetto sul versante tecnico, ma restituisce complessivamente sensazioni più che positive: Scarlet Nexus alza l’asticella del genere, restituendo al giocatore un’esperienza unica ed irripetibile. 

VOTO: 8

Pro

  • Personaggi ben caratterizzati
  • Storia profonda 
  • Stile di combattimento innovativo e perfettamente stratificato

Contro

  • Narrazione statica degli eventi
  • Ripetitività degli ambienti
  • Side quest ed NPC poco curati

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