Pokémon Sole e Luna: Recensione

Pokémon Luna. I mostriciattoli di Nintendo pronti alla grande rivoluzione? Ecco la nostra recensione!

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  • Nome completo Pokémon Sole e Luna
  • Piattaforme Nintendo 3DS/New  3DS
  • Producer – Nintendo
  • Developer – Game Freaks
  • Distribuzione – Digitale/Cartuccia
  • Data di uscita – 23 Novembre 2016

Dopo gli ottimi esperimenti quali X e Y. e il remake tanto criticato di Pokèmon Rubino Omega e Zaffiro Alpha, Nintendo e Game Freaks ci riprovano adesso con un capitolo completamente inedito pronto a rivoluzionare definitivamente il franchise dei Pokémon. che in questo in questo 2016 (anno in cui cade anche il 20°Anniversario) ha tanto fatto parlare di se grazie al Pokémon GO per i sistemi mobile.

Geniali mosse marketing a parte, Nintendo e Game Freaks salutano l’ormai anziano 3DS con Pokémon Sole e Luna, un nuovo episodio della serie pronto a rivoluzionarlo sotto tanti aspetti una formula ormai stantia, che getta nuove e solide basi per un prossimo capitolo pronto a dire la sua sulla futura Nintendo Switch. Sia chiara una cosa, X e Y hanno saputo introdurre piccole ma interessanti modifiche alla struttura di gioco, come le Mega Evoluzioni, ma il focus in quelle occasioni era soprattutto quello di sperimentare nuove frontiere grafiche. Abbandonata parzialmente la struttura bidimensionale, X, Y, Alpha e Omega hanno introdotto a piccole dosi un mondo più dettagliato. con modelli poligonali e sfondi realizzati quasi completamente in 3D. Pokémon Sole e Luna proseguono in un certo senso quel discorso visto nei precedenti episodi, ma questa volta gli sviluppatori si sono posti il preciso obiettivo di spingere la piccola console di Nintendo al suo massimo, proponendo quello che con tutta probabilità è il capitolo più ambizioso e vasto di sempre. Ecco la nostra recensione di Pokèmon Luna!

Benvenuti nella regione di Alola

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Abbandonata l’affascinante regione di Kalos e la sua architettura tipicamente francese vista in X e Y, questa volta ci spostiamo nell’arcipelago di Alola, un quartetto di isole tropicali abitate da Pokémon mai visti prima d’ora e abitanti caratterizzati da usi e costumi assolutamente peculiari.  Ispirata in larga parte proprio dalle isole Hawaii, Alola si presenta come la regione/arcipelago con l’ecosistema più variegato di sempre, capace di accogliere sulle sue isole Pokémon nativi e anche Pokémon provenienti da altre regioni che si sono adattati sviluppando nuove forme denominate “Forme Alola“. Ma è proprio l’atmosfera che si respira su queste isolette a renderla probabilmente uno dei luoghi più caratteristici di sempre nella storia del franchise. I personaggi che la abitano tendono ad essere accoglienti con gli estranei, hanno delle loro abitudini che scavano nella mitologia del posto, rispettando sia l’ambiente che li circonda che il benessere stesso dei Pokémon. Alola è una regione unica nel suo genere che si differenzia da tutto il resto anche per l’approccio adottato nei confronti dei giovani allenatori in erba, i quali dovranno intraprendere il cosiddetto “Giro delle Isole”, circa sette diverse prove da superare e i quattro Kahuna delle isole. Tutto ciò rappresenta l’equivalente delle vecchie e abusate Palestre Pokémon, qui reinventate furbescamente grazie a questo geniale sotterfugio narrativo dovuto alla nuova regione di Alola.

La nostra avventura inizierà su una delle quattro isole dopo esserci trasferiti dalla regione di Kanto. I primi minuti di gioco sanciscono un deciso passo in avanti per la saga, introducendo innanzitutto una storia che per la prima volta nel franchise si presenta chiara, diretta e coinvolgente grazie alle inedite cutscene realizzate con il motore grafico, finalmente tutto completamente in 3D. Tutta l’introduzione è molto più verbale del solito, a riprova di quanto Game Freaks abbia per la prima volta provato a mescolare le carte per costruire qualcosa di apparentemente più profondo.

Come ormai tradizione da quando la serie è sbarcata su 3DS, il livello di difficoltà di Pokémon Sole e Luna potrà essere regolata grazie alla presenza del “Condividi Esperienza”, strumento utile per far salire molto più velocemente il party di Pokémon distribuendo l’esperienza all’intera squadra dopo ogni partita. Questo strumento potrà essere disattivato e attivato in qualsiasi momento dell’avventura, ma anche senza di esso, le prime battute del gioco si rivelano ben più semplice del solito. Le battaglie sono sempre quelle, ogni scontro si svolge a turni, con l’unica differenze che adesso il gioco si ricorderà quali mosse sono efficaci e quali meno nei confronti di un Pokémon già affrontato in precedenza. Questa piccola novità favorisce sicuramente le strategie in battaglia, visto che fino a qualche anno fa i malus, e i colpi critici andavano tutti calcolati ragionando direttamente con la propria testa. Se questo in parte destabilizza quella che potrebbe essere la community più competitiva della serie, dall’altra si presenta come una grande boccata d’aria fresca per chi magari vuole procedere nel gioco in modo spedito.

Una regione tutta da vivere

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Come dicevamo in apertura, in sostituzione alle classiche Palestre, adesso il viaggio di maturità come Allenatore Pokémon ci vedrà impegnati nel “Giro delle Isole”, circa sette differenti prove da terminare e quattro Kahuna da sconfiggere. Immancabili ovviamente gli snodi narrativi secondari che ci vedranno direttamente coinvolti nello scontro fra la Fondazione Aether e il Team Skull. Mentre i primi hanno il pallino fisso della salvaguardia dei Pokémon e sperimentano con le dimensioni parallele portando nel nostro mondo le Ultracreature, l’altro invece adora rubare i Pokémon degli allenatori a suon di rap. La verità? Se la Fondazione Aether risulta sicuramente quella più convincente, contrariamente al poco carismatico Team Skull, che purtroppo ricalca ormai il classico stereotipo di altri criminali visti nell’universo della serie, ma qui resi ancora più anonimi per il loro design e per i loro dialoghi ritmanti a suon di rap.

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Se le Prove di Alola si presentano davvero come una variante delle classiche Palestre, sono invece ben più interessanti i boss che ci attendono alla fine di ciascuna. I Pokémon Dominanti sono i leader del branco, sono decisamente più grossi del solito, e si presentano in battaglia armati con bonus alle statistiche sempre di tutto punto. Se all’apparenza questi possono sembrare Pokémon facilmente gestibili, il discorso cambia nel momento in cui inizieranno ad invocare altri alleati per farsi aiutare, e li le cose si complicheranno davvero tantissimo. I Capitani delle Prove quindi non hanno un vero ruolo da Allenatore, ma sono sostanzialmente i responsabili in possesso del premio finale.

Pokémon Sole e Luna però è anche un grosso contenitore di tante piccole novità per la serie, una più interessante dell’altra.

Ma andiamo con ordine:

Con l’introduzione delle Prove dell’Isola gli sviluppatori ne hanno approfittato per introdurre nel gioco il Cerchio Z, un particolare braccialetto al cui interno potranno essere incastonati i Cristalli Z, degli strumenti che se equipaggiati sul giusto Pokémon permetteranno di effettuare durante gli scontri le cosiddette Mosse Z, una quinta mossa potentissima il cui utilizzo sarà però ridotto ad una volta sola per battaglia. Esistono numerose varianti dei Cristalli, alcuni affinano le abilità standard e variano per Tipo, mentre poi abbiamo quelli più rari e specifici da ottenere che sbloccano appunto una mossa del tutto inedita. Questa new entry aggiunge in un colpo solo molta sostanza e ancora più complessità alla parte più strategico e competitiva del gioco, permettendo per la prima volta di formulare vere e proprie strategie uniche nel loro genere e capaci di capovolgere tutte le sorti di uno scontro.

Il nuovo Pokédex adesso include al suo interno anche un piccolo esemplare di Rotom, il quale oltre a fornire indicazioni sull’avanzamento della storia, mostra in tempo reale una mappa del posto in cui ci troviamo sul secondo schermo della console.

Dite addio alle vecchie e care mosse MN (c’è persino una citazione che scherza con questo netto cambiamento), che per la prima volta nella storia della serie saranno delle comuni MT. Come si avanzerà quindi nei dungeon direte voi, beh il discorso è molto semplice, Game Freaks ha avuto la geniale idea di semplificare sostanzialmente tutto. In sostituzione alle vecchie MN adesso troviamo i Poképassaggio, degli strumenti utili a richiamare una serie di servizi  per spostarsi sulla mappa più velocemente o superare ostacoli insormontabili, come magari possono essere delle rocce giganti oppure l’attraversamento delle zone marine di Alola. Nell’ottica di questa semplificazione, al giocatore viene finalmente dato un certo margine di respiro nella gestione del proprio party, che adesso non dovrà più sottostare all’esigenza di avere un Pokémon munito di tutte le MN del caso. Il giocatore adesso è libero di costruire finalmente la propria squadra come meglio gli aggrada, senza alcun vincolo.

Come detto sopra, sono state introdotte poi le “Forme Alola”, varianti di alcuni Pokémon già noti che per abituarsi al clima della regione hanno mutato il loro aspetto. Alcune forme sono sicuramente interessanti e atipiche, come il Raichu di tipo Elettro/Psichico oppure i Vulpix che hanno completamente abbandonato il loro tipo Fuoco per diventare dei tipi Ghiaccio. ( Ma vi immaginate un team di Vulpix Fuoco e Ghiaccio?).

Pokémon per il sociale

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Pokémon Sole e Luna preme molto anche sulle attività di contorno, puntando su due elementi chiave, uno utile per allenare i Pokémon nel proprio BOX denominato Poké Resort e l’altro indirizzato alla componente online chiamato Festiplaza.

Possiamo girarci intorno quanto vogliamo, ma il Poké Resort è una chiara rivisitazione della Digi-Farm vista nel franchise concorrente dei Digimon, decisamente tornato in grande attività e chiaramente fonte di grande ispirazione per Nintendo nel ridare smalto al suo franchise. Esattamente come la Digi-Farm, il Poké Resort è un piccolo insieme di isolotti dove possiamo nutrire i Pokémon presenti nei BOX del PC, scovare oggetti oppure allenarli per ottenere un preciso numero di statistiche. Ogni isolotto permette di mettere alla prova i Pokémon in determinate attività.

Il Festiplaza invece è un piccolo parco giochi espandibile che una volta collegato alla rete permette di vedere gli amici o gli utenti di passaggio connessi anch’essi alla rete e con cui si potranno avviare attività come Scambi oppure Lotte. La comunicazione online e offline con gli NPC o gli altri giocatori permette di ottenere i Festigettoni, una valuta che si potrà spendere nella piazzetta per sbloccare nuovi negozi da cui acquistare oggetti. Il design ricorda per certi versi la cara e vecchia Piazza Mii,  ovviamente più articolata.

Sui contenuti del post game non vi sveliamo nulla per ora, ma possiamo dirvi con tutta sicurezza che la quantità di ore è sicuramente superiore a quella vista in Pokémon X e Y, all’epoca molto criticati proprio per i pochi contenuti post-lega. Spazio è stato anche dato a Zygarde, il misterioso Pokémon Leggendario visto in X e Y e poi messo subito in secondo piano, forse in attesa proprio di questo Sole e Luna.

Il fascino di Alola

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Pokèmon Sole e Luna dal punto di vista tecnico spinge davvero al massimo le prestazioni della piccola e ormai anziana macchina di Nintendo, presentando un vistosissimo e curato comparto grafico finalmente in full 3D e con una telecamera sempre dinamica che non manca di mostrarci in alcune occasioni i tropicali scorci di Alola.

Graficamente parlando siamo difronte al gioco più bello che si sia mai visto su Nintendo 3DS, anche se sulla nostra prova in versione 2DS abbiamo assistito a non pochi problemi di framerate durante le battaglie più complesse fra due o più allenatori. Le Battle Royal a quattro sono quelle dove la console originale cede con molta facilità il fianco all’hardware ormai vecchio di due o più generazioni. Le prestazioni maggiori del New 3DS garantiscono invece un codice sicuramente più stabile. Tutto sommato però è impossibile non essere sbalorditi dall’enorme passo in avanti tecnico compiuto dalla serie con questo episodio, di cui siamo certi vedremo la sua massima espressione in un capitolo tutto nuovo pensato per Nintendo Switch.

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Encomiabile la direzione artistica, che oltre a regalarci nuovi Pokémon dal design sicuramente particolare, riesce a dare una propria personalità alle singole isole che compongono Alola, miscelando a volte tratti anche orientali e occidentali.

Commento finale

Pokèmon Sole e Luna è senza ombra di dubbio il miglior capitolo della serie, ma anche quello che rompe alcuni ponti col passato per avviarsi verso nuove strade che siamo certi Game Freaks esplorerà e approfondirà con il prossimo episodio. Sole e Luna mette d’accordo i fan nuovi e cerca di stuzzicare anche l’interesse degli appassionati storici che magari si erano allontanati dal brand per via di una ripetizione ormai costante delle medesime meccaniche. Pur sacrificando la difficoltà per accalappiare ancora più neofiti al brand; Il fascino di Alola, i nuovi Pokémon, le succulente novità che vanno a stratificare ulteriormente il gameplay, e quella “magia” che contraddistingue da sempre i mostriciattoli tascabili, rendono Pokèmon Sole e Luna l’ennesima perla imperdibile per ogni possessore di Nintendo 3DS che si rispetti.

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