NieR: Automata: Anteprima

NieR: Automata. Ecco la nostra anteprima!

C’è chi passa il Natale abbuffandosi fra dolci, panettone e cenoni infiniti, noi della redazione invece abbiamo trascorso questi pochi giorni festivi in compagnia della demo di NieR: Automata, il nuovo action game prodotto da Square Enix e sviluppato dagli irriducibili Platinum Games. Pur essendo una demo decisamente breve, l’abbiamo rigiocata diverse volte per comprenderne la profondità del prodotto, e siamo giunti all’unica possibile conclusione ideale: NieR: Automata potrebbe essere uno dei titoli più interessanti dell’ormai imminente 2017.

L’azione secondo Platinum Games

Nonostante il team sia relativamente piccolo, Platinum Games negli ultimi anni la ritroviamo un po’ a collaborare con diversi publisher sparsi per il mondo. Basti pensare al discreto Transformers: Devastation oppure al recente TMNT (ok quello cerchiamo di dimenticarlo…), o ancora all’ottimo Bayonetta 2 sviluppato in esclusiva per Wii U e il tanto atteso Scalebound per Xbox One. Insomma, gli impegni per la software house non sono affatto mancati in questi mesi.

NieR: Automata rappresenta in un certo senso l’eccezione alla regola dei recenti lavori di Platinum, poiché il progetto è un sequel a tutti gli effetti del primo bistrattatissimo NieR uscito su Xbox 360 e PS3, a sua volta spin-off della saga Drakengard. Il suo creatore Taro Yoko figura ancora centrale nello sviluppo, e non potevamo chiedere altro vista la sua bravura quando si tratta di mettere la penna sul foglio per scrivere delle sceneggiatura intricate, tristi e “malate”. Akihiko Yoshida, artista storico di Square Enix si è invece occupato della creazione dei personaggi, imponendo tutto il suo particolare stile, che si differenzia non poco dall’esuberanza e l’eccessivo visto nei Bayonetta di Platinum Games. Ma non è la prima volta che Platinum si ritrova a sviluppare un gioco basato su una IP già presistente, per quanto sia stato particolarmente odiato dai fan storici poco attenti al termine “spin-off”, portiamo ancora nel nostro cuoricino quel Metal Gear Rising: Revengeance capace di ridare smalto alla figura di Raiden.

Su stessa ammissione di Platinum Games, sviluppare NieR: Automata è stata una grande sfida, e giocando alla demo uscita lo scorso 22 Dicembre sul Playstation Store possiamo tirare un grandissimo sospiro di sollievo per la grande maestria con cui gli sviluppatori si sono approcciati alla creatura di Taro, lasciando intatte tutte quelle atmosfere decadenti e oscure viste nel suo prequel.

La vicenda, almeno dalla demo è poco chiara, ma secondo le fonti ufficiali NieR: Automata è ambientato tempo dopo il quarto finale di NieR, in un mondo post-apocalittico dove ormai si combatte da tempo una guerra fra i resti della razza umana e delle macchine giunte da un mondo parallelo. I pochi esseri umani rimasti in vita si sono spostati e organizzati sulla Luna, inviando poi sulla Terra gli Android YoRHa, macchine prive di umanità e abili guerrieri. Fra questi troviamo 2B, protagonista quasi indiscussa del gioco e anche della demo tratta in analisi.

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Diversamente da Bayonetta, dove appunto abbiamo una protagonista sopra le righe e di forte attrazione sessuale, in NieR: Automata abbiamo una personalità femminile volutamente abbozzata per via della sua natura artificiale e soprattutto perché non si ha quella necessità di proporre contenuti che cozzerebbero con le atmosfere generali della produzione. Ciò non cambia comunque le carte in tavola, e quanto traspare da questa prima prova con il gioco, possiamo comunque definire 2B un personaggio che non la manda certamente a dire.

Quello che ci interessa davvero però è il gameplay adottato dai Platinum, una sorta di ibrido a metà fra l’action stiloso classico e l’RPG. Se avete giocato Bayonetta o Metal Gear Rising vi ritroverete praticamente subito a casa vostra, il gioco funziona nell’esatto modo: un tasto per gli attacchi pesanti e uno per quelli leggeri. L’obiettivo e ovviamente quello di alternare i due tasti per dare vita a spettacolari ed esagerate combo contro i nemici. A farci da supporto di ci sarà poi un Pod che spara a ripetizione, la cui utilità potrà sembrare inizialmente superficiale, ma è invece centrale per lo svolgimento del gameplay architettato da Platinum Games, che con stile e maestria riescono a svecchiare il genere degli action game semplicemente alternando sapientemente la telecamera fissa del gioco. Quello che infatti potrà sembrare inizialmente un semplice action veloce e spettacolare. diventa ben presto un vero esercizio di stile capace di navigare fra le numerose biforcazioni del genere. Basterà infatti superare una piccola zona e per magia la telecamera assume i connotati di un hack n’ slash a scorrimento con visuale laterale, un platform, o ancora un Diablo-like a tutti gli effetti (chiaro adesso a cosa serve il Pod per sparare?). Il tutto avviene in tempo reale mentre l’azione scorre su schermo come il primo NieR, senza snaturarne i ritmi che invece restano sempre su standard elevatissimi, e spezzati solo dalle fasi più esplorative del mondo di gioco che regalano scorci comunque niente male.

Discorso analogo anche per la boss fight finale di questa prova, lunga e appagante in linea con gli standard di Platinum Games, ma che anch’essa alterna fasi puramente action a quelli invece da shoot ‘em up. Tutte queste variazioni nel gameplay danno linfa nuova al genere, sempre rimasto su degli standard canonici nelle produzioni più recenti. Platinum Games eleva alla massima potenza il genere degli action game passati e moderni, ma allo stesso tempo li celebra dimostrando una competenza nel genere che ha davvero pochi rivali al momento.

Per quanto riguarda il comparto grafico il gioco si difende estremamente bene, anche se la varietà dei nemici per ora non ci ha fatto gridare proprio al miracolo. Intricato il level design degli scenari, che si muove proprio a braccetto con la telecamera per dare la possibilità agli sviluppatori di fare i loro “giochi di prestigio” con l’azione. Lodevoli i 60 fotogrammi al secondo, essenziali per un titolo di questo genere che necessità di grande precisione nei frame d’attacco per alternare le combo.

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E’ ancora presto per sbilanciarci nella colonna sonora, ma già da ora i brani di Keiichi Okabe e del suo studio Monaca rientrano negli standard che ci saremmo aspettati da un gioco che porta NieR nel suo titolo. Le musiche, proprio come il primo NieR riprendono sinfonie molto classiche, ma intrise di una malinconia di fondo che “racconta” attraverso le sue note il decadimento della civiltà umana.

Commento finale

La demo di NieR: Automata è semplicemente una meraviglia, nella sua breve durata mette in risalto tutta l’esperienza di Platinum Games con il genere degli action game, lasciandoci giusto con quel retrogusto amaro di volerne conoscere ancora, quella curiosità che salvo nuove demo, sarà saziata solo quando avremo finalmente il gioco finito e pronto nelle nostre mani per essere inserito nella console. NieR: Automata ha tutte le carte in regola per essere fra i videogiochi più promettenti del prossimo anno. Il nostro consiglio è quello di tenerlo assolutamente d’occhio e di provare questa piccola anticipazione presente al momento sul Playstation Store di Playstation 4.

 

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