Kingdom Hearts HD 1.5+2.5 Remix: Recensione

L'altro Crepax

Kingdom Hearts. La saga “quasi” completa arriva su Playstation 4. Ecco la nostra recensione!

  • Nome completo – Kingdom Hearts HD 1.5+2.5 Remix
  • Piattaforme – PS4
  • Producer – Square Enix
  • Developer – Square Enix
  • Distribuzione – Digitale/Disco
  • Data di uscita – 31 Marzo 2017
  • Versione testataPS4

A neanche due mesi di distanza dalla nostra recensione di Kingdom Hearts HD 2.8 Final Chapter Prologue, eccoci di nuovo a parlare di una reremaster (no, non si tratta di un errore) per Playstation 4 che riunisce le prime due collection di Kingdom Hearts approdate su Playstation 3 tra il 2013 e il 2015 che riportano nel titolo i numeri 1.5 e 2.5.

In questa mega-raccolta ben compressa nel disco del gioco per un totale di 50 Gb tondi tondi ad occupare il vostro hard disk della console troviamo sostanzialmente quasi tutta la saga, fatta eccezione per Kingdom Hearts 3DD e il nuovo capitolo originale dedicato ad Aqua, presenti invece nella compilation numero 2.8 disponibile da Gennaio in Europa.

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La compilation suddivisa in due sezioni: Kingdom Hearts: Final Mix, Kingdom Hearts RE: Chain of Memories HD, Kingdom Hearts II: Final Mix e Kingdom Hearts: Birth By Sleep Final Mix sono giocabili; Kingdom Hearts Re Coded e Kingdom Hearts 358/2 Days invece proprio come le loro controparti PS3 si presentano sotto forma di lungometraggi composti dai filmati estrapolati dalle due produzioni.

Ma come sempre tocca andare con ordine, e non ci soffermeremo a parlare specificatamente dei giochi, quanto del lavoro di ri-rinnovamento compiuto da Square Enix per riportare queste due collection su Playstation 4. Per quanto appaio strano dirlo, il lavoro di riadattamento ha sofferto di una fretta abbastanza evidente. Se l’obiettivo era quello di riproporre la saga finalmente a 60 fotogrammi al secondo, il lavoro è riuscito parzialmente a metà.

Kingdom Hearts Remix 1.5

Trattandosi di una collection nella collection è doveroso andare in ordine parlando della prima delle due compilation, la Kingdom Hearts HD 1.5 Remix.

Il primo Kingdom Hearts è sicuramente quello più anzianotto della saga, gettava le basi per una trama che solo dopo sarebbe davvero esplosa in quello che ad oggi è considerato uno degli intrecci narrativi più complessi ed emozionanti nella storia videoludica moderna.

A distanza di quasi 10 anni però Kingdom Hearts, qui tra l’altro presente nella cosiddetta versione director’s cut chiamata “Final Mix” come tutti i successivi che andremo ad analizzare, dimostra di essere ancora un titolo capace di divertire i giocatori grazie alla combinazione di tante meccaniche differenti capaci di spaziare dal classico action RPG passando per il platforming fino allo shooter arcade con le fasi a bordo della Gummiship. Tutti elementi ancora abbozzati che sarebbero “esplosi” solo nei successivi episodi, ma già qui capaci di costruire un gameplay sfaccettato e solido.

In questa revisione per Playstation 4 le novità sono ridotte all’osso ovviamente,  ma è impossibile non citare i 60 fotogrammi al secondo che donano alla produzione ulteriore “colore” e spettacolarizazzione. Il problema principale però risiede nell’ottimizzazione di questa fluidità, poco armonizzata fra i colpi del protagonista e la velocità d’azione dei nemici, i cui frame di movimentato viaggiano a velocità doppia rispetto a quelli di Sora (a volte capita anche l’inverso).

I filmati, così come quelli di Kingdom Hearts RE: Chain of Memories e Kingdom Hearts 358/2 Days invece sono stati riportati su Playstation 4 così come sono stati lanciati nella collection ai tempi di Playstation 3, e per di più compressi nell’audio e bloccati a 30 fotogrammi al secondo.

RE: Chain of Memories, remake dell’omonimo gioco di carte approdato su Game Boy Advance e poi rifatto in 3D ai tempi della release giapponese di Kingdom Hearts II: Final Mix, non sfigura rivelandosi un titolo soddisfacente anche a 60 fotogrammi al secondo. L’impatto è comunque minore rispetto ad un capitolo principale, trattandosi a tutto tondo di un gioco più chiuso negli scenari, con scontri che avvengono nel 99% delle volte in arena di piccole dimensioni e con l’azione su schermo più compatta e meno frenetica.

Kingdom Hearts 2.5 Remix

Mentre il primo Kingdom Hearts sanciva l’inizio di un fiorente franchise, Kingdom Hearts II e Kingdom Hearts: Birth By Sleep si consacravano di diritto nell’olimpo dei migliori action RPG.

Kingdom Hearts II: Final Mix amplificava le meccaniche introdotte dal suo prequel, infittiva la trama ma proponeva soprattutto alcune boss fight leggendarie come quella contro Sephiroth o il ben più noto Lingering Sentiment di Terra (un boss senza azioni scriptate. Auguri! ).

Diciamocelo, il Birth By Sleep approdato sull’ormai defunta Playstation Portable non era davvero necessario, ma quanti di voi non si sono emozionati all’incredibile intreccio narrativo che si muoveva attraverso i vari capitoli precedenti e futuri? Può uno spin-off superare per ambizioni e qualità i fratelli maggiori? La risposta è si! Birth By Sleep non solo si riconferma il capitolo più riuscito fino ad oggi per la sua storia articolata su tre diverse narrazioni, ma è anche l’evoluzione necessaria di una saga sul fronte gameplay, che abbraccia finalmente un tipo d’azione più veloce rispetto ai precedenti episodi, senza però dimenticarsi delle sue fondamenta.

Giocare Kingdom Hearts II: Final Mix e Kingdom Hearts: Birth By Sleep Final Mix su Playstation 4 è una vera gioia per gli occhi, non solo per i 60 fotogrammi al secondo granitici,la risoluzione a 1080p e i caricamenti ridotti all’osso, ma anche per il lavoro di pulizia adempito da Square Enix.

Un lavoro capace di far risplendere due gioielli tecnici che già ai loro tempi asfaltavano tranquillamente qualunque produzione si mettesse sulla loro strada, specialmente se consideriamo le origini di Birth By Sleep. L’unica nota stonata del quadro sono purtroppo i filmati compressi a 30 fotogrammi al secondo.

A chiudere il trio di questa collection troviamo i filmati rimontati a modo film di Kingdom Hearts RE: Coded, nato su cellulari come titolo ad episodi e poi portato su Nintendo DS con un riadattamento e una storia ai limiti del dimenticabile. Il discorso è analogo a quello di Kingdom Hearts 358/2 Days, si tratta di un lungo filmato ripreso di pari passo dalla collection uscita su PS3, senza novità di sorta.

La differenza principale sta nel fatto che se con 358/2 arriverete ai titoli di coda con le lacrime agli occhi, con RE: Coded non vedrete l’ora di assistere al risvolto finale per dedicare il vostro tempo ad altro.

Il principale problema di entrambe le collection è quindi da annoverare nella qualità dei filmati e qualche problemino nei 60 fotogrammi al secondi. L’imprecisione degli attacchi e la velocità quasi raddoppiata dei nemici oltre ad essere una lacuna tecnica dovuta alla fretta con cui Square Enix voleva pubblicare la collection, sbilancia in un certo senso anche il ganeplay.

Se disponete di una connessione internet sappiate che Square Enix sta già lavorando a delle patch risolutive. La prima è già disponibile e pesa la bellezza di 5 Gb.

Vi lascio al commento finale…

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Commento finale

Kingdom Hearts HD 1.5+2.5 Remix è una gigantesca collection che porta su Playstation 4 una delle saghe videoludiche più affascinanti dell’era moderna. Sfaccetta e profonda, emozionante e indimenticabile. Chi non ha mai avuto l’opportunità di provare Kingdom Hearts grazie a questa riedizione potrà finalmente immergersi in questo mondo (forse è meglio dire Mondi!) per trascorrere tante ore all’insegna dell’essenza più pura del divertimento. Un divertimento però minato da alcuni problemini che non rovinano l’esperienza complessiva, ma sminuiscono un lavoro di conversione quasi vicino all’eccellenza. 

Come recita un vecchio proverbio: La fretta fa i gattini ciechi.

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