Il viaggio isometrico nel nostalgico fantasy di Fell Seal Arbiter’s Mark

Un ritorno al vintage dello strategico a tre quarti. Ecco la nostra recensione di Fell Seal Arbiter’s Mark

  • Nome completo – Fell Seal Arbiter’s Mark
  • Piattaforme – PC
  • Developer – 6 Eyes Studio
  • Publisher – 1C Entertainment
  • Distribuzione – Digitale
  • Data di uscita – 16 Agosto 2018 (Early Access)
  • Genere – RPG Tattico a turni

Veterani del fu Final Fantasy Tactics, fatevi avanti! Fell Seal Arbiter’s Mark è giunto per riportarci al tempo in cui gli strategici ci hanno insegnato a gestire le dimensioni e le azioni in relazione alla tridimensionalità parziale, con un forte effetto nostalgico. Senza alcun indugio, vediamo dunque cosa ci consegna il prodotto di 6 Eyes Studio

Il classico dei classici

La storia si apre dunque con un filmato introduttivo, in cui si viene a conoscenza dello stato del mondo. Centinaia di anni prima della storia, una creatura distruttiva ha minacciato di annientare la vita, ma un gruppo di eroi riuscì a respingerla ottenendo inoltre una incredibile longevità e fregiandosi dunque del titolo di Immortali. Dopo aver ottenuto per volontà popolare il potere, gli Immortali crearono l’ordine degli Arbitri, il cui scopo è quello di preservare l’ordine e la pace in vece del Concilio. La storia poi si snocciola su un Arbitro specifico, Kyrie, protagonista della ben strutturata trama del titolo, e sulla struttura tecnica dei combattimenti. Innegabile notare una assonanza marcatissima con altri titoli del genere, come già citato ora, con una differenza riguardante principalmente lo stile dei disegni e delle animazioni. Le battaglie a turni invece si sviluppano con regole piuttosto standard, fatta eccezione per la gestione degli oggetti – non consumabili, ma limitati ad un fissato numero per scontro – e per il fiancheggiamento, che presenta bonus tangibili ai danni invece che alla precisione degli attacchi.

La battaglia è solo l’inizio

La profondità del gameplay di Fell Seal non si ferma tuttavia all’aspetto combattivo, ma anche e soprattutto a quello della personalizzazione della squadra. Il titolo presenta infatti un nutrito numero di classi, sbloccabili facendo avanzare i singoli membri del gruppo in uno o più mestieri, esattamente come accade in questo genere. Un sistema abbastanza rodato, che lascia dunque la possibilità di comporre il proprio team come meglio si crede e si desidera, anche per la piacevole possibilità di personalizzare ogni membro reclutato nell’aspetto, usando delle combinazioni di preset piuttosto variegate. Assieme all’equipaggiamento tipico – che varia talvolta sensibilmente l’approccio combattivo – si ottiene un buon connubio tra tecnica e varietà, che rende estremamente ampia la gestione dei propri personaggi.

Guardare senza pretendere



Sul piano delle caratteristiche, invece, Fell Seal ha delle luci e delle ombre piuttosto evidenti, che lo rendono godibile ma con riserva. Nello specifico, per chi riuscì a suo tempo a recuperare il già citato Tactics su Game Boy Advance potrà ricordare la bellezza dei modelli poligonali dei personaggi, che differivano soprattutto per come venivano vestiti. In questo titolo, invece, l’aspetto estetico è determinato esclusivamente a priori, senza che i pezzi abbiano una renderizzazione effettiva sul personaggio – eccezion fatta per gli oggetti tenuti in mano -, lasciando pertanto la decisione all’utente e a quanto già descritto precedentemente. La pecca consta chiaramente nel numero di aspetti componibili, poiché i vari outfit sono derivanti dalle classi e sono dunque in numero finito, limitato anche dal numero di colori. Altra nota di demerito sta nelle animazioni, che risultano piuttosto schematiche e ben poco raffinate, con il colpo d’occhio che ne risente sensibilmente. Lo stile è fortunatamente ben caratterizzato, e l’abitudine porta comunque un bel risultato d’insieme una volta che si è presa confidenza con il titolo.



Commento finale

Fell Seal Arbiter’s Mark è un prodotto che ricalca fedelmente le tematiche degli strategici a turni isometrici, apportando migliorie ma qualche lacuna tecnica. Il titolo presenta meccaniche solide con una trama ben congegnata, che risulta interessante per tutta la durata, e presenta una discreta complessità. A farne le spese – seppure in maniera contenuta – resta l’estetica, che possiede degli spunti interessanti ma anche degli inciampi piuttosto evidenti. Certamente identificabile come un ottimo esponente del suo genere, risulta specialmente adatto agli appassionati riservandogli sfide ardue e mai scontate, ma anche un perfetto punto d’inizio per chi si avvicina per la prima volta.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.