La terza edizione della “Classic Rocknacht” scalda la già torrida estate tedesca, sotto il palco del Tanzbrunnen di Colonia. Peccato che l´evento, nonostante la stagione baciata dal sole, anziché nella bella cornice del parco sul Reno, sia stata ristretta al teatro indoor, ma alla delusione di alcuni spettatori lascia ben poco spazio la musica, che trascina il pubblico, un pezzo dopo l´altro, una band dopo l´altra, sempre più divertito, sempre più partecipe, sempre più sudato.
Formatisi come gruppo jazz all´università del Nord Texas, i Midlake precedono Jimmie Vaughan con le loro pettinature e l´abbigliamento anni Settanta. Le sonorità rock melodiche, che iniziano dolci e proseguono in crescendo coinvolgenti dal gusto prog, rivelano le influenze della musica dei Radiohead e dei Travis, in un piacevole intreccio di suoni, melodie e storie diverse.
Il ritmo cresce ed esplode nel blues di Jimmie Vaughan e della sua band, The Tilt-A-Whirl Band, che interpreta magistralmente i movimenti e lo spirito della “musica nera“. Non si puó stare fermi, non si deve: il blues ti prende e ti scuote col suo ritmo marcato, ti possiede nelle schitarrate e negli assoli dei fiati, strazianti e prepotenti. Dai boogie più movimentati al blues più pesante e ritmato, dove l´energia della musica si fa erotica e sfacciata, la band sprigiona nell´esibizione tutta la potenza della musica blues, grazie anche alla voce femminile e grave di Lou Ann Barton.
Dal blues al rock, al classic rock appunto della star, la leggenda, il cowboy John Fogerty. Voce intramontabile e inimitabile dei Creedence Cleerwater Revival, il “vecchio John“ non ha perso niente della grinta e della passione di allora, nella sua carriera da solista. Jeans, camicia anch´essa di jeans, fazzoletto rosso legato al collo, cambia non so quante chitarre durante il concerto, e in due ore di classici, perché anche i suoi pezzi “nuovi“ sono già classici, non si concede pause. Lo accompagna un´ottima band, dove spicca il violino nei pezzi più tipicamente country. Non manca niente allo show, Fogerty é travolgente, instancabile, cerca il pubblico e lo trova, che salta e che balla, che canta i pezzi storici da Who can stop the rain? a Proud Mary. John Fogerty possiede un repertorio storico di “classici“ che non si riescono a esaurire in un concerto, e probabilmente nemmeno in due o in tre… Nemmeno in una notte, una notte intera. Ma questa apparentemente breve, bollente, Rocknacht tedesca non ha deluso i fans, più e meno giovani. Per i primi, forse uno dei più recenti contatti diretti con la musica che ha fatto la storia, con una voce delle più particolari e fondamentali del panorama del classic rock. Per i secondi, forse un salto nel passato, ma certamente una conferma che ora come allora, il rock vive. Eccome se vive!
Tania Rusca per Mag-Music
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