[adsense]
Una volta c’erano gli Iride, autori di un unico album, “Casa”, con la produzione di Giulio “Ragno” Favero. Ora gli Iride non esistono più. Ha preso vita, da una loro costola, L’AMO, ennesima opera firmata Fallo Dischi, che con “Di primavera in primavera” si prefissa degli obiettivi leggermente diversi, preferendo lo sconfinamento nella follia pura a base di punk e… una vera e propria tempesta di synth! Visti gli ingredienti, è palese che ci si trovi di fronte tanto a tramutarsi in una versione maggiormente shockante dei Marta sui tubi (Dura la vita del superdotato, Curzio Malaparte) quanto a fare quattro salti all’estero (Dale Cooper sei un feeesso!), tanto ad uscirsene con gli improvvisi passaggi di stile (“Se potessi fare a cambio…“) di Sembrava facile quanto con le spernacchiate tra colleghi di label di Mario Orsini va in città. Con due casi a parte: l’arcobaleno sonoro di Eziologicamente, che scorre velocemente davanti alle proprie pupille, e il flirt tra elettronica e mondo calcistico di Aurelio De Laurentis, musa e maestro e Sulla svirilizzazione di Quagliarella. Un po’ viene da ridere, a leggere simili titoli. Non che sia la reazione sbagliata, visto il valore complessivo del tutto, malgrado qualche ingarbugliamento.
Gustavo Tagliaferri
[adsense]
0 comments