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Il pittore da cui Michele Baldini e Caterina Polidori hanno tratto ispirazione per il nome della band parlava di come fosse possibile raggiungere l’armonia “tramite l’equilibrio dei rapporti fra linee, colori e superfici“. “Misantropicana”, esordio del 2010, non ha fatto altro che tenere fede al suo insegnamento, mostrando un gioco molto gradevole a cui prendono parte svariati tipi di arte, che a lungo andare giungono alla formazione di una sola. Lo stesso gioco che si ripete in questo “Purgatorio“, nuovamente per la Urtovox, dove è possibile assistere ad un Dante Alighieri che, attraverso un viaggio nel tempo partito dalla sua epoca originaria, si trova a passeggio con Lou Reed (Gola), seduto su una panchina con Nick Drake (Invidia), ma anche con una predilezione per la new wave (Superbia) e i viaggi attraverso il resto del mondo a suon di electropop (Accidia), per quanto la sua stessa indole poetica ancora goda di ottima salute, mentre questo si è evoluto da cantore a menestrello (Ira). Finché non sarà l'”Antipurgatorio” stesso a fare da confine al tutto. Saranno anche intellettuali, ma con un quadro simile i Piet Mondrian hanno appreso molto dal “padre”, e di curiosità ne mettono.
Gustavo Tagliaferri per Mag-Music
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