[adsense]
Pubblico fin troppo esiguo per la portata dell’esibizione a cui abbiamo assistito. Mastodontici Mastodon, sempre più band di punta del panorama metal mondiale e ormai in continua ascesa qualitativa, nonostante l’ultimo “The Hunter” non abbia messo tutti d’accordo. Un concerto, quello presso l’Atlantico di Roma, che ha pescato a piene mani dall’ultimo lavoro, senza disdegnare necessari ma purtroppo sparuti salti nel passato, come per Iron Tusk e Blood and Thunder, pezzi che hanno mandato in visibilio i pochi fan accorsi alla corte dei quattro americani taciturni (solo il batterista Brann Dailor, infatti, ha speso alcune parole di ringraziamento per gli avventori, al momento dei saluti finali). Nonostante un’acustica non ottimale, è stato uno show a tutto tondo, che ha messo in risalto le alte capacità compositive della band così come la resa live dei brani, in alcuni casi addirittura migliori rispetto alle versioni presenti sui dischi (specie con riferimento a “The Hunter”).
Ad aprire la serata i Dead City Ruins, gruppo hard rock che si è giocato decisamente male le sue carte, visto il mancato annuncio della loro presenza all’evento (solo qualche giorno dopo il concerto siamo riusciti a scoprirne il nome). Quarantacinque minuti incolori, nonostante gli sforzi del cantante, che verranno ricordati solo per la presenza sul palco di due avvenenti ragazze poco vestite ad accompagnamento degli ultimi due brani della band. Ah, se solo ci fossero stati i Gojira!
Livio Ghilardi per Mag-Music
[adsense]
0 comments