[adsense]

Per certe cose è difficile coniare un termine appropriato, ma, se si dovesse fare un sunto generale, probabilmente si parlerebbe di elettronica d’autore. Forse è la cornice più adatta per un ragazzo come Marco Jacopo Bianchi, già perso nei movimentati meandri dei Drink to Me, che con lo pseudonimo di Cosmo sceglie di mostrare il proprio alter ego, dirigendosi verso altri lidi. Un disco come “Disordine” può mettere curiosità o può lasciare prevenuti, ma è qualcosa che riesce a mettere insieme beat nati da campionamenti d’ogni sorta, melodie di facile ascolto e testi indirizzati verso pregi e difetti della realtà di tutti i giorni, filosofia, religione, politica o anche la semplice presa di coscienza, senza incappare in luoghi comuni particolarmente diffusi in Italia e non solo. È un Lucio Battisti perso tra una drum’n’bass mista all’UK garage (Ho visto un Dio), ritmiche distorte (Continente), occhieggiamenti soul (Wittgenstein) e r’n’b (Dedica), parentesi wave (Esistere) con variazioni chillout (Le cose più rare) e anche certa french house alla Justice (Il digiuno). È un “disordine” equilibrato quello inteso da Cosmo, e che, come da apposita title-track, ideale riassunto generale, risulta essere qualcosa che si imparerà ad amare. Perché altrettanto godibile.

Gustavo Tagliaferri

[adsense]

Blogger professionista e da sempre appassionato esperto di telecomunicazioni, serie tv e soap opera. Giuseppe Ino è redattore freelance per diversi siti web verticali. Ha fondato teleblog.it, www.tivoo.it, mondotelefono.it, maglifestyle.it Ha collaborato tra gli altri anche con UpGo.news nella creazione di post e analisi. Collabora con la web radio Radiostonata.com nel programma quotidiano #AscoltiTv in diretta da lunedi a venerdi dalle 10 alle 11.

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.