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Ormai definiti come gli eredi del Neapolitan Power, i Foja tornano con una speranza a mo’ di previsioni meteorologiche: “Dimane torna ‘o sole“.
La band napoletana mette da parte un po’ della foga presente nel disco precedente per abbandonarsi alla speranza e alla serenità, pur passando da altri sentimenti contrastanti. L’atmosfera è densa e trascinante: un dolce raggio di sole illumina il risveglio della città, sortilegi d’amore (A malìa), la bellezza delle piccole cose (Da quale parte staje), i chiaroscuri dell’esistenza (‘A notte).
L’approccio folk statunitense si mescola alle sonorità che ricordano la vecchia Napoli senza tralasciare altre contaminazioni. La collaborazione con tanti colleghi musicisti amplifica l’eterogeneità delle tredici tracce: la ritmica dell’ukulele che introduce ‘A malìa, il blues di E po’ succere, la nostalgica Donna Maria che vive nel ricordo del suo amore morto in guerra (con Francesco Di Bella), il mambo-rock di ‘A notte (con Giuseppe Fontanella alla chitarra), la ballata Nun te scurdà ‘e chi vene (con Claudio “Gnut” Domestico e Mattia Boschi), l’allegro country di Ccà niente se fa (con Libera Velo ai cori e gli interventi di Gino Fastidio).
Il tempo fa da filo conduttore in questo disco, che emana positività e sorrisi ed invita ad affrontare con coraggio le difficoltà di tutti i giorni. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, non può che far bene alla mente e al cuore.
Carmelina Casamassa
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