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CD – Gente Bella – 10 t.
Un album scritto e composto in casa ma mai pubblicato ufficialmente, se non sotto forma di demo, una manciata di brani lasciati in disparte, la summa finale di cotanti procedimenti. Uno e trino, per quel che riguarda l’evoluzione di Lidio Chiericoni, argentino trapiantato prima a Bologna e poi a Milano, ma soprattutto fautore della creatura Shiva Bakta e di un album (quasi) d’esordio quale questo “Third” effettivamente è, con un accompagnamento da non poco conto quale quello di musicisti come Federico Fantuz (Incident on South Street) e Simone Cavina (Junkfood). Undici brani in cui si respira molto folk, tanto che si proponga nella sua forma classica (Homeless, Smart Drug) quanto che manifesti la presenza di venature dreamy (My Veakness) e sapori psichedelici (Mushroom), ma non mancano irresistibili parentesi pop (You Should Be Happy) ed attimi sfrenati (Dog) e malinconici (Magic Sun), se non anche beffardi, come dimostra Sunday Turns Into Heaven, dove al connubio tra silenti feedbacks ed un lieve piano Rhodes corrisponde un’atmosfera onirica destinata ad un inaspettato finale da piano bar. Ma soprattutto i due momenti che compongono Baktism, in particolare il secondo, il cui mood sospeso richiama leggermente il Battiato di “Sulle corde di Aries”. Che sia il primo, il terzo, ma si spera non l’ultimo, disco in studio del nostro, una simile rosa di brani fa sì che “Third” risulti un obiettivo portato a termine con classe e consapevolezza. Gustavo Tagliaferri
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