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I due anni trascorsi tra “Lemming” e “L’ultimo re” sono stati, per i Ronin, molto creativi. Due anni riempiti suonando in giro per l’Europa e componendo la colonna sonora per il film “Vogliamo anche le rose” di Alina Marazzi.
“Con le budella dell’ultimo prete impiccheremo l’ultimo re”.
“L’ultimo re” è la colonna sonora di un film che non esiste. O meglio, esiste nella testa di Bruno Dorella, deus ex machina dei Ronin (e di altri bei progetti).
Con i suoi richiami sinfonici ci viene presentata la prima traccia del disco e il primo protagonista, ovvero L’ultimo re: Lenta nel suo incedere e mozzafiato nel finale. Le fugaci atmosfere western ci presentano l’altro protagonista e la sua condizione: Fuga del prete. Influenze medio-orientali mischiate a quelle surf per la brillante Meandro. Della stessa natura anche Venga la guerra, nettamente superiore alla precedente citata. Morte del prete, col suo andamento funereo, ci fa avvicinare alla fine dell’ipotetica pellicola. Morte del re è il (lento) finale e i titoli di coda. Applausi finali.
“L’ultimo re”, la summa musicale dei Ronin.
Lunga vita ai Ronin, lunga vita a Bruno Dorella!
Marco Gargiulo
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