Un quarto d’ora di fuoco o poco meno: i Bordeline si prendono giusto il tempo di cinque brani per scaldare l’aria e le orecchie. Il quartetto napoletano, composto da Angelo Gentile (voce e chitarra), Antonio Ricciardi (chitarra), Fulvio Cirace (basso) e Nunzio Garofalo (batteria), presenta “…edaberefuoco!“, un rapido e altrettanto potente EP per farsi conoscere nel panorama musicale italiano.
E nonostante il mio iTunes li etichetti come “blues” (in base a cosa non mi è ancora dato sapere), la loro musica è un rock forte e crudo, urlato quanto basta per riscaldare gli animi e non svegliare i vicini. I testi in italiano cantano la vita quotidiana, anzi ce la sbraitano in faccia. E probabilmente è proprio questa la potenza dei Bordeline: una sorta di ribellione tra le mura, un grido tradotto in musica graffiante, a volume alto, pulsante e viva (Oltre la norma). Particolare è il brano in coda, Soundcheck, che esprime probabilmente i pensieri dei musicisti durante questo passaggio pre-live (“Non si sente un cazzo! Più in spia!”).
Non mi piace fare i paragoni con band più affermate, ma in questo caso, essendo paragoni a mio avviso positivi, non posso evitarli: i Borderline ricordano un po’ i primi Afterhours e viaggiano sulla stessa onda dei Grenouille, quindi potrebbero diventare una band piuttosto amata. Il genere piace, la bravura c’è. Adesso bisogna solo continuare a lavorarci e fare in modo che la carriera continui sempre in salita, lasciando dietro di sè una striscia di fuoco.
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