La provincia come punto di partenza e arma vincente: i Motel 20099, originari di Sesto San Giovanni (il cui CAP si trova nel nome), ritornano a breve distanza dal fortunato album d’esordio “Romanticismo dalla periferia per giovani teppisti” con un nuovo lavoro. Dieci tracce per quasi mezz’ora di pop – rock, diretto, con testi in italiano supportati da graffianti riff di chitarra e un ritmo sostenuto e coinvolgente. Si canta della provincia, delle avventure adolescenziali, tra i desideri e gli amori, insomma le confessioni della quoditianità. Troviamo le classiche frasi che genitori e nonni ci dicono continuamente (“Sii prudente per prudenza, evita quelli che non son di qui” in Impacchettato), la ricerca di un’identità (in #267), la noia della routine che sfocia in rabbia (in Lezioni di nuoto): storie che abbiamo vissuto o stiamo vivendo, storie che si lasciano facilmente indossare.
Se si pensa poi che tutti i brani, oltre ad essere così “indossabili”, sono pure potenziali hit radiofoniche, allora vale proprio la pena ascoltare almeno una volta questo “Mono.” L’orecchiabilità la fa da padrona durante tutto l’album, che alterna brani più potenti e ruvidi (Moleskine, uno dei migliori) a ballate metropolitane più delicate (Settembre, FedericoAldrovandi). Particolare è Quattro passi, che vede il featuring di Umberto Palazzo (il Santo Niente) e crea un piacevole contrasto tra le due voci: una piccola perla. Amanti del pop – rock, non lasciatevi sfuggire questo album che tanto ci ricorda la nostra provincia, che tanto ci ricorda noi.
Michela “Mak” De Stefani per Mag-Music
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