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Guardando fuori dalla finestra è chiara la presenza di un temporale. La voce narrante che introduce questo pericolo ne è più che conscia. Ma non c’è alcuna barriera che possa impedire la diffusione della musica, dell'”Essere sotterraneo” la cui presenza non cessa mai di farsi sentire, se a tale proposito c’è bisogno di un trio che prende il nome di Mondo Naif. Nome che sa di punk, ma che stavolta non si abbina a del semplice punk. Perché se Mario è il momento che ci si avvicina maggiormente, quando “La terra trema” e con essa la “Deuteria” entrano in scena, allora c’è da suonare dei riff granitici, tanto cari ad uno come Tex, per non parlare poi del sapore stoner di Y Fire, che difficilmente esce dalla bocca di Stefano, voce della band, anche quando nascono composizioni assassine come Violenta. Non da meno la “Città” futuristica che introduce un’Eloise molto verdeniana, prima di lasciare la parola a quella che è la parte più nuda del disco: la strumentale Aiutami, sono un ladro, che funge da bivio tra due strade, una tortuosa (Come me) e l’altra scorrevole (Boblaito). Se questo è quello che hanno in serbo dopo una discreta gavetta, è chiaro come il sale in zucca ai nostri non manchi affatto. E ciò è positivo.
Gustavo Tagliaferri per Mag-Music
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