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Il Dogma 8 è di casa, per un musicista che sembrerebbe essere una nuova proposta, ma, contrariamente, è dalla fine degli anni ’80 che è in attività, servendosi di bobine ed affini tra una registrazione e l’altra. Questo è Nino Bruno e le 8 Tracce. A due anni di distanza da quel “Cane telepate” che lo aveva rilanciato, con “Sei corvi contro il sole” è come se si aprissero ulteriori orizzonti, quelli tipici di un artista dallo spirito 60’s proiettato nell’epoca moderna. Filtrare il beat udibile in Estate (l’attesa) e Ragazza senza nome (Dik Dik da una parte ed Equipe 84 dall’altra, per non dire incrociati con i Lambchop più tirati), il Battisti di Guardavo il fiume, i Doors della title-track, il blues di In ogni angolo, la vena malinconica di Ti aspetterò? e il prog che si muove di striscio nella strumentale Senza battito affascina molto, nell’epoca della nuova canzone d’autore. Unici momenti dal tono maggiormente anglosassone sono Ghost, che non dispiacerebbe ai Belle & Sebastian, e Every Single Moment in My Life Is a Weary Wait, fiutata perfino da Paolo Sorrentino per il suo ultimo lungometraggio. Ottimo fiuto, va riconosciuto. Per un caso a parte da tenere d’occhio.
Gustavo Tagliaferri per Mag-Music
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