La situazione critica di Nintendo e la mancanza di numerose produzioni per Wii U sembra stia iniziando a creare dei forti conflitti all’interno dei vertici della società giapponese, che ancora una volta sembrano puntare al fuori gioco di Satoru Iwata, attuale presidente.
Non è la prima volta che si parla dell’addio di Iwata in veste di presidente, già in passato alcune voci di corridoio parlavano di possibili dimissioni. Ad essere abbastanza contrari al suo ruolo sembrano essere la sezioni più “giovanili” della società, quella più consapevole del successo che le IP potrebbero avere sui sistemi mobile o eventuali produzioni first party dedite al gioco online.
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Critiche che in un metodo o nell’altro sono giunte anche da molti altri esponenti del settore, manca quell’interesse di modernizzare la propria strategia di mercato. Un volto giovane e con idee molto più articolate gioverebbe davvero molto allo stato di salute della società. Per quanto sia molto criticabile l’andamento del digital delivery e di tutto ciò che ne segue, i ricavati economici non sono certamente discutibili come alcune scelte compiute da Nintendo negli ultimi anni.
Secondo il report di Japanese Business Journal, la dipartita di Satoru Iwata potrebbe lasciare spazio al ritorno del figlio di Yamauchi.
Satoru Iwata ha riportato in auge il successo di Nintendo con Wii e Nintendo DS in un periodo ancora non proprio saturo del mercato. Forte del successo ricavato dalla sua vecchia home console, attualmente una delle più vendute della passata generazione, Iwata a preferito riasfruttare la medesima strategie, dimenticandosi però che nell’arco degli anni l’industria dei videogiochi è cambiata in modo radicale.
Wii U non funziona perchè Nintendo è troppo adagiata agli allori dei primi anni del 2000.
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