Una costante per tutti gli appassionati di mecha, la saga di Super Robot Wars approda in occidente incorporando i sogni proibiti di chi desidera vedere i propri eroi rappresentati ed incrociati nelle storie di un universo pienamente giustificabile. Il confronto tra il panorama storico dei grandi eroi del secolo scorso e le installazioni più recenti, tra le macchine esagerate del maestro Nagai, il futuro realistico di Tomino e quello supereroistico di Tsuburaya rendono questo titolo un progetto difficile ed ambizioso, carico di aspettative. Andremo dunque a verificare se quest’opera regge il passo con quanto si prefigge, o se fatica a tenervi testa.
Al netto di quanto citato, il titolo presenta un roster di personaggi sbloccabili enorme, passando per innumerevoli serie animate ma mantenendo per ognuna il proprio peculiare stile grafico. Le animazioni di lotta sono state rivisitate basandosi sui media più recenti relativi alla saga, mantenendone la fedeltà anche di fronte a svariati tipi di nemici. Il movimento sulla griglia rimane un po’ piatto a causa dell’assenza di animazioni dei modellini bidimensionali delle unità, mentre gli scenari presentano una conformazione abbastanza standard che non eccelle ma neppure stupisce. Un contorno piacevole anche all’HUD, che risulta ostica da digerire agli inizi ma che diventa, progressivamente, un mondo da esplorare con comodità ed agevolezza.
Una nota piacevole a quanto citato sono le fantastiche colonne sonore del titolo, che riprendono le OST della saga a cui appartiene il personaggio, così come il suo doppiatore originale ove possibile. Avere questo tipo di accompagnamento “adattivo” permette di immergersi completamente nel gameplay e di creare la giusta atmosfera per la situazione affrontata. Anche le musiche originali sono ben realizzate, specificamente le soundtrack dei personaggi principali, riuscendo a rimanere impresse nel giocatore a fianco dei classici intramontabili. Al netto di questo, è comunque possibile modificare a proprio piacimento le tracce riprodotte nelle varie situazioni, offrendo un alto grado di personalizzazione anche a livello sonoro.
Vertendo sul lato più pragmatico, il gioco si presenta come uno strategico a turni con griglie a caselle, in cui si compone la propria squadra con una o più navi e un numero variabile di unità schierabili a seconda dello stage, con alcuni vincoli di trama in base alla situazione. Bisogna fare grande attenzione alle statistiche delle unità ed al nutritissimo numero di abilità, che impattano enormemente sui risultati delle battaglie così come sui danni inferti e ricevuti. Va da sé che il titolo non vieta al giocatore di modellare esattamente il team dei propri sogni senza incappare in alcun tipo di svantaggio, potendo di fatto superare gli scogli della storia con un’opportuna gestione del campo di battaglia. Anche la profondità di personalizzazione dei personaggi è monumentale, dando agli amanti del min/maxing la possibilità di ottenere risultati incredibili semplicemente dedicandosi al perfezionamento delle statistiche e dei poteri disponibili. A ciò si aggiunge il livello di difficoltà modulabile e il nutrito numero di quest, che permettono di sperimentare a fondo quanto organizzato, regalando un’esperienza encomiabile.
Oltre alla versione PC abbiamo avuto modo di provare anche il porting su Nintendo Switch, pubblicato solo in Asia e Giappone, ma comunque localizzato in lingua inglese. In realtà abbiamo ben poco da dire, si tratta di una conversione eccellente di questo strategico, che permette di provare la produzione sia in modalità portatile che sulla TV. In modalità TV il titolo spinge la risoluzione a 1080p, con una fluidità degli scontri eccellente, mentre sullo schermo del tablet tutto si ridimensiona a 720, offrendo anche un miglior colpo d’occhio. Va comunque ribadito che in larga parte degli sprite sono stati comunque ripescati e affinati dai vecchi capitoli già pubblicati addirittura su PSvita, questo ha quindi reso più facile il lavoro di conversione.
Per non farsi mancare nulla, nel corso di questi mesi sono stati resi disponibili due pack di contenuti aggiuntivi con il Season Pass, che oltre ad espandere la già considerevole longevità del titolo, consegna alcuni tra i personaggi più ricercati ed amati delle saghe moderne, con animazioni di tutto rilievo che saranno certamente apprezzate dai fan. Passando tra l’acclamato Gundam Iron-Blooded Orphans, il reboot dello storico Ultraman e il ritorno di molte comparse storiche dei vecchi capitoli, i DLC condiscono il prodotto rendendolo in grado di soddisfare i palati più fini senza problemi. In generale, pur non necessitandone, l’esperienza viene piacevolmente ampliata e migliorata attingendo a fonti recenti e classiche, mettendo la giusta ciliegina su questa ottima torta.
Super Robot Wars 30 condensa il necessario nutrimento che serve ai fan dei mecha in un crossover generazionale che procede a passo stabile da anni, potendo di fatto contare sia su una lore espansa che su un comparto storico di grandi esponenti del genere. Il comparto tecnico sfrutta la solidità dello stile strategico a turni per confezionare un pacchetto ottimale di contenuti collegati tramite sapienti espedienti, di fatto moltiplicandone anche la longevità. Un peccato per alcune sbavature estetiche, che avrebbero davvero confezionato una perfetta iterazione della serie, ma che nel complesso non minano l’esperienza di gioco.
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