Tutti i gruppi, nella propria carriera, raggiungono un punto alto, irraggiungibile, un’istantanea. Parlando dei Converge, il loro capolavoro è, con certezza, quel “Jane Doe” del 2001, cristallo puro del panorama hardcore (e affini) mondiale. Un capolavoro, però, si può bissare e “Axe to Fall” è la conferma, un colpo ben calibrato ai cuori degli ascoltatori.
Tre anni dopo “No Heroes”. Tre anni sono serviti a plasmare il punto di non ritorno. Un disco che già dai primi secondi vuol dirci che il treno in corsa targato Converge è tornato, più ispirato che mai; Dark Horse, Reap What You Sow rappresentano i primi ruggenti vagiti mentre la title-track, Damages, Cutter e Dead Beat sono veri e proprio macigni sonori. C’è anche spazio per un episodio incredibilmente calmo e pacato, la waitsiana Cruel Bloom, con un pregiato ospite alla voce, ovvero Steve Von Till dei Neurosis. Restando in tema di collaborazione, questo disco ne ospita un bel po’: oltre al già citato cantante dei Neurosis, Steve Brodsky e Adam McGrath (alle chitarre in Effigy) dei Cave In, i Genghis Tron e molti altri.
“Axe to Fall”, il tentativo riuscito di bissare un capolavoro. “Axe to Fall”, il suono della montagna che cammina.
Marco “C’est Disco” Gargiulo per Mag-Music
[adsense]
0 comments