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Le “pietre rotolanti” dylaniane colpiscono ancora, reincarnandosi nello stato mentale e fisico di Matteo Bordin e Davide Zolli, ovvero i Mojomatics, reduci da molteplici delusioni e non amorose. Se il precedente “Don’t Pretend That You Know Me” è stato un invito a nozze, “You Are the Reason for My Troubles“, quarto album della loro carriera, è l’ideale resa dei conti, una risata in faccia agli scricchiolii verificatisi da una coppia all’altra. Un’esperienza on the road fatta di ballate rock (Don’t Talk to Me) e marce western-blues saloonesche (Feet in the Hole), dove predomina la spensieratezza (Behind the Trees e In the Meanwhile), ma non manca la presenza di fantasmi di tutti i tipi: il beat che incombe in Rain Is Digging My Grave, il sopracitato Dylan (la serenata You Don’t Give a Shit About Me e la titletrack) e i Rolling Stones (Long and Lonesome Day), fino ai dolci ricordi che si fanno improvvisamente strada una volta giunti al punto d’arrivo, quelli che emergono nelle conclusive Ghost Story e Her Song, per quanto i momenti più deboli del lotto. Che, complessivamente, è un buonissimo lotto, tipico di un viaggio da provare, anche solo per divertirsi un attimo in compagnia dei Mojomatics.
Gustavo Tagliaferri
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