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Elisa De Munari, vicentina, è particolarente attiva in gruppi come LE-LI, Mail and Chocolate, My Two Cents. All’inizio del 2014 è uscito il suo primo omonimo lavoro solista come Elli de Mon.
Descrivi il tuo lavoro attuale.
Sono insegnante di musica. Vado su e giù per la provincia, lavorando in diverse realtà: negli asili nido, nelle scuole materne, al conservatorio, negli ospedali e nelle case famiglia, di tanto in tanto faccio la supplente alle medie. Mi sono specializzata nell’educazione musicale infantile e nella musicoterapia, per cui la maggior parte della giornata la passo in contatto con i bimbi, le loro famiglie e i loro problemi.
Hai mai pensato di lasciare il tuo lavoro per la musica?
Il mio lavoro è stressante: lavorare in ambito educativo e terapeutico al giorno d’oggi vuol dire sobbarcarsi di un carico emotivo e psicologico non da poco, spesso ci si ritrova ad affrontare situazioni familiari non proprio felici. Tuttavia metto molta passione in quello che faccio, quindi non credo lo mollerei. Inoltre vorrei che la mia musica restasse libera da quei condizionamenti che derivano dallo scegliere di vivere soltanto di essa: ossia accettare tutto quello che arriva, concerti in posti che vorresti evitare, rapporti con agenzie-persone-marketing che non ti vanno a genio… Insomma, vorrei essere libera e vivermi la mia passione senza l’ansia del dover arrivare a tutti costi. Rispetto quello che faccio e il mio lavoro mi dà l’energia per essere me stessa anche sul palco. E mi dà la forza per andare avanti, sapendo che tutto quello che faccio è guadagnato con sudore… credo non avrei questa grinta se fossi sponsorizzata dal paparino che mi paga l’affitto.
Come concili il lavoro e la passione per la musica?
Eh, facendo i salti mortali! Ma come ho detto, uno si nutre dall’altro… anche se a volte arrivare sul posto di lavoro con magari alle spalle un dritto (senza dormire, ndr) non è il massimo. Cerco di concentrare i concerti durante i weekend, oppure non dormo e torno a casa la notte stessa per essere pronta in classe la mattina seguente.
Quali scelte cambieresti nel tuo percorso professionale?
Credo nessuna…
Massima soddisfazione/delusione raggiunta in ambito musicale.
Massima soddisfazione… essere chiamata in più posti all’estero per dei tour. Delusioni… vabbè, ce ne sono, ma diciamo che fanno parte del percorso.
a cura di Marco Gargiulo
Io e il mio amore: storie quotidiane di musicisti coraggiosi. Racconti in prima persona di successi e fallimenti di chi si mette in gioco per lavorare di, con e per la musica.
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