[adsense]
CD – Taxi Driver, Rude, Dreamingorilla, 8 t.
I Flying Disk si buttano nella scena nazionale con questo primo lavoro, intitolato Circling Further Down e lo fanno con una violenza e un impatto che ha davvero dell’incredibile. Non solo per la forma della musica in sé, se non per una certa attitudine incazzata che traspare dal disco e che risulta essere molto efficiente tanto da aiutare i ragazzi a colmare e limare alcune piccole incertezze, fondamentalmente frutto della natura un po’ acerba del trio.
Pare ovvio: il combo pesca a piene mani da qualsiasi cosa gli capiti a tiro e che ricada sotto le etichette di noise, math, post-hardcore e così via, creando un affascinante mostro sonoro, figlio di quei ’90 mai dimenticati del tutto e pompato a steroidi (anche grazie a un lavoro tecnico e di produzione davvero lodevole).
L’altro lato, meno dorato, della medaglia è che questo meccanismo, perdendosi nel caos delle relative influenze, nasconde la vera natura del gruppo, ostacola il processo di personalizzazione e, in ultima analisi, impedisce la formazione di un’idea, di un suono, realmente caratteristici.
Ciò nonostante, si è ben lungi da definire quanto in esame un cattivo disco solo per questo, la proporzione fra le due parti sopracitate è sempre e comunque a favore dei lati positivi. Un’opera del genere è davvero invidiabile tenendo conto del fatto che è la prima esperienza ‘completa’ del gruppo e considerando l’enorme potenziale futuro.
Pertanto i Flying Disk entrano a pieno merito nel panorama noise (tanto per riassumere le componenti) Italiano e lo fanno con tutte le carte in regola. Assieme ai complimenti per questo esordio sorprendente, doveroso è l’augurio di un’evoluzione completamente personale che, viste le capacità e le idee, il gruppo è perfettamente in grado di affrontare.
[adsense]
0 comments