Rassegna stampa dal mondo del 21 luglio 2016: stato di emergenza in Turchia

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Erdogan

La Turchia adotta lo stato d’emergenza. Sarà in vigore da oggi per i prossimi tre mesi. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan non avrà bisogno dell’autorizzazione del parlamento per far passare nuove leggi e limitare o sospendere alcuni diritti e libertà, ad esempio per prolungare la detenzione delle migliaia di persone arrestate negli ultimi giorni. Intanto negli Stati Uniti il segretario di stato John Kerry, che ha ricevuto una richiesta di estradizione per Fethullah Gülen, il religioso turco considerato la mente dietro il recente golpe, ha chiesto ai turchi di fornire delle prove concrete del coinvolgimento di Gülen, non solo delle accuse.

In Francia la legge sul lavoro è stata approvata in via definitiva. Per la terza volta il governo ha fatto ricorso all’articolo 49 comma 3 della costituzione per far approvare il provvedimento senza farlo votare dall’assemblea nazionale. Negli ultimi mesi la riforma aveva suscitato forti contestazioni da parte dei sindacati. In base alle nuove regole i lavoratori francesi perderanno alcune garanzie consolidate.

Ritrovati i corpi di 22 migranti al largo delle coste libiche. Il 20 luglio una nave di Medici senza frontiere ha soccorso due gommoni, al cui interno sono stati trovati i cadaveri di 21 donne e un uomo. Nell’operazione sono stati messi in salvo 209 migranti, tra cui 50 bambini, che dovrebbero arrivare in Italia il 22 luglio. La maggior parte dei sopravvissuti arriva dalla Nigeria e dalla Guinea. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, nei primi sette mesi del 2016 sono morti in mare tremila migranti.

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Il quotidiano Libération denuncia la mancanza di controlli di sicurezza adeguati la sera del 14 luglio a Nizza. Secondo un’inchiesta del giornale, l’ingresso dell’area pedonale della Promenade des anglais da cui è arrivato il camion guidato dall’attentatore Mohamed Lahouaiej Bouhlel era sorvegliato da una sola auto della polizia municipale. Il quotidiano accusa il governo di aver esagerato le sue dichiarazioni sulla presenza degli agenti della polizia nazionale sul luogo dell’attentato.

Un tribunale di Hong Kong condanna Joshua Wong e altri due leader del movimento Occupy Central. Wong è stato riconosciuto colpevole di raduno illegale in relazione alle manifestazioni a favore della democrazia che per 79 giorni del 2014 hanno bloccato il centro della città. Gli altri due condannati sono Alex Chow, anche lui per raduno illegale, e Nathan Law, per istigazione a unirsi alle proteste. L’entità delle pene sarà stabilita il 15 agosto.

Il senato ha negato l’autorizzazione per l’uso delle intercettazioni di Silvio Berlusconi. La giunta per le immunità parlamentari aveva chiesto il via libera all’aula per utilizzare le intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta Ruby ter sulle presunte feste “a luci rosse” nella residenza di Arcore dell’ex premier italiano. Le telefonate intercettate erano quelle con le cosiddette “olgettine”, le ragazze che avrebbero partecipato alle feste.

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La coalizione guidata dagli Stati Uniti ha ucciso per errore 56 civili in un bombardamento in Siria. Lo sostiene l’ong Osservatorio siriano per i diritti umani. Tra le vittime del raid, avvenuto nella città di Manbij, ci sarebbero anche undici bambini. Se la notizia venisse confermata, si tratterebbe del più grave errore durante un raid contro il gruppo Stato islamico dall’inizio delle operazioni in Siria nel settembre 2014.

Arrestato a New York un dirigente del gruppo bancario Hsbc. Mark Johnson, del gruppo britannico Hsbc Holding, è stato fermato nella città statunitense nell’ambito di un’inchiesta sul mercato dei cambi delle valute. Dovrebbe comparire in tribunale a Brooklyn nelle prossime ore. È accusato, insieme a un ex collega, di avere fatto trading prima di eseguire un ordine di un cliente. Sapendo in anticipo come operare sui mercati, si sarebbe garantito un ampio guadagno.

Garry Marshall, creatore di Happy days, è morto in California. Il regista, produttore e scrittore che creò alcune tra le più celebri serie televisive degli anni settanta (oltre a Happy days, anche La strana coppia e Mork e Mindy) e nel 1990 diresse Pretty woman è morto a Burbank, in California. Aveva 81 anni.

 

Blogger professionista e da sempre appassionato esperto di telecomunicazioni, serie tv e soap opera. Giuseppe Ino è redattore freelance per diversi siti web verticali. Ha fondato teleblog.it, www.tivoo.it, mondotelefono.it, maglifestyle.it Ha collaborato tra gli altri anche con UpGo.news nella creazione di post e analisi. Collabora con la web radio Radiostonata.com nel programma quotidiano #AscoltiTv in diretta da lunedi a venerdi dalle 10 alle 11.

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