Bloodshore: recensione

Bloodshore coniuga i battle royale con quelle delle avventure narrative. Ecco la nostra recensione

  • Nome completo: Bloodshore
  • Piattaforme: Microsoft Windows, PlayStation 4, Microsoft Windows, macOS, Nintendo Switch, Classic Mac OS, Xbox One
  • Publisher: Wales Interactive
  • Developer: Wayout Pictures, Posterity Entertainment, Wales Interactive, Good Gate Media
  • Distribuzione: Digital
  • Data d’uscita: 3 novembre 2021
  • Genere: Film Interattivo
  • Versione testata: PC

Un titolo atipico per il suo genere, Bloodshore mira a sfruttare l’onda positiva dei battle royale che tanto dilagano nel panorama videoludico corrente con una formula piuttosto semplice: mettere lo spettatore nel ruolo di scegliere i bivi più importanti della narrazione, in modo da evolverla secondo i propri gusti personali. Progetto riuscito, o stiamo affrontando un cliché trito e ritrito?

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Impatto visivo

A livello estetico, Bloodshore si differenzia dalle tipiche avventure dinamiche per essere un vero e proprio film, girato appositamente con tutte le alternative possibili – e conseguentemente moltiplicando la durata effettiva delle scene, rispetto a quelle che si vedono in un singolo playthrough. Il titolo propone dunque un cast di attori reali assieme a degli effetti visivi piuttosto realistici, che contribuiscono a consolidare la sensazione di immersione dello spettatore nel particolare battle royale di cui si racconta. Tutto sommato un progetto interessante, anche caratterizzato da un HUD estremamente minimale e poco invasivo, che non mina la godibilità dell’opera.

Wales Interactive ha rilasciato un nuovo video di Bloodshore

Uguale ma non troppo

Per quanto riguarda la trama, il vero fulcro del prodotto, bisogna spendere le giuste parole, dando peso alle varie angolazioni. Innanzitutto, il tema dei battle royale ricalca moltissimo l’archetipo Hunger Games, agganciandosi ai filoni più vicini ad esso provenienti dall’industria videoludica (vedasi Call of Duty: Warzone o Apex Legends), distaccandosi da colleghi più “colorati” per ritornare alla crudezza del mondo reale. Una leggera impronta da Grande Fratello condisce il tutto rendendo di fatto un tema già ampiamente affrontato dai media in una storia semplice ma efficace, capace di intrattenere anche grazie al coinvolgimento del giocatore, che tiene le redini del protagonista nelle scelte più rilevanti. Tutto sommato si tratta di una narrazione non brillante per originalità, ma che sa svolgere il proprio lavoro egregiamente.

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Extra

A condire il tutto, nonostante le poche (ma rilevanti) impostazioni configurabili, c’è anche un sistema di achievement e di tracciamento delle statistiche, di semplice fattura ma che introduce anche un aspetto valutativo nel confronto delle proprie azioni. Un peccato non avere un impatto maggiore sulle dinamiche di gameplay, ma rende interessante l’analisi post-crediti del giocato. Il gioco tuttavia pecca in rigiocabilità, diventando di fatto un titolo che può soddisfare sicuramente alla prima iterazione, ma che non invoglia l’utente a ricominciarlo autonomamente – magari all’opposto quando se ne parla con amici, per poter vedere uno svolgimento diverso in relazione alla persona.

Commento finale

Bloodshore è il frutto dell’esperienza Battle Royale che cavalca l’onda attuale, unendo la capacità narrativa di un film alla varietà di possibilità data da un sistema di scelte multiple, che permette di fatto di evolvere il media al livello successivo. Complice la trama già vista ed ispirata ad altri media dello stesso genere, non spicca tanto per particolarità quanto per l’immediatezza e la possibilità di godere di una storia leggera, apprezzabile e soprattutto personalizzabile. Un peccato per i limiti tecnici e per la rigiocabilità legata più al fattore umano che al prodotto in sé, ma resta comunque un lavoro che intrattiene per la durata di una proiezione, portando a termine il proprio compito principale.

VOTO 7,0

  • Buona l’idea di proporre un film interattivo
  • Impostazioni e HUD minimali ma efficaci
  • Una trama convincente…

X

  • …ma vista e sentita ampiamente
  • Scarsa rigiocabilità single player

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